Gli oncovirus, i virus che causano il cancro

Al pensiero del virus vengono associate diverse paure, in un range che si può definire ad ampio spettro e che va dalla comune influenza stagionale alla temutissima sindrome dell’AIDS, tutte malattie che sono una conseguenze di quello che il virus fa all’interno del nostro organismo, e cioè infezione, replicazione e lisi.

Ma, ed è ormai una conoscenza assodata, alcuni virus possono essere la causa di un altro terrificante incubo, più temuto dei virus stessi, il CANCRO.

Questi virus sono definiti oncogenici od onco-virus e sono classificati tra i principali agenti infettivi cancerogeni per l’essere umano; normali virus, quindi, se non fosse che oltre ai non trascurabili danni che provocano al nostro organismo durante l’infezione hanno come side effect quello di scatenare tumori.

Da quanto sono stati scoperti per la prima volta l’elenco degli onco-virus è in continuo aumento, solo pochi giorni fa il Dipartimento di Salute americano ha rilasciato il quattordicesimo Rapporto sulle Sostanze Cancerogene, che ha visto 5 virus-new entry aggiungersi ai pre-esistenti nell’elenco: l’HIV-1 (causa dell’AIDS), l’HTLV-1 (virus T-linfotropico di tipo T 1), l’MCV (il poliomavirus a cellule di Merkel) e due herpesvirus, il virus di Epstein-Barr (EBV, che causa la mononucleosi) e il KSHV (Kaposi sarcoma associated herpes virus), il virus dell’epatite B (HBV), il virus dell’epatite C (HCV) e il Papillomavirus umano (HPV).

Eppure ci hanno insegnato che, nel caso del cancro, il nemico è dentro di noi, sono le nostre stesse cellule che, per uno tra migliaia di motivi, impazziscono. Ci hanno spiegato che la malattia Cancro non esiste, come non esiste un cancro uguale ad un altro; che il cancro è statistica, il cancro siamo Noi, cellule differenziate che regrediscono a cellule mesenchimali, cellule del nostro sistema immunitario che attaccano altre cellule scambiandole per estranee, cellule dormienti che proliferano e cellule che si ribellano ai segnali di vita o di morte cui una volta erano dipendenti. I virus invece sono tutta un’altra storia, sono entità esterne, nemici chiari e facili da individuare, che nonostante siano micidiali e, per il momento, senza una cura vera e propria, sono stati studiati, sviscerati, addirittura sfruttati!

Come è possibile che l’infezione di questi minuscoli killer porti le nostre cellule sulla strada della pazzia?

Sono i meccanismi di infezione che i virus usano per poterci invadere e per potersi replicare che causano il cancro, che non è mai l’obiettivo ma una sorta di trascurabile (per i virus) errore di percorso. Le vie attraverso cui l’infezione virale degenera in tumore sono quindi differenti a seconda del patogeno responsabile, così come cambiano le strategie di invasione e sfruttamento della cellula da un patogeno ad un altro.

Alcuni virus tumorali della famiglia dei retrovirus (virus che integrano il proprio genoma nel genoma della cellula che infettano, diventando provirus) possono trasportare nel genoma protooncogeni (geni che funzionano come un “acceleratore” per la formazione del tumore) o degli onco-sopressori mutati (geni che sarebbero un “freno” per il tumore ma che essendo mutati sono disattivati).

Ci sono virus che, per potersi replicare all’interno di cellule non in fase di replicazione, hanno escogitato lo stratagemma di ingannare la cellula fornendole falsi segnali di proliferazione per indurla a replicare e poter quindi sfruttarne i macchinari (macchinari enzimatici come la polimerasi che la cellula produce solo durante il ciclo cellulare per duplicare il proprio genoma, e che il virus necessita per poter replicare se stesso). Questi stimoli di crescita virali possono far impazzire la cellula, che sfugge così al controllo dei veri fattori endogeni e prolifera eccessivamente generando una neoplasia, come succede nel carcinoma della cervice uterina causato dal Papillomavirus ed anche nell’infezione da EBV, HHV8 e HTLV-1.

Altri virus associati a tumori sono caratterizzati dalla capacità di instaurare un’infezione persistente-cronica (HBV e HCV), in questo caso non sono i virus ad essere strettamente carcinogenetici e lo sviluppo del tumore rappresenta un evento accidentale nel corso della storia naturale dell’infezione poiché il sistema immunitario, esasperato da un’infezione che non si conclude, può sbagliare e iniziare a bersagliare come nemici cellule del nostro organismo (fenomeno noto come la rottura del self).

Gli oncovirus sono stimati responsabili di circa il 15% di tutti i casi di tumori diagnosticati, e “considerando questo fatto, e considerando che per questi virus non esistono vaccini, è ancor più fondamentale impegnarsi in strategie di prevenzione che limitino le infezioni“, ha dichiarato Linda Birnbaum, direttore del National Institute of Environmental Health Sciences statunitense.

 

Fonti: Science, Dipartimento della Salute Americano, National Institute of Environmentale Health Sciences.

Laura Tasca

Foto dell'autore

Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

Lascia un commento

MICROBIOLOGIAITALIA.IT

Marchio®: 302022000135597

CENTORRINO S.R.L.S.

Bernalda, via Montegrappa 34

Partita IVA 01431780772