Virus MERS-CoV

Caratteristiche del virus MERS-CoV

Il virus MERS-CoV, appartiene alla famiglia dei Coronavirus, è stato scoperto per la prima volta nel 2012 in Arabia Saudita dal virologo egiziano Dr. Ali Mohamed Zaki. Questo virus è in grado di causare una malattia infettiva, chiamata Sindrome Respiratoria Medio-Orientale (MERS). Il virus origina nel pipistrello ma viene trasmesso all’uomo da un ospite intermedio, il cammello. MERS-CoV infetta principalmente le cellule epiteliali bronchiali.

MERS CoV visto attraverso micrografia elettronica a trasmissione colorata
Figura 1 – MERS CoV visto attraverso micrografia elettronica a trasmissione colorata [flickr.com]

Tassonomia

DominioAcytota
GruppoGruppo IV (Virus a RNA)
OrdineNidovirales
Famiglia Coronaviriadae
SottofamigliaOrthocoronavirinae
Genere Betacoronavirus
SottogenereMerbecovirus
Tabella 1- Tassonomia del genere virale MERS-CoV

Struttura virale del virus MERS-CoV

MERS-CoV è un virus a RNA avvolto a filamento singolo positivo, che entra nella cellula ospite legandosi al recettore DPP4 (dipeptidyl peptidase 4), noto anche come CD26. Può instaurare infezioni in pipistrelli, uomo, cammelli, conigli e cavalli.

Struttura MERS
Figura 2 – Struttura MERS [wikimedia.org]

Il genoma di MERS-CoV contiene 30.119 nucleotidi (circa 30 kb) e un minimo di 10 frame di lettura aperti. Nella regione 5′ terminale si trovano ORF1a e ORF1b che sono i frame di apertura della replicasi, mentre l’estremità 3′ codifica per proteine ​​strutturali, tra cui lo spike (S), la membrana (M), il nucleocapside (N), l’involucro (E), come così come varie proteine ​​accessorie come 3, 4a, 4b, 5 e 8b.

Il virione MERS-CoV utilizza una grande glicoproteina spike (S) di superficie per l’interazione e l’ingresso nella cellula bersaglio. La glicoproteina S è costituita da un dominio S1 nella regione N-terminale, seguito da un dominio S2 prossimale alla membrana, un dominio transmembrana (TM) e un dominio intracellulare.

Il dominio S1 media l’attaccamento virale e contiene il dominio di legame del recettore (RBD), che determina l’interazione con la cellula ospite e il tropismo cellulare. Il dominio S2 media la fusione della membrana, è la sede di sequenze amminoacidiche come il peptide di fusione idrofobico (FP), HR1 e HR2.

Organizzazione genoma virale di MERS
Figura 3 – Organizzazione genoma virale di MERS [wikimedia.org]

Patogenesi

Si ritiene che il virus della MERS si trasmetta per via respiratoria, ma ad oggi il meccanismo con cui si diffonde non è ancora completamente chiaro. La trasmissione può essere di due tipi:

  • Trasmissione zoonotica: Il serbatoio naturale dell’infezione, sarebbe rappresentato dai pipistrelli, i cammelli e i dromedari sarebbero i veicoli della trasmissione all’uomo. Il virus è stato rilevato nel naso e nelle feci dei cammelli. Non è ancora chiaro come il virus si trametta dal cammello all’uomo ma sembrerebbe che il consumo di carne e di latte non pastorizzato, aumenti il rischio di contrarre l’infezione.
  • Trasmissione da persona a persona: La trasmissione da uomo a uomo è possibile, anche se si trasmette difficilmente in assenza di contatti stretti. Va ancora stabilito se il virus si contrae per via aerea o tramite il contatto prolungato con persone infette.

Il periodo di incubazione è generalmente di 5-6 giorni, ma può variare da 2 a 14 giorni.

L’infezione da MERS si presenta come una sindrome simil-influenzale, con febbre, tosse, fiato corto, mal di testa, brividi, dolori muscolari e malessere generalizzato. Dopo 7 gironi i sintomi peggiorano con comparsa di disturbi respiratori che possono portare, nella maggior parte dei casi, a polmonite. L’infezione può inoltre provocare dei disturbi gastrointestinali con comparsa di diarrea, vomito, nausea e dolore addominale.

Metodi di identificazione

La diagnosi di Mers-CoV viene effettuata attraverso:

  • Test sierologici: servono per evidenziare lo sviluppo di una risposta immunitaria e prevedono tre prove:
    • ELISA o enzyme-linked immunosorbent (test di screening);
    • Dosaggio immunofluorescente (test di conferma);
    • Dosaggio di anticorpi neutralizzanti (test di conferma definitivo).
  • PCR (polymerase chain reaction)su campioni respiratori.

Terapia

Attualmente non esistono né terapie antivirali, né vaccini specifici per la malattia causata da MERS, ma alcuni approcci farmacologici sono in corso di valutazione.
Al momento, il trattamento è di supporto e viene stabilito sulla base delle condizioni cliniche del pazienti.

Fonti

Crediti immagini