Trapiantare la flora batterica è una metodica che si sta diffondendo negli ospedali italiani. Questo trapianto di microbiota intestinale consiste nella infusione di materiale fecale prelevato da un donatore sano nel tratto intestinale del paziente. La reintroduzione ed il recupero della normale flora batterica intestinale rende questa una tecnica altamente efficacie e capace di contrastare e neutralizzare il Clostridium difficile. Ad aumentarne l’efficacia è la procedura della colonscopia con la quale viene effettuata l’operazione perché permette di posizionare la microflora donata direttamente nella sede dell’infezione, inoltre risulta essere un intervento poco costoso e sufficientemente sicuro.
Ad oggi è stato guarito il 90% dei pazienti contro il 26% dei soggetti trattati come d’abitudine con antibiotico; questi dati sono sufficienti per considerare tale tecnica migliore rispetto ad altre fin’ora adottate. Questa permette tra l’altro di non abusare di antibiotici che è il motivo per cui la stessa diarrea batterica si mostra più refrattaria al trattamento convenzionale e presenta una maggiore tendenza alla recidiva, con la comparsa di nuovi ceppi più virulenti. L’infezione da Clostridium difficile, di fatto, è la causa più importante di diarrea acquisita durante le degenze ospedaliere ed è generalmente una conseguenza delle terapie antibiotiche. Tra tutti, gli individui anziani sono particolarmente esposti a questa patologia che causa infiammazione e diarrea, fino al 35% dei pazienti ha una ricaduta dopo il trattamento antibiotico di una prima infezione e le recidive ad oggi non riescono ad essere trattate con farmaci. La salute dei degenti in recidiva quindi peggiora e trattandosi di persone anziane, spesso sottoposte a politerapia farmacologica, risulta maggiore il rischio di subire complicanze gravi che in qualche caso possono essere causa di morte.
Alla luce dei fatti, i pazienti trattati con il trapianto di flora hanno riportato la significativa riduzione o la completa eradicazione del ceppo batterico nonché l’eliminazione dei sintomi intestinali, la parete dell’intestino è apparsa meno lesa dagli esami endoscopici per cui i risultati sono del tutto promettenti.
Alice Marcantonio
Fonti: Focus; Le scienze;