J1912-4410
Una recente scoperta nel campo dell’astronomia ha portato alla luce una stella straordinaria situata a soli 773 anni luce di distanza dalla Terra. Questa stella, denominata J1912-4410, appartiene a una delle tipologie più rare presenti nella Via Lattea. È una pulsar nana bianca, una categoria stellare così poco comune che fino ad oggi ne era nota soltanto un’altra nell’intera galassia, chiamata AR Scorpii, scoperta nel 2016. L’importanza di questa scoperta è stata dettagliatamente descritta in un articolo pubblicato su Nature Astronomy. I ricercatori hanno confermato che queste stelle fanno parte di una classe distinta in cui non è una stella di neutroni a emettere la luce pulsante, ma un sistema binario composto da una nana bianca e una nana rossa in rotazione reciproca.
Caratteristiche uniche di J1912-4410
J1912-4410 è avvolta da un campo magnetico estremamente potente, con una forza pari a un miliardo di volte il campo magnetico terrestre. Inoltre, la nana bianca ruota su se stessa a una velocità vertiginosa, ben 300 volte più velocemente della Terra. Durante questa rotazione rapida, i suoi fasci di particelle cariche e radiazioni si riversano periodicamente sulla sua compagna nana rossa, provocando l’illuminazione su diverse lunghezze d’onda a intervalli regolari di 1,97 minuti. Di conseguenza, le pulsazioni di luce provengono dall’effetto che questi potenti fasci esercitano sulla nana rossa, rendendo l’intero sistema apparentemente “pulsante”, con cicli di illuminazione e affievolimento.
Origine del campo magnetico
Gli scienziati, tuttavia, non sono ancora sicuri di cosa generi un campo magnetico così potente da consentire alle nane bianche di raggiungere velocità di rotazione così elevate. Una delle possibili spiegazioni risiede nei cambiamenti che le nane bianche subiscono durante il processo di raffreddamento e cristallizzazione. Le caratteristiche uniche di J1912-4410 sembrano confermare questa teoria, conosciuta come il “modello della dinamo”. Essendo significativamente più fredda della sua compagna nana rossa ma, allo stesso tempo, sufficientemente vicina da esercitare una forte attrazione gravitazionale, la nana bianca potrebbe aver catturato massa dalla sua compagna in passato, il che ha determinato la sua elevata velocità di rotazione. J1912-4410, in particolare, presenta una temperatura di circa 13.000 gradi Kelvin (circa 12.800 °C), un periodo di rotazione di circa cinque minuti e una forte attrazione gravitazionale verso la sua compagna.
Secondo la dottoressa Ingrid Pelisoli, prima autrice dello studio e ricercatrice presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Warwick nel Regno Unito: “L’origine dei campi magnetici rappresenta una grande questione aperta in molti ambiti dell’astronomia, in particolare per le nane bianche. I campi magnetici di queste stelle possono essere oltre un milione di volte più intensi rispetto a quello del Sole, e il modello della dinamo aiuta a spiegare questo fenomeno”.
Un passo avanti nella comprensione delle nane bianche
La scoperta di J1912-4410 rappresenta un passo avanti fondamentale nel campo della ricerca sulle nane bianche. I ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti da numerosi telescopi per individuare potenziali pulsar nane bianche, concentrandosi su quelle che mostravano caratteristiche simili ad AR Scorpii. Dopo aver osservato una ventina di candidati, è stata finalmente trovata una stella che presentava variazioni di luce molto simili a quelle di AR Scorpii.
La dottoressa Pelisoli sottolinea: “Questa ricerca rappresenta un’eccellente dimostrazione di come il metodo scientifico funzioni: possiamo formulare previsioni e sottoporle a verifica, ed è così che progredisce ogni ambito scientifico”.
Conclusioni sulla scoperta di J1912-4410
La scoperta di J1912-4410, una pulsar nana bianca situata a soli 773 anni luce dalla Terra, offre una preziosa opportunità di approfondire la nostra comprensione delle stelle e dei loro comportamenti unici. L’osservazione delle pulsazioni di luce provenienti da questa stella permette agli scienziati di studiare gli effetti dei campi magnetici estremamente potenti e delle interazioni tra le nane bianche e le loro compagne. Il modello della dinamo si rivela uno strumento cruciale per comprendere l’origine di questi campi magnetici intensi. La ricerca condotta sui sistemi binari come J1912-4410 ci avvicina sempre di più a risolvere l’enigma dei campi magnetici delle nane bianche e a scoprire i segreti dell’universo che ci circonda.