Diverse specie di micobatteri sono innocui saprofiti che vivono negli strati superficiali del suolo e occasionalmente, alcune specie si ritrovano nell’organismo umano come innocui commensali. Numerose specie di micobatteri, comunque, interessano la patologia umana e, in alcuni casi, sono agenti eziologici di patologie di grande rilievo. Il più importante è sicuramente l’agente eziologico della tubercolosi umana: il Mycobacterium tuberculosis. Ogni anno oltre 10 milioni di persone nel mondo si ammalano di tubercolosi, prevalentemente nei Paesi a basso e medio reddito, e nonostante i progressi, ha causato 1,3 milioni di morti nel 2022.
Il Mycobacterium tuberculosis cosa è?
Il Mycobacterium tuberculosis, scoperto dal dottor Robert Koch nel 1882 chiamato comunemente Bacillo di Koch, è un batterio che causa la tubercolosi, una malattia infettiva e contagiosa che, negli ultimi anni, per una serie di concomitanti circostanze di rilievo epidemiologico notevole (intensi flussi migratori, aumento delle patologie causa di immunodepressione, etc), deve essere considerata una patologia “riemergente”.
I micobatteri sono bacilli lunghi da 2-4 μm, molto sottili con un diametro di 0,3-0,5 μm. Gli involucri esterni e le strutture periferiche dei micobatteri rendono la cellula impervia ad una vasta serie di sostanze.
Come si contrae l’infezione da Mycobacterium tuberculosis?
L’infezione da Mycobacterium tuberculosis si contrae di norma per via aerogena, attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell’aria da un individuo contagioso, per esempio tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Le persone nelle vicinanze possono inspirare i batteri ed infettarsi. Attraverso le vie aeree i batteri raggiungono e si depositano nei polmoni dove cominciano a crescere e moltiplicarsi. Da lì in alcuni casi i batteri possono diffondersi attraverso il sangue ad altre parti del corpo.
Ciclo vitale dell’agente eziologico della tubercolosi umana: il Mycobacterium tuberculosis
I bacilli, una volta depositati negli spazi alveolari dei polmoni, innescano un processo infiammatorio, seguito da un intenso accumulo di cellule fagocitarie prevalentemente (di tipo macrofagico). La maggior parte dei bacilli vengono fagocitati dai macrofagi alveolari e in gran parte uccisi. Alcuni bacilli, però, riescono a sopravvivere ed a moltiplicarsi all’interno dei macrofagi, uccidendoli e liberandosi nell’ambiente extracellulare. Una intensa risposta immunitaria riesce di norma a contenere l’infezione con l’attivazione di un caratteristico processo infiammatorio di tipo granulomatoso, che istologicamente si manifesta come una lesione denominata “tubercolo”. Nel soggetto resistente, il processo infiammatorio rimane localizzato con la formazione del “complesso primario”. Però, non sempre, questo “complesso primario” viene completamente sterilizzato, in una percentuale di soggetti, la lesione granulomatosa iniziale, si traduce in un’infezione cronica, asintomatica, ma con la persistenza di micobatteri, che possono rimanere vitali per decenni. Il persistente contenimento dell’infezione cronica del complesso primario, richiede una sorveglianza immunologica continua.
Occasionalmente, una diminuita efficienza del sistema immunitario, può portare alla “riattivazione” del complesso primario, con la ripresa della moltiplicazione dei micobatteri, la formazione di lesioni granulomatose multiple che confluiscono e che in seguito a necrosi e colliquazione della porzione centrale, possono svuotare il loro contenuto in circolo, con la diffusione metastatica dell’infezione in altre sedi polmonari o extrapolmonari, o nelle cavità bronchiali con emissione di espettorato in grado di diffondere l’infezione ad altri soggetti.

L’infezione da Mycobacterium tuberculosis inizia quando particelle di aerosol contenenti i micobatteri espulsi da un individuo con la malattia attiva si depositano nella parte inferiore dei polmoni di un nuovo ospite. https://images.app.goo.gl/jp38QbXHqAQ62drK6
Sintomi da Mycobacterium tuberculosis
I sintomi da Mycobacterium tuberculosis polmonare sono tosse (con durata di più di 3 settimane), dolore toracico, febbre e sudorazioni notturne. La tosse, nel tempo, può essere accompagnata dalla presenza di sangue nell’espettorato. Altri sintomi includono la stanchezza, la debolezza, la perdita di peso.
Se l’infezione è extrapolmonare, i sintomi dipendono dalla sede coinvolta.
Trattamento
Il trattamento farmacologico si basa sull’uso di diversi antibiotici per un periodo di tempo piuttosto lungo. Un trattamento regolare e completo è importante per evitare l’insorgenza di ceppi resistenti ai farmaci. Il paziente deve seguire le istruzioni riguardanti l’assunzione dei farmaci e la tempistica.
Nel caso di farmacoresistenza, è necessario utilizzare, per un periodo molto più lungo, farmaci di seconda linea, che possono essere molto più costosi e provocare più effetti collaterali.
Prevenzione
Attualmente l’unico vaccino a disposizione contro la tubercolosi è il vaccino utilizzato spesso in bambini piccoli in Paesi con un’elevata incidenza di infezioni da Mycobacterium tuberculosis. In Italia il vaccino è utilizzato solo in alcune categorie a rischio.
Fonte
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