Piante e crimini: nasce così la botanica forense

La botanica forense è una disciplina scientifica, che consiste nell’utilizzo di piante e parti di piante (pollini, legno, semi) nelle indagini su casi criminali, controversie legali o per accertamenti su casi di morte. Un ruolo molto importante lo ricoprono la tassonomia, la sistematica e l’ecologia.

Dendrocronologia

All’interno della botanica forense, altra disciplina molto importante è la dendrocronologia. Questa nasce in ambito forestale e serve per datare un oggetto. Lo studio della dendrocronologia permette di interpretare le variazioni degli anelli annuali di accrescimento delle piante intesi come misura del tempo e come registrazioni climatico-ambientali. Indirettamente si occupa dell’andamento delle stagioni passate e presenti. La chiave di questa disciplina sono le cerchie o anelli. I vasi conduttori delle piante si modificano in base alla maggiore o minore presenza di acqua. Ogni stagione vegetativa determina inoltre un accrescimento del diametro del fusto, con formazione di nuovo tessuto. I suoi anelli durante la stagione delle piogge saranno più ampi mentre quelli della stagione secca più stretti.

Misura degli anelli di accrescimento in botanica forense
Figura 1Misura degli anelli di accrescimento [Fonte: Michele Colangelo]

E’ sempre necessario tagliare un albero o esistono strumenti che ne permettono la visione interna?

Poiché non è possibile avere a disposizione sempre un albero tagliato, le cerchie si possono studiare facendo dei prelievi, anche detti “carotaggi”, con la cosiddetta Trivella di Pressler, la quale entra nel legno ed estrae delle “carotine”. Le righe che si osservano corrispondono agli anelli di una sezione trasversale dell’albero. In pratica, quindi, la carota equivale al raggio della sezione; in questo modo non è necessario il taglio e l’albero non ne risente.

Tecnica dendrocronologica
Figura 2 – Tecnica dendrocronologica [Fonte: Michele Colangelo]
Trivella di Pressler con estrazione carota
Figura 3 – Trivella di Pressler con estrazione carota [Fonte: Michele Colangelo]

Applicazioni della dendrocronologia

La dendrocronologia trova applicazione in diversi contesti, anche forensi. Tra questi, è utile:

  • In casi di commercio illecito di legname e, a riguardo, esiste proprio un articolo scientifico su un caso di commercio illecito in botanica forense, il caso della pianta fitzroya, pianta ad alto fusto che vive in Patagonia.
  • Per stabilire la provenienza di legname, come è stato fatto attraverso uno studio effettuato sulle travi del castello di Stirling in Scozia in cui si è poi scoperto che il legno era stato importato dalla Germania.
  • per stabilire l’epoca di taglio, guardando l’ultima cerchia e poi contandole tutte si può stabilire l’età della pianta. In questo modo si può anche capire, nel caso di opere d’arte, se ci si trova difronte ad un falso.

Le sezioni di un tronco possono fornire inoltre notizie sull’inquinamento da metalli pesanti o le relazioni tra la crescita e gli inquinanti o la pioggia acida. Possono anche riscontrarsi cicatrici se l’albero è stato ferito, ad esempio da un incendio o dai colpi dei sassi di una valanga.

Palinologia forense

E’ una scienza forense che studia il polline e le spore. Perché è così importante l’utilizzo sistematico della palinologia forense? In generale, due caratteristiche principali rendono l’analisi dei pollini uno strumento molto valido in diversi campi di ricerca e applicazioni:

  • ciascuna specie ha una morfologia pollinica tipica; 
  • i granuli di polline hanno una parete esterna molto resistente, l’esina. Solo il fuoco e l’ossidazione possono distruggere completamente i granuli di polline, mentre l’attacco microbiologico e le variazioni umide del substrato possono indurire o assottigliare l’esina.

La parete del granulo pollinico è molto importante quanto complessa. Questa complessità è strettamente connessa ad una funzione utile per la pianta: le caratteristiche della parete permettono la germinazione e quindi il trasporto dei gameti maschili verso quelli femminili. Anche per quanto riguarda le spore, queste sono molto diverse tra specie e genere ad esempio. Generalmente la parete esterna è quella che permette di capire a quale pianta appartiene la spora perchè è elaborata e resistente, mentre quella interna è liscia. Quindi, quando nel tempo viene persa la parete esterna, il riconoscimento con la sola parete interna viene reso impossibile.

Palinoteca per indagini in botanica forense
Figura 4Palinoteca (tipologia di polline per ogni famiglia) [Fonte: Universidad de Playa Ancha- Facultad de Ciencias Naturales y Exactas]

Applicazioni della palinologia forense

Le ricostruzioni archeologiche e paleoclimatiche, il controllo della qualità dell’aria e degli alimenti si basano in parte sull’analisi dei pollini. Le esperienze in questi campi danno al palinologo forense la possibilità di essere supportato nella sua analisi da un background teorico e metodologico, utile per seguire le tracce polliniche nei casi forensi. La raccolta di analisi dei dati, elenchi di pollini e spettri forniscono informazioni sulle fonti vegetali collegandole a persone, eventi, luoghi e stagioni. Questo, in botanica forense aiuta a rispondere alle domande “Dove?” e “Quando?” è stato commesso un crimine. Il polline, quindi, mira a provare o smentire una relazione tra oggetti e persone o luoghi. Può rivelare dove è stata una persona o un oggetto. E questo è possibile perché regioni del mondo, paesi e persino parti diverse di un singolo giardino avranno un assemblaggio del polline distintivo.

Ruolo determinante del palinologo forense

Il palinologo forense deve conoscere perfettamente la scena del crimine o il luogo del ritrovamento, e deve prelevare personalmente sul campo alcuni campioni di controllo, avendo conoscenza della scena e degli oggetti prelevati. Il confronto degli spettri pollinici di diversi campioni è la base dell’indagine palinologica. Più campioni verranno esaminati, più dettagliata sarà l’interpretazione del polline. Quindi, gli aspetti che pongono maggiori problemi all’uso sistematico dell’analisi dei pollini nelle indagini penali sono il corretto campionamento e la presenza di un palinologo sulla scena del crimine. Un campione da una scena del crimine può aiutare ad identificare una specifica specie vegetale che potrebbe essere entrata in contatto con la vittima, o indicare che determinate prove non appartengono all’area in esame.

Conclusioni

La botanica forense è, quindi, una scienza che permette di fare luce nella risoluzione di casi criminali o controversie, da sola o grazie all’intersezione con tutte le altre scienze forensi, quali ad esempio l’archeologia forense, l’antropologia forense o l’entomologia forense.

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Annalisa Disisto

Faccio parte della grande famiglia di Microbiologia Italia, sito di divulgazione microbiologica in Italia. Originaria della Basilicata, sono laureanda magistrale in Biologia Molecolare ed Applicata, ad indirizzo Forense presso l'Università degli studi di Firenze. Il campo delle scienze forensi mi appassiona particolarmente e per questo ho deciso di effettuare il mio traineeship presso l'Instituto de medicina legal y ciencias forenses de Aragòn in Spagna. Amo passare il tempo libero immersa nella natura e viaggiando per scoprire nuove mete e amo gli animali; ho una piccola pinscher che è la mia fonte di gioia quotidiana.

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