L’importanza della donazione di sangue: un gesto di solidarietà

Introduzione

La donazione di sangue è un atto di generosità e solidarietà che può salvare vite umane. Purtroppo, nel nostro Paese, sempre meno giovani decidono di compiere questo gesto etico. Al contrario, a livello globale, i giovani sono più numerosi nei Paesi a medio e basso reddito, contribuendo significativamente al numero complessivo dei donatori. In questo articolo, esploreremo l’importanza della donazione di sangue, analizzando le tendenze nazionali e internazionali, così come l’impatto che può avere sulla vita di pazienti affetti da patologie croniche.

importanza della donazione di sangue
Figura 1 – Il 14 giugno è la Giornata Mondiale del Donatore di sangue

Donazioni di sangue in Italia

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Sangue, nel corso del 2022, 1.660.227 persone hanno scelto di donare sangue in Italia, registrando un incremento rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’età dei donatori rappresenta una sfida significativa per il raggiungimento dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati. Infatti, si è riscontrata una diminuzione del 2% nel numero di donatori tra i 18 e i 45 anni, mentre si osserva un aumento esponenziale tra coloro che hanno tra i 56 e i 65 anni. Questa tendenza solleva preoccupazioni riguardo alla continuità del cosiddetto “ricambio generazionale”.

I numeri nel mondo

Esaminando la situazione globale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 33% delle donazioni di sangue è effettuato da donne. Tuttavia, tale percentuale varia notevolmente da Paese a Paese. In 15 dei 113 Paesi che hanno fornito dati, meno del 10% delle donazioni proviene dal gentil sesso. Inoltre, l’analisi del profilo di età dei donatori di sangue indica che, in proporzione, i giovani donatori sono più numerosi nei Paesi a basso e medio reddito, rispetto a quelli ad alto reddito.

Donazioni di sangue nel contesto internazionale

A livello mondiale, sono state effettuate 118,5 milioni di donazioni di sangue. Sorprendentemente, il 40% di queste donazioni proviene dai Paesi ad alto reddito, che rappresentano solamente il 16% della popolazione globale. Tuttavia, i dati evidenziano un aumento significativo delle donazioni non retribuite nelle aree a basso e medio reddito.

Dal 2008 al 2018, sono stati aumentati di 10,7 milioni i donatori non retribuiti in 119 Paesi. Le maggiori crescite si sono registrate nel Sudest asiatico (127%), seguito dalle Americhe e dall’Africa (entrambe all’81%). Riguardo all’autosufficienza, 79 Paesi dipendono per oltre il 90% delle loro scorte da donazioni volontarie non retribuite. Di questi, 64 Paesi riescono a raggiungere il 100% di autosufficienza, con 38 Paesi ad alto reddito, 33 a medio reddito e 8 a basso reddito.

L’importanza della donazione periodica

In occasione della Giornata Mondiale del Donatore 2023 (14 giugno), l’OMS ha lanciato la campagna “Give blood, give plasma, share life, share often” per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’altruismo e sull’importanza della donazione periodica. Ogni singola donazione di sangue o plasma rappresenta un vero e proprio salvavita per molti pazienti affetti da patologie croniche, come l’anemia falciforme, la talassemia, l’emofilia o le immunodeficienze.

Conclusioni

La donazione di sangue è un atto di grande generosità e solidarietà che può fare la differenza nella vita di molte persone. Nonostante il numero complessivo di donatori sia in aumento, nel nostro Paese persiste la sfida del “ricambio generazionale”. È essenziale promuovere la consapevolezza sull’importanza della donazione di sangue, coinvolgendo in particolare i giovani e lavorando per raggiungere l’autosufficienza di farmaci plasmaderivati. Ogni donazione conta e può contribuire a salvare vite umane, offrendo una speranza di guarigione a pazienti che ne hanno bisogno.

Fonti:

  1. Ministero della Salute
  2. Centro Nazionale Sangue
  3. Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
  4. https://www.microbiologiaitalia.it/genetica/donazione-mitocondriale-geni/
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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