Nutrizione e sistema immunitario: perché vengono spesso associati?

Chi di noi non si è mai sentito dire dalla propria madre: “Mangia che ti fa bene!”? Oggi andiamo oltre questa affermazione e approfondiamo perché alcuni cibi fanno bene alla nostra salute e perché la nutrizione è spesso associata al rafforzamento del nostro sistema immunitario.

Il sistema immunitario 

Facciamo un breve ripasso del nostro sistema immunitario (Fig. 1). Innanzitutto, bisogna specificare come questo sia in continua evoluzione, in quanto sempre più sono gli agenti patogeni e le sostanze nocive che il nostro organismo si trova ad affrontare.

Generalmente, il nostro sistema di difesa è composto da una “prima linea” di cellule, e da una seconda linea di cellule che è anche chiamata della memoria. Appartengono al primo gruppo macrofagi, cellule dendritiche, eosinofili, neutrofili, monociti ed altri. Queste cellule fanno parte di quella che viene definita immunità innata, poiché si battono contro qualsiasi tipo di sostanza o microorganismo estranei al nostro corpo, senza distinzione e soprattutto senza mantenerne memoria. Appartengono invece al secondo gruppo linfociti T e B, che sono cellule incluse nell’immunità adattiva. Quando queste vengono a contatto con l’antigene presente sulla superficie dell’elemento estraneo, si attivano. Nel caso dei linfociti T, questi si differenziano in cellule T citotossiche o linfociti T helper, mentre nel caso dei linfociti B questi diventano responsabili della produzione di anticorpi. 

Schema della struttura del sistema immunitario
Figura 1 – Schema della struttura del sistema immunitario [pubmed.ncbi.nml.nih.gov]

Il ruolo di una corretta nutrizione per il sistema immunitario

La nutrizione è uno di quei fattori esogeni che agiscono sul sistema immunitario. E’ ormai ben noto che l’insorgere di molte malattie sia da ricondurre allo stile di vita di un individuo. Infatti, la nostra immunità è influenzata da sonno, stress, esercizio fisico, inquinamento, fumo, alcol, abuso di sostanze e, ultimo ma non per importanza, anche dalla dieta.

Una corretta dieta prevede la regolare assunzione di cibi quali frutta, verdura, cerali integrali, pesce e la carne in piccole quantità. Quali composti contengono questi cibi? Sicuramente gli acidi grassi polinsaturi (PUFA), i polifenoli e soprattutto micronutrienti come le vitamine, lo zinco ed il folato. Questi ultimi in particolare hanno l’importante ruolo di cofattori di diversi enzimi implicati nella risposta immunitaria. Quindi questi enzimi, senza il legame dei loro cofattori, non funzioneranno correttamente. Ergo, l’organismo subirà un deficit del sistema immunitario. 

nutrizione sistema immunitario
Figura 2 – La verdura, insieme a frutta, cereali, pesce e carne, è fondamentale per una corretta alimentazione

Inoltre, bisogna considerare che la relazione cruciale tra immunità e apporto di nutrienti ha inizio dalla nascita. La mancanza di nutrienti in un bambino malnutrito può causare carenze immunitarie specifiche e avere conseguenze a lungo termine. Ad esempio, tali carenze possono essere associate a neutropenia e anemia presenti già dalla nascita.

Le principali molecole implicate nel rapporto nutrizione – sistema immunitario

In natura esistono diversi composti in grado di apportare un effetto benefico sul nostro sistema immunitario. Un esempio possono essere i polifenoli. All’interno di questa classe di sostanze, i flavonoidi sono i più rilevanti per la biologia e la tecnologia alimentare. Tra questi, la forma ridotta corrisponde ai flavan-3-oli, noti per le loro proprietà astringenti e salutistiche. 

I glucosinolati, invece, sono metaboliti vegetali secondari. All’interno di questa classe di composti, il sulforafano è un attivatore degli enzimi di II fase del metabolismo e può quindi coniugare sostanze dannose e trasformarle in modo tale che possano essere espulse dall’organismo attraverso il tubo digerente o l’urina.

Inoltre, non possiamo non citare l’azione degli acidi grassi polinsaturi, dello zinco e della vitamina C. Nel primo caso, i PUFA sono in grado di intromettersi in alcune vie di segnalazione cellulare e quindi di ridurre o addirittura impedire la produzione di cellule con funzioni pro-infiammatorie.

Per quanto riguarda lo zinco, esso è un micronutriente utile al mantenimento dell’omeostasi del sistema immunitario. I bambini e gli anziani sono tra i soggetti a più alto rischio di carenza di zinco. In più, quest’ultima condizione è associata anche al fatto che tali soggetti abbiano un sistema immunitario maggiormente suscettibile ad attacchi da agenti estranei.

Un altro elemento che non possiamo fare a meno di citare è, come anticipato, la vitamina C, molto presente ad esempio all’interno delle arance. Per questo motivo le nostre madri ci tengono sempre così tanto a prepararci una buona spremuta. La vitamina C è importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per la sintesi di collagene nell’organismo, il quale fra le altre cose rinforza i vasi sanguigni, permettendo un fluido movimento delle cellule del sistema immunitario.

Alimenti coinvolti nel rafforzamento delle difese immunitarie

Uno degli alimenti protagonisti del rafforzamento delle difese immunitarie è l’olio extra vergine d’oliva, ricco di sostanze antiossidanti, antinfiammatorie e immunomodulanti rappresentate da acidi grassi monoinsaturi (soprattutto acido oleico) e da polifenoli. Ma è possibile trovare buona parte di questi ultimi anche in pomodori, patate, uva ed in bevande come tè e caffè. 

Un alimento ricco di sostanze antiinfiammatorie, forse inaspettatamente, sono i broccoli. Assumendoli, facciamo infatti scorta di glucosinolati; essi influenzano, come anticipato precedentemente, una serie di processi cellulari attraverso la regolazione dei livelli dei fattori di trascrizione, delle vie di segnalazione, del ciclo cellulare e dell’apoptosi.

Come non citare, poi, Allium sativum, ossia l’aglio. Si sa, mangiare l’aglio forse non inviterà le persone ad avvicinarsi a noi, ma questo alimento presenta davvero ottime proprietà benefiche. Esso contiene infatti un’elevata concentrazione di composti solforati, oltre a numerosi enzimi, amminoacidi e minerali come il selenio. I composti dello zolfo sono responsabili sia dell’odore pungente dell’aglio che di molti dei suoi effetti medicinali. Inoltre, studi in vitro hanno dimostrato che l’aglio ha proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche e, quindi, riesce a dare man forte alle nostre cellule dell’immunità. In più, aiuta a regolare la pressione sanguigna.

Un altro alimento di rilevante importanza è poi il pesce. Tra le diverse varietà i cardiologi consigliano soprattutto Sardina pilchardus, ovvero la sardina (Fig. 2). Questo alimento è utile nella prevenzione delle cardiopatie e dell’ipercolesterolemia, in quanto contiene elevati livelli di acidi grassi omega 3. Contiene in particolar modo l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), entrambi protagonisti di una riduzione dell’infiammazione immunitaria e della protezione delle cellule nervose. Ecco perché questi composti hanno un ruolo fondamentale contro le malattie neurodegenerative. 

sardine omega 3
Figura 2 – Le sardine sono un alimento utile nella nostra dieta data la presenza di omega 3

Una corretta dieta può evitare l’insorgere di patologie

Alcuni cibi descritti poc’anzi possono avere un notevole impatto benefico sull’insorgere di diverse patologie che affliggono la popolazione mondiale.

Un esempio tra i tanti può essere l’aterosclerosi, una malattia che colpisce principalmente le arterie, in quanto sulle pareti di queste ultime si accumulano lipoproteine ​​ossidate che impediscono il flusso sanguigno. E’ stato scoperto che i flavonoidi contenuti in diversi cibi possono ridurre il rischio di sviluppare aterosclerosi, grazie alla loro capacità di inibire l’ossidazione delle lipoproteine ​​a bassa densità (LDL), aumentando l’espressione di enzimi antiossidanti.

L’obesità è un altro disturbo che ha visto una rapida diffusione negli ultimi anni. Tale patologia è il risultato di un’interruzione dell’equilibrio energetico per cui l’assunzione di energia supera il suo dispendio, con conseguente accumulo di energia in eccesso nel tessuto adiposo. La disfunzione degli adipociti è all’origine della sindrome ed è associata ad una massiva risposta pro-infiammatoria. Anche in questo caso ci sono diversi composti benefici che, se assunti mediante una corretta alimentazione, hanno la capacità di intervenire e porre rimedio, inibendo l’assorbimento del glucosio, aumentando la secrezione di insulina e sopprimendo la gluconeogenesi.

Gli alimenti sino ad ora descritti possono avere un effetto positivo anche sui meccanismi di cancerogenesi. Sappiamo bene che lo sviluppo del cancro è comunemente riconosciuto come un processo multifattoriale che causa danni al DNA e il successivo accumulo di mutazioni. Ad esempio, è stato dimostrato che l’estratto di mirtillo induce la presenza di un’elevata quantità di enzimi di fase II del metabolismo che inibiscono l’inizio della carcinogenesi. Una funzione simile è associata anche ai glucosinolati.

Infine, ulteriori studi hanno dimostrato che le antocianine provenienti, anche in questo caso, dall’estratto di mirtillo possono raggiungere la corteccia cerebrale, l’ippocampo, lo striato e il cervelletto inibendo il deterioramento delle cellule nervose e quindi la progressione di malattie neurodegenerative. 

“Mangia che ti fa bene!”

Da tutto quello di cui abbiamo appena discusso, possiamo dedurre che, sì, ha ragione nostra madre quando dice: “Mangia che ti fa bene!”. Avere una sana nutrizione e mangiare, quindi, i cibi giusti, aiuta il nostro sistema immunitario. Non solo. Seguire una corretta dieta aiuta a prevenire e se possibile ad intervenire per una vasta gamma di patologie, tra le quali patologie coronariche, obesità, cancro e disturbi neurodegenerativi.

Fonti

  • Arantxa Rodriguez-Casado (2016) The Health Potential of Fruits and Vegetables Phytochemicals: Notable Examples, Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 56:7, 1097-1107, DOI: 10.1080/10408398.2012.755149
  • Luigi Barrea , Giovanna Muscogiuri , Evelyn Frias-Toral , Daniela Laudisio , Gabriella Pugliese , Bianca Castellucci , Eloisa Garcia-Velasquez , Silvia Savastano & Annamaria Colao (2020): Nutrition and immune system: from the Mediterranean diet to dietary supplementary through the microbiota, Critical Reviews in Food Science and Nutrition, DOI: 10.1080/10408398.2020.1792826
  • Desjardins Y. (2014) Fruit and Vegetables and Health: An Overview. In: Dixon G., Aldous D. (eds) Horticulture: Plants for People and Places, Volume 3. Springer, Dordrecht. https://doi.org/10.1007/978-94-017-8560-0_2

Crediti delle immagini:

  • Arantxa Rodriguez-Casado (2016) The Health Potential of Fruits and Vegetables Phytochemicals: Notable Examples, Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 56:7, 1097-1107, DOI: 10.1080/10408398.2012.755149;
  • formulatehealth, CC BY 2.0 https://creativecommons.org/licenses/by/2.0, via Wikimedia Commons

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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