Biopsia Liquida: Una Tecnologia nella Gestione del Cancro al Colon

Il cancro al colon è una malattia insidiosa che colpisce migliaia di persone ogni anno. Dopo la rimozione chirurgica del tumore, è noto che in circa un terzo dei pazienti con cancro al colon in stadio tre e due ad alto rischio, permane una malattia micro-metastatica. Questa condizione è radiologicamente invisibile ma può essere diagnosticata attraverso una tecnologia innovativa chiamata biopsia liquida. Lo studio clinico PEGASUS, presentato al congresso annuale dell’European Society of Medical Oncology, ha portato alla luce scoperte significative in questo campo.

La Rilevanza della Malattia Micro-Metastatica

La presenza di malattia micro-metastatica è una delle principali sfide nella gestione del cancro al colon. Attualmente, le tecniche radiologiche disponibili non sono in grado di rilevarla, il che rende difficile determinare l’efficacia della terapia post-chirurgica. Questo porta alla somministrazione generalizzata di chemioterapia, anche a pazienti che potrebbero non trarne beneficio. Tuttavia, la biopsia liquida è emersa come una soluzione promettente per questo problema.

La Rivoluzione della Biopsia Liquida nel Cancro al Colon

La biopsia liquida è una tecnologia innovativa che consiste nel rilevare la presenza di DNA tumorale circolante (ctDNA) nel sangue dei pazienti dopo l’intervento chirurgico. Lo studio PEGASUS ha dimostrato la fattibilità di utilizzare questa metodica per seguire il decorso della malattia e guidare le scelte terapeutiche. Durante la sperimentazione, condotta su 135 pazienti da 11 centri oncologici italiani e spagnoli, la biopsia liquida post-chirurgica è risultata positiva in 35 pazienti (26%). Di questi, il 34% ha avuto una recidiva. Nel restante gruppo con biopsia liquida negativa, solo il 10% ha manifestato una recidiva. Questi dati suggeriscono un’efficacia globale della terapia del 40%.

Personalizzare la Terapia

Uno degli aspetti più interessanti dello studio PEGASUS è la possibilità di personalizzare la terapia in base ai risultati della biopsia liquida. Con una biopsia liquida positiva, i pazienti ricevono una chemioterapia adiuvante standard. Tuttavia, con una biopsia liquida negativa, si può optare per una terapia meno intensa, riducendo così la tossicità senza comprometterne l’efficacia. Questa approccio mirato offre una nuova speranza per i pazienti, evitando loro terapie inutili e tossiche.

Il Futuro della Gestione del Cancro al Colon tramite la Biopsia liquida

Lo studio PEGASUS rappresenta un passo avanti significativo nella gestione del cancro al colon. Se i risultati saranno confermati da ulteriori studi internazionali, potrebbe cambiare il paradigma del trattamento, riducendo o eliminando la terapia adiuvante per i pazienti con biopsia liquida negativa e personalizzando la chemioterapia in caso di mancata risposta molecolare. Questo contributo è fondamentale per trovare terapie più efficaci per i tumori micro-metastatici e migliorare la vita dei pazienti affetti da questa malattia.

In conclusione, la biopsia liquida è una tecnologia che offre nuove prospettive nella gestione del cancro al colon, permettendo una diagnosi più precisa e una terapia mirata. Questi sviluppi sono promettenti e potrebbero portare a un cambiamento significativo nelle linee guida per il trattamento di questa malattia devastante. La ricerca continua a progredire, offrendo speranza a coloro che combattono contro il cancro al colon.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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