Berberina: una molecola promettente con diverse proprietà benefiche

Caratteristiche della berberina

La berberina è un alcaloide di origine vegetale. E’ presente nei rizomi, nelle radici e nella corteccia delle piante del genere Berberis, come per esempio il Crespino, arbusto spontaneo presente nelle siepi della Pianura Padana.  

La berberina è stata sfruttata sin dall’antichità come pigmento per tingere tessuti a causa del suo forte colore giallo. E’ stata anche utilizzata per uso medico sin dal 200 d.C. In particolar modo è molto conosciuta/nota nella medicina tradizionale cinese per trattare vari disturbi digestivi, diarree batteriche e infezioni da Candida albicans. 

Struttura chimica della berberina
Figura 1 – Struttura chimica della berberina

Proprietà della berberina

Ad oggi il ruolo di questa molecola è stato ulteriormente approfondito. Non solo è stata confermata la sua azione protettiva del sistema gastro intestinale, ma sono state trovate anche altre promettenti applicazioni terapeutiche. Tra le proprietà  investigate recentemente spiccano quelle: 

  • antitumorali: ha mostrato di agire in sinergia con chemo-radioterapia implementandone l’efficacia grazie alla sua attività antinfiammatoria, antiossidante e immunomodulatrice.
  • neuroprotettive: la sua potente attività antiossidante ha effetto protettivo sul sistema nervoso centrale e la rende una  promettente candidata nel trattamento di patologie neurodegenerative come L’Alzheimer.  
  • ipoglicemizzanti: è stato visto come questa sostanza impatti sul metabolismo dei carboidrati aumentando la sensibilità all’insulina, stimolando la lisi del glucosio e quindi il suo utilizzo come substrato energetico.

In un importante studio di 3 mesi su 36 pazienti con diabete mellito di tipo 2, l’assunzione di berberina (0,5 g per 3 volte al giorno) ha dimostrato un’efficacia paragonabile a quella del noto farmaco metformina (utilizzato per il trattamento del diabete e pre-diabete in soggetti insulino-resistenti), riducendo significativamente i livelli di emoglobina glicata, della glicemia a digiuno e post-prandiale.  

  • Ipolipidemizzante: sempre nello stesso studio sopracitato è stato visto che anche i livelli plasmatici di trigliceridi e il colesterolo totale sono diminuiti. 

Meccanismo d’azione

Lo spettro di azione della berberina è molto ampio, per questo motivo si sta indagando ancora sul suo meccanismo d’azione che non risulta ancora ben chiaro. Ciò che è sicuro è che agisce su differenti target molecolari: aumenta l’espressione di recettori epatici per le LDL (trasportanti colesterolo “cattivo”) che quindi potranno essere internalizzate con riduzione di queste dal circolo ematico. Inoltre aumenta i recettori per l’insulina implementando la sensibilità a questo ormone e diminuisce le molecole infiammatorie e fattori di crescita coinvolti nella progressione tumorale.

Integratori

Gli integratori a base di berberina sono già presenti in commercio in una formulazione che comunque non deve superare la dose massima giornaliera raccomandata di 500 mg, 3 volte al giorno (prima dei pasti) per un totale di 1500 mg al giorno. 

Controindicazioni

La berberina è un composto che se assunto ai dosaggi raccomandati non presenta tossicità o effetti collaterali significativi. A dosaggi superiori da quelli raccomandati è stato dimostrato avere reazioni avverse comunque lievi, come malessere gastrointestinale o aumento transitorio dei livelli di bilirubina.  Nonostante la derivazione naturale (che non assicura l’assenza di controindicazioni, come anche ad esempio per l’acido acetilsalicilico) e la sua sicurezza relativamente alta, rimane comunque sconsigliato l’uso in gravidanza, nei bambini, in presenza di ittero o se si stanno assumendo determinati farmaci (come antibiotici, statine). 

Tuttavia l’assunzione orale ha una limitata biodisponibilità. Per capire il giusto dosaggio sono necessari ulteriori studi su nuove formulazioni, differenti concentrazioni e su un maggior numero di pazienti. 

Fonti

  • https://www.infomedicaintegrata.it/newsletter/upload/doc/the-anti-cancer-mechanisms-of-berberine-a-review.pdf
  • Berberine in the Treatment of Diabetes Mellitus: A Review. Aleksandra Baska 1, Kamil Leis 1, Przemysław Gałązka 2 Yin, J., Xing, H., & Ye, J. (2008).
  • Efficacy of berberine in patients with type 2 diabetes mellitus. Metabolism, 57(5), 712- 717.
  • Neuroprotective potential of berberine in modulating Alzheimer’s disease via multiple signaling pathways. Moazzama  Akbar 1, Anam Shabbir 1, Kanwal Rehman 2, Muhammad Sajid Hamid Akash 1, Muhammad Ajmal Shah 3
  • Biological Activity of Berberine-A Summary Update Anna Och 1, Rafał Podgórski 2, Renata Nowak 1
  • Berberine in Cardiovascular and Metabolic Diseases: From Mechanisms to Therapeutics. Xiaojun Feng 1, Antoni  Sureda 2, Samineh Jafari 3, Zahra Memariani 4, Devesh Tewari 5, Giuseppe Annunziata 6, Luigi Barrea 7, Sherif T S  Hassan 8, Karel Šmejkal 8, Milan Malaník 8, Alice Sychrová 8, Davide Barreca 9, Lovro Ziberna 10, Mohamad Fawzi  Mahomoodally 11, Gokhan Zengin 12, Suowen Xu13, Seyed Mohammad Nabavi 14, Ai-Zong Shen 1
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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