L’antibiotico resistenza territoriale: il ruolo dei laboratori locali

Negli ultimi anni l’antibiotico resistenza (ABR) sta diventando un problema sempre più imminente che richiede un intervento tempestivo. Affinché ciò sia possibile sarebbe opportuno cominciare a monitorare e gestire l’antibiotico resistenza territoriale.

L’antibiotico resistenza è la capacità di un batterio di resistere all’azione di uno o più farmaci antibiotici e, quindi, di sopravvivere e moltiplicarsi anche in loro presenza.

Il consumo eccessivo di antibiotici nel tempo ha sempre accompagnato l’insorgenza di resistenza nei batteri.

Il fenomeno dell’antibiotico resistenza, inoltre, è conseguente a molteplici fattori:

  • Uso non appropriato di questi farmaci sia in medicina umana, sia in quella veterinaria;
  • Scarsa igiene;
  • Aumento dei viaggi internazionali e dei flussi migratori;
  • Diffusione delle infezioni ospedaliere causate da microrganismi antibiotico-resistenti.

La resistenza agli antibiotici ha implicazioni si epidemiologiche sia economiche.

Negli anni, infatti, si riscontra un aumento della letalità ed un maggior verificarsi di epidemie e complicanze legate a patologie causate da batteri resistenti.

Antibiotico resistenza territoriale: l'uso inappropriato degli antibiotici.
Figura 1 – Antibiotico resistenza territoriale: l’uso inappropriato degli antibiotici.

Antibiotico resistenza a livello territoriale

A tal proposito, l’Italia, attraverso il Ministero della Salute e delle altre Istituzioni Nazionali, si impegna nel processo di contrasto e prevenzione dell’ABR.

In particolar modo, il Ministero della Salute supporta la rete di sorveglianza dell’antibiotico resistenza, AR-ISS, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità. Questa costituisce una rete di laboratori ospedalieri di microbiologia clinica, che hanno l’obiettivo di descrivere la frequenza e l’andamento dell’ABR all’interno di un gruppo di patogeni isolati da infezioni invasive sia in ambito comunitario, sia associate ad assistenza sanitaria.

Uno dei tasselli ancora mancanti, però, è la conoscenza delle resistenze a livello territoriale, tuttora insufficiente nella maggior parte dei paesi, compresa l’Italia. Conoscere le resistenze agli antibiotici anche in ambito locale è la base su cui costruire linee guida per la prescrizione di antibiotici e strategie di vaccinazione.

In tale contesto si colloca questo articolo, il quale potrebbe contribuire alla raccolta e all’analisi di dati epidemiologici sul tema dell’antibiotico-resistenza.

A tal proposito, la domanda che ci poniamo è se i laboratori di analisi privati accreditati possano rappresentare uno strumento interattivo per la sorveglianza dell’antibiotico resistenza locale, così da ampliare la rete dei laboratori sentinella. -Antibiotico resistenza territoriale

L’obiettivo di un laboratorio territoriale sentinella è quello di descrivere le caratteristiche epidemiologiche dell’antibiotico resistenza in un gruppo selezionato di specie batteriche isolate da infezioni comunitarie o associate ad assistenza sanitaria.

Risultati del lavoro sperimentale

Questo articolo riporta i dati raccolti presso il laboratorio di analisi Iulius SRL di Tortoreto Lido (TE), Abruzzo. Attraverso un metodo di elaborazione dei dati abbiamo valutato se questo centro avesse tutte le caratteristiche per rappresentare un prototipo di laboratorio sentinella. Ciò potrebbe fornire un punto di partenza per implementare una rete di sorveglianza locale.

Nel periodo di raccolta dati (2018-2019-2020-2021), si evidenzia un aumento delle percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici (penicilline, cefalosporine, carabapenemi, chinoloni, macrolidi, aminoglicosidi, tetracicline, sulfonamidi e glicopeptidi) per gli 8 patogeni sotto sorveglianza (Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Proteus mirabilis, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Streptococcus beta-emolitico di gruppo “A” e Enterococcus faecalis).

Da questi risultati è possibile concludere che anche un laboratorio accreditato può fornire dati fondamentali inerenti una varietà di informazioni di ambito clinico.

Ad oggi, ciò viene svolto solo nei grandi centri ospedalieri, i quali forniscono i propri dati all’ISS e all’ECDC che li elaborano per poi analizzare le tendenze di antibiotico resistenza o di altri eventi clinici di rilievo.

Con questo lavoro abbiamo voluto dimostrare che anche un laboratorio privato può contribuire alla rete di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza territoriale.

Il valore aggiunto potrebbe essere rappresentato dalla presenza di dati provenienti dalle realtà comunitarie che integrano quelli di provenienza nosocomiale. L’analisi di tutti questi dati può portare quindi ad una maggiore estensione della rappresentatività a livello nazionale.

Tuttavia, ci sono dei limiti in questo studio.

La numerosità campionaria, basata su dati provenienti da un unico laboratorio e focalizzata sull’analisi di soli 4 anni, è stata confrontata con una rete di dati nazionali ed internazionali. Inoltre, questo lavoro si concentra su una porzione di territorio limitato che non può presentare una numerosità di dati paragonabile con quelli provenienti da grandi centri di analisi.

Conclusioni

Questo lavoro di ricerca potrebbe rappresentare un punto di partenza per estendere questo tipo di analisi anche su altri laboratori locali accreditati, che seguano tutti un protocollo univoco, in modo da ottenere dati paragonabili.

In futuro si potrebbe ipotizzare la creazione di un network di laboratori sentinella in modo da far convergere tutti i dati e valutare le realtà territoriali su più ampia scala.

FONTI:

  • Ministero della Salute (2020), Antibiotico resistenza nel settore umano. https://www.salute.gov.it/ .
  • WHO (2014), Antimicrobial Resistance: Global Report of Surveilance. https://apps.who.int/.
  • Sbaffi C., Olmastromi E., Tragni E. (2021), Antibiotico resistenza: cause, conseguenze, strategie di ricerca e politiche sanitarie per contrastarle.
  • Istituto Superiore di Sanità (ISS) -Dipartimento di malattie infettive- (2022), Sistema nazionale di sorveglianza sentinella dell’antibiotico resistenza.
  • Fadda G., Bellino S., Iacchini S. (novembre 2021), Antibiotico resistenzal’epidemiologia per la sanità pubblica, Istituto Superiore di Sanità.
  • World Health Organization (2022), Antimicrobial Resistance Surveillance in Europe 2022. https://www.who.int
  • Istituto Superiore di Sanità (2020), AR-ISS: sorveglianza nazionale dell’Antibiotico-Resistenza. Dati 2019, Roma.

Dott.ssa Gianna Di Nicolantonio.

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Gianna Di Nicolantonio

Laurea triennale in Scienze Biologiche. Laurea magistrale in Biologia della Salute e della Nutrizione, indirizzo Biosanitario.

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