Intolleranza al lattosio: miti e verità svelati dagli esperti

La verità sull’intolleranza al lattosio

Eliminare completamente anche la più piccola quantità di lattosio è uno sforzo inutile e potrebbe persino essere controproducente. Questa è la conclusione di una vasta ricerca condotta in Francia, che riprende le raccomandazioni dell’American Academy of Pediatrics che da anni sottolinea come molti bambini e adolescenti intolleranti al lattosio siano sottoposti a restrizioni e carenze eccessive.

Intolleranza al lattosio verità
Figura 1 – Scopriamo in questo articolo la verità per chi ha l’intolleranza al lattosio: è vero che chi è intollerante può consumarlo moderatamente?

Scopri la verità del perché eliminare ogni traccia di lattosio potrebbe essere un errore costoso, anche se hai intolleranza

Secondo la revisione degli studi condotta dai ricercatori francesi, praticamente tutti gli intolleranti al lattosio possono tollerare senza problemi il consumo di 12 grammi di lattosio in una sola volta, che corrisponde a circa una tazza di latte, e 18 grammi nell’arco della giornata. Gli esperti affermano che la gravità dell’intolleranza al lattosio è spesso sopravvalutata dalla popolazione. La maggioranza dei pazienti ha una carenza parziale di lattasi e è possibile individuare una quantità di latte o formaggi tollerabile senza problemi.

Idealmente, sarebbe opportuno eseguire una “curva del lattosio” al momento della diagnosi, somministrando diverse quantità di latte in modo controllato e osservando le reazioni. Tuttavia, chiunque può individuare autonomamente la propria soglia critica da non superare o i cibi che non causano problemi. In molti casi, i sintomi potrebbero comparire se si beve una grande quantità di latte in una sola volta, mentre non accade nulla se la stessa quantità viene consumata in più dosi durante il giorno.

Bisogna eliminare le restrizioni inutili

I pediatri sottolineano l’importanza di evitare restrizioni inutili, specialmente nei bambini, e ad esempio, consentire il consumo di formaggi molto stagionati come il grana e il parmigiano che, dopo molti mesi di stagionatura, sono naturalmente privi di lattosio e non causano fastidi. Lo stesso vale per il gorgonzola grazie al processo di fermentazione. Alcuni formaggi a basso contenuto di lattosio possono essere tollerati in quantità moderate, valutando caso per caso, come edamer, emmentaler, asiago, fontina, gruviera, pecorino stagionato, provola affumicata e dolce.

Il caso di intolleranze gravi

Nel caso di intolleranze più gravi, esistono pazienti con una carenza totale dell’enzima lattasi, che sono completamente incapaci di metabolizzare il lattosio. In queste persone, anche una minima quantità di lattosio può causare sintomi gastrointestinali. Oltre ai latticini, il lattosio è presente come eccipiente in alcuni farmaci e può essere aggiunto nella preparazione industriale di molti alimenti, sia come ingrediente principale che come additivo alimentare.

Ad esempio, si può trovare in salumi, salse, budini, prodotti da pasticceria, cioccolato, caramelle e pane. Chi ha un’intolleranza severa deve quindi leggere attentamente le etichette. I prodotti privi di lattosio o delattosati contengono meno dello 0,01%, cioè meno di 10 milligrammi su 100 grammi. Quelli a basso o ridotto contenuto di lattosio, invece, ne contengono meno dello 0,1%, ovvero meno di 0,1 grammi su 100 grammi. I prodotti delattosati potrebbero avere un sapore leggermente più dolce poiché il lattosio è già scisso in glucosio e galattosio, che hanno un maggior potere dolcificante.

È inutile, invece, optare per il latte di altri mammiferi, poiché tutti contengono lattosio senza sostanziali differenze. Anche il latte crudo non è più sicuro o facilmente digeribile per gli intolleranti; anzi, presenta rischi a causa del possibile alto carico batterico.

Bevande vegetali

Le bevande vegetali “tipo latte”, al contrario, non contengono lattosio, ma sono molto diverse per quanto riguarda il contenuto nutrizionale. È consigliabile scegliere quelle con aggiunta di calcio, vitamina D e vitamina B12.

Queste bevande vegetali rappresentano un’alternativa per coloro che desiderano evitare il lattosio. Tuttavia, è importante tenere presente che hanno profili nutrizionali diversi rispetto al latte vaccino. Pertanto, è consigliabile selezionare bevande vegetali arricchite con importanti nutrienti come il calcio, la vitamina D e la vitamina B12, che sono solitamente presenti nel latte animale.

Quale verità per chi ha l’intolleranza al lattosio?

In conclusione, è importante sottolineare che l’eliminazione totale del lattosio potrebbe non essere necessaria per la maggior parte delle persone intolleranti. La maggioranza degli individui intolleranti al lattosio può tollerare piccole quantità di lattosio senza problemi. È consigliabile valutare individualmente la propria soglia di tolleranza e identificare i cibi e le bevande che non causano fastidi. In caso di intolleranza grave, è fondamentale leggere attentamente le etichette degli alimenti e fare attenzione agli eccipienti contenenti lattosio presenti in alcuni farmaci.

Infine, se si opta per bevande vegetali, è importante fare una scelta consapevole, preferendo quelle che offrono un adeguato apporto di nutrienti essenziali. Sempre in caso di dubbi o per una gestione personalizzata dell’intolleranza al lattosio, è consigliabile consultare un medico o un nutrizionista esperto.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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