Che cos’è la Bluetongue?

Caratteristiche generali sulla Bluetongue

La Bluetongue (BT) è una malattia infettiva trasmissibile non contagiosa provocata da un virus della famiglia Reoviridae, che colpisce dei ruminanti domestici, ovini e caprini, trasmessa da insetti ematofagi che appartengono al genere Culicoides. In Sardegna i focolai si sviluppano in prossimità di abbeveratoi e/o sui bordi dei laghetti artificiali dove si creano ambienti fangosi. La regione Sardegna dal 2004 ha attuato un programma per la lotta della Bluetongue con vaccinazione profilassi diretta per controllare il vettore.

Culicoides imicola, il principale agente eziologico della Bluetongue
Figura 1 – Culicoides imicola, il principale agente eziologico della Bluetongue

Agente eziologico

Il vettore è un insetto appartenente al genere Culicoides, e alla famiglia dei Ceratopogonidi. Il genere rappresenta circa 1300 specie e si distinguono per la maculatura sulle ali. I maschi si nutrono di sostanze zuccherine liquide, mentre le femmine si nutrono di sangue per permettere la maturazione delle uova che avviene in ambienti umidi ricchi di materiale organico. Molte specie si nutrono sui mammiferi mentre altri si nutrono su uccelli, rettili e anfibi. Il ruolo principale nella trasmissione di questa patologia è giocato dal Culicoides imicola, anche se altre specie stanno assumendo un ruolo importante nella trasmissione del virus quali C. pulicaris, C. newsteadi, C. punctatus C. obsoletus e C. scoticus. La malattia ha un andamento stagionale con maggiore presenza in estate-autunno.

La maculatura delle ali del genere Culicoides
Figura 2 – La maculatura delle ali del genere Culicoides

Distribuzione geografica

La distribuzione geografica è molto estesa. Africa, bacino del Mediterraneo, Asia e America centro meridionale sono aree endemiche. In Italia la BT persiste dal 2000.

Sintomi e trasmissione della Bluetongue

La malattia viene trasmessa attraverso la puntura di insetto e la viremia può durare fino a 60 giorni. La Bluetongue non è trasmissibile all’uomo e non comporta alcun problema di sicurezza degli alimenti derivati da specie recettive, siano esse domestiche o selvatiche.

Tra i sintomi più classici ci sono:

  • Ulcere alla bocca che emorragie sulla lingua che può essere bluastra e ingrossata sulle labbra e sul musello
  • Febbre molto alta
  • Aumento del volume della testa
  • Difficoltà respiratorie
  • Perdita di muco dal naso e dalla bocca
  • Arrossamenti cutanei con dermatite
Bluetongue acuta negli ovini con grave rigonfiamento delle labbra ed erosioni sul muso
Figura 3 – Bluetongue acuta negli ovini con grave rigonfiamento delle labbra ed erosioni sul muso

Test diagnostici e prevenzione

Come previsto dalle norme in vigore, nei territori dove viene accertata la presenza del virus, viene bloccata la movimentazione degli animali. Periodicamente sono emanati aggiornamenti della mappa relativa alle aree di restrizione determinando le indicazioni sulle possibilità e modalità di movimentazione. Le diverse condizioni per la movimentazione prendono in considerazione molteplici fattori: età dei capi da movimentare, sierotipo che ha determinato la restrizione, livello dell’attività di sorveglianza effettuata, destinazione dei capi (vita o macello).

Importante è curare le condizioni igieniche dell’azienda, evitando perdite di liquami, operare la disinfestazione sistemica dei ricoveri degli animali e dell’ambiente circostante.

I test diagnostici comprendono test ELISA, Sieroneutralizzazione e RT-PCR. Il materiale da prelevare è il sangue negli animali vivi e milza, linfonodi e midollo osseo in sede autoptica.

Misure da utilizzare in azienda

  • Eliminare pozze di acque e fango in modo da evitare la deposizione delle uova;
  • Drenare e ricolmare avvallamenti e fosse per evitare la formazione di raccolte di acqua fangosa;
  • Rivolare il fango fino a 20-30 cm per provare la morte delle larve e delle uova. Se questo non è possibile, trattare il fango con latte di argilla o insetticida.

Fonti

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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