Sifilide: Una Malattia a Trasmissione Sessuale in Aumento

In questo articolo di Microbiologia Italia parleremo della Sifilide, una grave Malattia a Trasmissione Sessuale in Aumento.

Una Minaccia Ritornata: La Sifilide

La sifilide, una malattia a trasmissione sessuale dal nome evocativo, è stata in passato una grave minaccia per la salute, colpendo personaggi illustri come Carlo VIII e Paul Gauguin. Con l’avvento dell’antibiotico penicillina, sembrava che questa malattia fosse stata sconfitta. Tuttavia, negli ultimi anni, la sifilide è tornata a farsi strada nelle statistiche sanitarie, con un aumento del numero di casi segnalati sia in Europa che in Italia.

Secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, in Italia vengono notificati oltre 1.500 nuovi casi di sifilide ogni anno, e si stima che vi sia un numero ancora maggiore di casi non segnalati. Questa tendenza all’aumento dei casi è preoccupante e richiede una maggiore attenzione.

La Crescita della Sifilide: Cause e Rischi

La sifilide è attualmente la terza malattia venerea più diffusa, subito dopo la clamidia e la gonorrea. Queste malattie sessualmente trasmesse sono aumentate negli ultimi due decenni a causa della progressiva tendenza a una minore protezione durante i rapporti sessuali. Mentre l’HIV ha perso parte della sua paura grazie alle terapie antiretrovirali, le persone tendono a sottovalutare i rischi dei rapporti non protetti.

Un ulteriore fattore di rischio è il cosiddetto “chemsex,” che si riferisce all’uso di alcol e droghe durante i rapporti sessuali. Questo comportamento può ridurre la capacità di autocontrollo e portare a un minore utilizzo del preservativo. Di conseguenza, le persone con molti partner sessuali e gli omosessuali sono particolarmente a rischio, poiché la modalità di rapporto può favorire la trasmissione della sifilide. L’uso corretto del preservativo rimane l’arma migliore per prevenire questa e altre malattie sessualmente trasmesse.

Identificare la Sifilide: Sintomi e Trattamento

Riconoscere la sifilide precocemente è essenziale per una cura efficace. La sifilide primaria si manifesta generalmente da 10 a 90 giorni dopo il contagio con un’ulcera indolore nei punti di contatto con il batterio Treponema pallidum. Questi sintomi possono essere seguiti da linfonodi ingrossati e spesso si risolvono spontaneamente in alcune settimane.

La sifilide secondaria si presenta con un’eruzione cutanea pruriginosa, malessere, debolezza e febbre che si sviluppano dalle sei alle otto settimane dopo il contagio. Questi sintomi possono persistere per anni, con periodi di benessere alternati a periodi di sintomi evidenti. Durante queste prime due fasi, la sifilide può essere facilmente curata con un’iniezione di penicillina.

Tuttavia, se la sifilide non viene diagnosticata e trattata nelle fasi iniziali, può progredire verso una forma più grave, con lesioni al sistema nervoso, al fegato, alla milza e all’apparato cardiovascolare. Questa forma avanzata, conosciuta come sifilide terziaria, può causare gravi complicazioni. Pertanto, è fondamentale riconoscere i segni e i sintomi della sifilide nelle prime due fasi e cercare assistenza medica tempestiva.

Origini Contese della Sifilide

Le origini della sifilide sono ancora oggetto di dibattito tra gli esperti. Fu per la prima volta descritta nel 1495 dal medico militare veneziano Marcello Cumano. Alcuni sostengono che sia stata portata in Europa dai marinai di Cristoforo Colombo, mentre altri credono che sia stata introdotta dai colonizzatori spagnoli e portoghesi insieme agli schiavi africani.

Indipendentemente dalle sue origini, la sifilide si diffuse rapidamente in Europa alla fine del XV secolo. Il termine “sifilide” fu coniato da Girolamo Fracastoro, un medico e filosofo amico di Niccolò Copernico. Le misure di controllo della sifilide includevano interventi medici vari e leggi che cercavano di contenere la diffusione, basandosi spesso sulla considerazione del male come “peccaminoso.”

Diagnosi e Prevenzione

Per diagnosticare la sifilide, è sufficiente un semplice esame del sangue che può distinguere tra le diverse fasi della malattia. Gli andrologi raccomandano che le persone che hanno rapporti occasionali con partner diversi si sottopongano regolarmente a screening completo per le malattie sessualmente trasmesse, compresa la sifilide, che può essere trasmessa anche attraverso i rapporti orali non protetti.

Sebbene la sifilide possa essere curata efficacemente nelle fasi iniziali, attualmente non esiste un vaccino preventivo. La ricerca su un possibile vaccino è ostacolata dalla difficoltà di coltivare il batterio che causa la malattia in laboratorio. Tuttavia, le nuove tecnologie potrebbero aprire nuove prospettive per lo sviluppo di un vaccino preventivo in futuro.

Conclusioni sulla Sifilide: una Malattia a Trasmissione Sessuale in Aumento

La sifilide è una malattia a trasmissione sessuale che, nonostante sia stata in gran parte dimenticata, sta facendo un ritorno preoccupante. È fondamentale sensibilizzare le persone sui rischi legati ai rapporti sessuali non protetti e promuovere la prevenzione attraverso l’uso del preservativo e la consapevolezza della malattia. Riconoscere i segni precoci della sifilide e cercare assistenza medica tempestiva è essenziale per una cura efficace e per prevenire complicazioni gravi. Inoltre, la ricerca continua potrebbe portare a sviluppi futuri, come un vaccino preventivo contro la sifilide. La lotta contro questa malattia richiede una combinazione di prevenzione, educazione

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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