Nuova terapia per l’asma: un unico inalatore con mix di tre farmaci

Chiesi Italia lancia la tripla associazione in formulazione fissa per i pazienti asmatici

Chiesi Italia presenta una nuova opzione terapeutica per i pazienti asmatici ad alto rischio di crisi respiratorie frequenti. L’asma si potrà combattere maggiormente adesso con un nuovo inalatore. La “tripla associazione in formulazione fissa” è un inalatore che combina un corticosteroide e due broncodilatatori in un unico dispositivo. Questa opzione terapeutica è indicata per i pazienti asmatici che non riescono a controllare la malattia con la terapia in associazione di due principi attivi, un corticosteroide e un broncodilatatore.

La nuova terapia ha ottenuto la rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale come “terapia di mantenimento in pazienti adulti asmatici. Per questi sogettiu l’associazione di un Laba (formoterolo fumarato, FF) e una dose media oppure elevata di ICS (Inhaled Corticosteroids) non consente un controllo adeguato dei sintomi”. Per accedere alla terapia, i pazienti asmatici devono aver avuto almeno due riacutizzazioni negli ultimi 12 mesi. O devono aver avuto almeno una che abbia richiesto un ricovero ospedaliero.

Terapia dell’asma con un nuovo inalatore: tripla associazione di farmaci in un solo inalatore

Il nuovo dispositivo terapeutico contiene un corticosteroide per via inalatoria, che riduce l’infiammazione delle vie aeree, e due broncodilatatori. Questi agiscono sull’ostruzione bronchiale, riducendo i sintomi dell’asma. Secondo i dati resi noti dalla società, la tripla associazione si sarebbe dimostrata efficace nel ridurre il tasso di riacutizzazioni gravi del 23% nella popolazione generale. Ha anche dimostrato di ridurre del 35,5% nei pazienti ostruiti fissi, rispetto all’associazione di un corticosteroide inalatorio e un broncodilatatore a lunga durata di azione per via inalatoria.

La scarsa aderenza alla terapia inalatoria rappresenta una delle maggiori problematiche nella gestione dell’asma, spiega Claudio Micheletto, Direttore di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona. Secondo Micheletto, molti pazienti tendono a sottovalutare la malattia. Nelle fasi in cui stanno bene questi pazienti abbandonano la terapia di fondo costituita dall’associazione di steroidi inalatori e broncodilatatori. La disponibilità di una tripla terapia che consente di utilizzare un singolo inalatore rappresenta un’importante semplificazione per il paziente e migliora l’efficacia del trattamento.

La tripla associazione in formulazione fissa è disponibile in due dosaggi ed è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale. Questa nuova opzione terapeutica rappresenta una soluzione importante per il 10% dei 4,6 milioni di asmatici italiani a rischio di crisi respiratorie frequenti.

Foto dell'autore

Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e faccio parte di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Il portale di Microbiologia Italia è utile per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza.