Bisogna lavare il pollo crudo?

I pericoli del lavare il pollo crudo

La Food Standards Agency del Regno Unito ha lanciato, durante la Food Safety Week 2014, lo slogan “Non lavare il pollo crudo“. La cottura completa è l’unico metodo per eliminare i batteri, mentre l’acqua utilizzata per sciacquare il pollo crudo può diffondere batteri come il Campylobacter attraverso gli schizzi, contaminando mani, stoviglie, cibi e utensili circostanti. Di seguito il video della campagna.

Il rischio degli schizzi d’acqua

Quando si sciacqua il pollo crudo nel lavandino, i batteri, tra cui il Campylobacter, possono diffondersi attraverso gli schizzi d’acqua, contaminando utensili, cibi e stoviglie senza che ce ne accorgiamo. Una goccia infetta può viaggiare fino a 50 centimetri in direzione parallela al piano del lavandino e fino a 60-70 centimetri in direzione perpendicolare.

Le quattro regole per prevenire l’intossicazione da Campylobacter

La Food Standards Agency propone quattro regole fondamentali per evitare l’intossicazione alimentare da Campylobacter:

  1. Copri e raffredda il pollo crudo: conservare il pollo nella parte posteriore del frigorifero a 5 gradi centigradi o meno, coperto, per evitare che i liquidi contaminino altri alimenti.
  2. Non lavare il pollo crudo: la cottura elimina i batteri, mentre il risciacquo favorisce la loro diffusione attraverso gli schizzi d’acqua.
  3. Lava gli utensili utilizzati: pulire accuratamente posate, piatti, taglieri e superfici a contatto con il pollo crudo, nonché lavarsi le mani con acqua calda e sapone.
  4. Effettua una cottura completa del pollo: assicurarsi che il pollo sia ben cotto in tutte le sue parti, verificando che la carne non sia rosa e che i liquidi fuoriescano liberamente.

Il pericolo della contaminazione incrociata

La contaminazione incrociata si verifica quando batteri come il Campylobacter si diffondono tra cibi, mani, utensili e superfici. La Food Standards Agency raccomanda di evitare la contaminazione incrociata mantenendo separati i cibi crudi da quelli cotti e lavando gli utensili dopo averli utilizzati per carne cruda o verdure non lavate.

Sintomi e trattamento delle intossicazioni da Campylobacter

Le intossicazioni alimentari da Campylobacter, più frequenti in alcuni paesi europei rispetto a quelle da Escherichia coli, Listeria e Salmonella, causano sintomi quali dolore addominale, diarrea, febbre e talvolta vomito, con una durata dai due ai cinque giorni. Possono essere necessari fino a 10 giorni per sentirsi meglio.

La contaminazione può anche causare sintomi più gravi, come la sindrome di Guillain-Barré, una condizione del sistema nervoso potenzialmente letale. Molti pazienti guariscono senza trattamenti specifici entro 2-5 giorni, mentre nei casi più gravi si ricorre a terapie per combattere la disidratazione e, se necessario, all’uso di antibiotici.

Dati sulle intossicazioni alimentari in Europa

Secondo il report annuale del 2012 sulle zoonosi, Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic Agents and Food-borne Outbreaks in 2012, pubblicato nel febbraio 2014 dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) in collaborazione con il Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC), la campilobatteriosi è la zoonosi più notificata in Europa, con circa 214.000 casi. La salmonellosi, invece, in diminuzione, conta circa 91.000 casi.

Conclusioni: lavare o non lavare il pollo crudo?

La campagna “Non lavare il pollo crudo” sottolinea quindi l’importanza della prevenzione delle intossicazioni alimentari causate dal Campylobacter e altri batteri. Seguendo le quattro regole proposte e adottando buone pratiche igieniche in cucina, è possibile ridurre significativamente il rischio di contaminazione e garantire la sicurezza alimentare per sé e per la propria famiglia.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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