Cosa succede quando si assume la “droga degli zombie”: i pericoli della xilazina

L’Europa registra il suo primo decesso legato alla “droga degli zombie”, una sostanza che sta provocando una vera e propria epidemia di overdose in Nord America. Questo articolo si propone di informare il pubblico principiante sui pericoli dell’utilizzo della xilazina, un farmaco veterinario utilizzato per “tagliare” l’eroina e il fentanil, le cui conseguenze possono essere fatali. Scopriremo cosa è esattamente la xilazina, perché viene chiamata “droga zombie” e quali sono gli effetti devastanti che può causare.

Droga degli zombie
Figura 1 – La xilazina, nota anche come la droga degli zombie, miete la prima vittima. (immagine di repertorio).

Cos’è la xilazina e come viene utilizzata

La xilazina è un tranquillante veterinario con proprietà sedative, analgesiche e miorilassanti. Di solito viene impiegata su grandi animali come bovini e cavalli, ma può essere utilizzata anche come emetico nei gatti e in altri mammiferi. È importante sottolineare che la xilazina non è approvata per l’uso umano. Tuttavia, i narcotrafficanti hanno iniziato a utilizzare questa sostanza per tagliare l’eroina e il fentanil al fine di aumentarne la quantità e ridurre i costi di produzione.

La diffusione della “droga degli zombie” in Nord America

Negli Stati Uniti e in Canada, l’abuso di sostanze stupefacenti contenenti xilazina ha raggiunto livelli allarmanti. In alcune aree degli USA, fino al 90% delle dosi di eroina contiene questa sostanza. Questo fenomeno ha portato a un aumento esponenziale delle morti per overdose, con oltre 100.000 decessi solo negli Stati Uniti nel 2021. La situazione ha attirato l’attenzione degli esperti e degli operatori sanitari, che cercano di comprendere meglio i pericoli legati all’uso di questa pericolosa sostanza.

Il caso del primo decesso europeo causato dalla xilazina

Nel maggio del 2022, è stato registrato il primo caso di morte in Europa associato all’assunzione di xilazina. Un uomo di 43 anni, con una lunga storia di tossicodipendenza, è stato trovato senza vita nella sua abitazione. Le analisi post mortem hanno rivelato la presenza di otto droghe nel suo sistema, tra cui la xilazina. È importante notare che la xilazina non era mai stata identificata nei casi di decessi per overdose nel Regno Unito e nel resto dell’Europa, ma l’aumento della sua diffusione in Nord America ha destato preoccupazione tra gli operatori sanitari.

Gli effetti devastanti della xilazina

L’utilizzo di xilazina comporta una serie di gravi rischi per la salute. Una volta iniettata, può causare la formazione di ferite aperte come ulcere cutanee e ascessi, che possono diffondersi agli arti e provocare la morte dei tessuti (necrosi). Queste lesioni orribili sono alla base del termine “droga degli zombie”, poiché i pazienti gravi sviluppano lesioni simili a quelle rappresentate nell’iconografia dei “non morti”. Inoltre, la xilazina ha effetti sedativi che non possono essere neutralizzati con il naloxone, il farmaco utilizzato per invertire l’overdose da oppioidi. Ciò rende ancora più pericolosa l’assunzione di questa sostanza, poiché il trattamento di emergenza standard non è efficace.

Altri rischi associati all’utilizzo di xilazina

Oltre alle lesioni cutanee e agli effetti sedativi, l’assunzione di xilazina può comportare complicazioni cardiovascolari, renali, polmonari, epatiche e altri problemi di salute. La combinazione di questa sostanza con altre droghe, come l’eroina, la cocaina e il fentanil, può portare a un mix letale che può risultare fatale.

Conclusioni

La diffusione della xilazina come “droga degli zombie” rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica. È fondamentale che gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e la comunità in generale siano consapevoli dei pericoli associati all’utilizzo di questa sostanza. Solo attraverso una maggiore informazione, prevenzione e azioni di contrasto al traffico di droga sarà possibile proteggere la società da questa epidemia in crescita.

Fonti

  • Journal of Forensic and Legal Medicine – Link
  • The Conversation – “The deadly impact of xylazine, the ‘zombie drug” Link

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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