Febbre per il caldo: cause, sintomi e prevenzione

“Italia nella morsa del caldo”. “Ondata di calore da record”. “Emergenza caldo“. Sono titoli che ormai siamo abituati a leggere ogni estate e che fanno sudare soltanto a leggerli. Come se non bastasse queste ondate di calore torrido bisogna anche chiamarle “per nome”, anticiclone Caronte, Lucifero, Hannibal … insomma, tutto fuorché nomi rassicuranti. Per di più potremmo pensare, come consolazione, che almeno siamo esenti dai più tipici sintomi invernali, come febbre, influenza e raffreddore. Invece, quasi a tutti sarà capitato di avere anche più di qualche linea di febbre in estate, che prende proprio il nome di febbre estiva o summer flu in inglese, ovvero influenza estiva, a cui si accompagnano una serie di sintomi ricorrenti.

Cause principali della febbre estiva

Le principali cause della febbre estiva sono tre: febbre “da clima“, di tipo infettivo, e dovuta a stress o stanchezza.

Con febbre da clima si intendono innanzitutto gli sbalzi termici. Se consideriamo il caldo come il nostro unico nemico ci sbagliamo, infatti il desiderato condizionatore o il (più naturale) temporale estivo rinfrescante spesso sono la causa dei nostri mali. Anomali e inaspettati cambi di temperatura possono alterare le difese immunitarie, indebolendole per periodi più o meno prolungati. Inoltre, il nostro epitelio respiratorio è ricco di ciglia, un vero e proprio filtro che purifica l’aria inspirata. Il freddo immobilizza queste strutture indebolendole, facendo passare indisturbati virus e patogeni. E’ in questi momenti che diventiamo più vulnerabili alle infezioni, tra cui respiratorie, portando a comune raffreddore e alla comparsa di febbre.

Il caldo però è chiaramente un valido nemico, tanto che spesso sentiamo ripetere che il pericolo numero uno è il colpo di calore (o ipertermia). Si realizza quando i sistemi di termoregolazione corporea falliscono, non facendo disperdere adeguatamente il calore. Di conseguenza la temperatura interna può superare 40°C, diventando incompatibile con le funzioni enzimatiche e biologiche di base. Spesso si verifica in anziani con patologie croniche in ambienti caldi o umidi. In altri casi un’eccessiva attività fisica in momenti della giornata non adatti ne possono essere la causa, in cui alle difficoltà di dispersione del calore si aggiunge il fisiologico aumento termico causato dal movimento.

Anche stress e stanchezza incidono sulla nostra salute. Infatti possono causare anomalie nel sistema immunitario che già di per sé, come visto, è più vulnerabile in estate. Inoltre, l’estate è un periodo di forte socializzazione, portandoci a entrare in contatto con tante persone, spesso in gruppo. Questo favorisce lo scambio di virus e batteri, con comparsa di infezioni, raffreddore o influenza e conseguente febbre.

Quali sono i sintomi che accompagnano la febbre

In alcuni casi possono verificarsi disturbi lievi, come a seguito di un’insolazione, un aumento di temperatura dovuta all’esposizione prolungata alle radiazioni solari, particolarmente intense durante i mesi estivi. All’innalzamento termico si accompagnano:

  • Sete eccessiva.
  • Sudorazione abbondante.
  • Cute fredda e pallida.
  • Crampi, dovuti a eccessiva perdita di sodio con la sudorazione o per scarsa idratazione.
  • Edemi, causati da vasodilatazione prolungata con accumulo di liquidi negli interstizi tessutali, soprattutto negli arti inferiori.
  • Svenimenti, soprattutto nel passaggio da posizione supina a eretta con calo brusco della pressione arteriosa. Spesso succede a persone ipertese o cardiopatiche, soprattutto anziani, ma anche molti soggetti sani.

Sintomi più gravi sono riconducibili allo stress da calore, un collasso dei vasi periferici con minor apporto di sangue al cervello che se non trattato può evolvere in colpo di calore. Si manifesta con l’aumento di temperatura con febbre fino a 40-41°C in 10-15 minuti con comparsa di un’ampia gamma di sintomi in base alla gravità della situazione. I sintomi principali sono:

  • Assenza di sudore (paradossalmente).
  • Cute arrossata, calda e secca.
  • Senso di smarrimento e ansia
  • Malessere generale (mal di testa, debolezza, affaticamento e crampi). Infatti la prima strategia adottata dall’organismo è la vasodilatazione periferica, a cui segue un fisiologico abbassamento di pressione. In soggetti con patologie cardiovascolari, o con pressione basale inferiore alla media, si può arrivare sotto i valori di guardia dando malessere fino a perdita coscienza.
  • Tachicardia.
  • Nausea, vomito e diarrea.
  • Oliguria (ridotto volume delle urine) per eccessiva perdita di liquidi.
  • Vertigini, spesso dovute alla disidratazione.
  • Malfunzionamento di organi e morte, soprattutto in pazienti fragili e con patologie pregresse.
Febbre e sintomi principali dell'insolazione e del colpo di calore
Figura 2 – Febbre e sintomi principali dell’insolazione e del colpo di calore. [Fonte: https://scuole.portaleragazzi.it/annoscolastico-2018-2019/2018/04/24/colpo-di-calore-e-insolazione/]

Sintomi nei bambini

I bambini piccoli, di età 0-4 anni, sono più vulnerabili degli adulti al colpo di calore e al rialzo termico ben oltre i 38°C. Questo si deve a un sistema immunitario ancora immaturo e, dunque, più sensibili alle condizioni ambientali. In genere basta qualche decina di minuti in un ambiente caldo, umido e con scarsa areazione per generare sintomi tipici. Oltre alla febbre, si associano cefalea, nausea e debolezza, tanto che anche nei bambini molto piccoli e incapaci di comunicare è uno stato facilmente riconoscibile per scarsa attività e bassa soglia dell’attenzione. In certi casi, inoltre, sono riscontrabili mucose secche e colorito pallido, che possono, in casi gravi, degenerare in perdita di coscienza e convulsioni.

Proteggiamoci dal caldo

Buone norme da seguire

  • Evitare le ore più calde dalle 11 alle 18.
  • Indossare abbigliamento leggero e chiaro di materiale traspirante, come cotone o lino.
  • Al sole, utilizzare cappelli, occhiali da sole e creme solari.
  • Attenzione all’uso della macchina, non lasciare mai persone o animali, anche se per brevi periodi all’interno dell’auto, a maggior ragione se parcheggiata al sole. Importante ventilare l’auto prima di entrarvi se è rimasta al sole per molte ore.
  • Usare con cautela gli impianti di condizionamento, mantenendo gli ambienti a temperature di 24-26°C. Per garantire una giusta efficacia dell’impianto è importante tenere chiuse porte e finestre e utilizzare protezioni oscuranti alle finestre. L’utilizzo di ventilatori meccanici è consigliabile quando la temperatura interna supera 32°C, mantenendo il getto d’aria non indirizzato verso le persone ed assumere costantemente liquidi per non seccare le mucose.

Seguire una corretta alimentazione

Per contrastare le alte temperature e aiutare il sistema immunitario è bene garantire un corretto apporto vitaminico con una dieta ricca in frutta e verdura e una corretta idratazione bevendo molta acqua, anche in assenza dello stimolo della sete. In genere si raccomanda 2 litri per la donna e 2,5 litri per l’uomo, con le giuste implementazioni in base alle attività quotidiane, fattori individuali o ambientali (età, peso, giornate particolarmente calde …). E’ preferibile consumare quattro-cinque pasti piccoli durante la giornata rispetto a portate complete e abbondanti. Gelati e frullati possono essere una buona alternativa al pasto di metà giornata, anche se da inquadrare nell’apporto nutrizionale giornaliero, ed è sempre comunque preferibile un consumo di frutta fresca meno calorica.

E’ invece importante evitare cibi pesanti e bevande ghiacciate che facilitano stati di congestione a causa dell’eccessivo afflusso di sangue all’addome e blocco o rallentamento dei processi digestivi. Bisogna anche evitare bevande alcoliche o cibi piccanti che peggiorano la sensazione di calore e sudorazione, aggravando stati di disidratazione o febbre.

Buone norme da seguire per proteggerci dal caldo estivo
Figura 3 – Buone norme da seguire per proteggerci dal caldo estivo. [Fonte: Opuscolo “proteggiamoci dal caldo” Ministero della Salute 2023, https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_545_allegato.pdf]

Fonti

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Alessandro Fani

Sono Alessandro Fani, studente di biotecnologie mediche e farmaceutiche magistrale presso l'Università degli studi di Firenze. Sono appassionato di innovazione in ogni suo settore con particolare interesse alla biologia e biotecnologie. Fare divulgazione scientifica lo ritengo un importante strumento sia per chi legge sia per chi scrive per poter, in entrambi i casi, aumentare e ampliare le proprie conoscenze.

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