La scabbia: una malattia cutanea contagiosa

La scabbia è una malattia cutanea contagiosa causata da un parassita noto come Sarcoptes scabiei. Questo parassita si insedia nella pelle umana, causando prurito intenso e la comparsa di eruzioni cutanee caratteristiche. Al momento si contano circa 400 casi in Liguria, ma anche negli anni precedenti erano stati registrati numerosi contagi: 748 nel 2022 e circa 300 nell’anno precedente.

In questo articolo, esploreremo la scabbia in dettaglio, analizzando i sintomi, le modalità di trasmissione e le opzioni di trattamento disponibili. È importante conoscere i fondamenti di questa malattia per prevenirne la diffusione e cercare tempestivamente assistenza medica in caso di infezione.

Cos’è la scabbia?

La scabbia è una malattia della pelle causata dall’infestazione di acari parassiti chiamati Sarcoptes scabiei. Questi acari sono microscopici e non sono visibili a occhio nudo.

Sarcoptes scabiei, acaro della scabbia
Figura 1 – Sarcoptes scabiei. [Fonte: https://upload.wikimedia.org/]

Quando gli acari si insediano sulla pelle umana, scavano gallerie e depositano le loro uova, causando irritazione e prurito intenso.

Sintomi della scabbia

I sintomi della scabbia possono variare da persona a persona, ma ci sono alcune caratteristiche comuni che possono indicare l’infezione da scabbia. Essi includono:

  • Prurito intenso: il sintomo più comune della scabbia è un prurito intenso, che spesso si aggrava di notte.
  • Eruzioni cutanee: possono comparire piccole pustole, vesciche o bolle sulla pelle, specialmente tra le dita, nei polsi, nelle ascelle, nella zona genitale e nel tronco.
Eruzione cutanea da scabbia.
Figura 2 – Eruzione cutanea da scabbia. [Fonte: https://www.uncome.it/]
  • Sensazione di pelle infestata: alcune persone possono avvertire una sensazione di “movimento” o “strisciamento” sulla pelle a causa dell’attività degli acari.
  • Lesioni cutanee: il grattarsi costante può provocare lesioni cutanee secondarie, come croste, escoriazioni o infezioni batteriche.

Modalità di trasmissione

La scabbia si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con una persona infetta. Il parassita può essere trasmesso durante rapporti sessuali, strette di mano, abbracci o tramite il contatto prolungato con indumenti, biancheria da letto o asciugamani infetti. Il rischio è maggiore in condizioni di affollamento, come nei centri di accoglienza e nelle scuole. È importante notare che la scabbia può colpire chiunque, indipendentemente da età, sesso o status socio-economico.

Trattamento

Il trattamento della scabbia coinvolge una combinazione di farmaci topici e misure igieniche. È importante consultare un dermatologo o un medico per una corretta diagnosi e un piano di trattamento personalizzato. Alcuni dei farmaci comuni utilizzati per il trattamento della scabbia includono:

  • Permetrina: è un antiparassitario topico che uccide gli acari e le loro uova. Viene applicato sulla pelle per un periodo specifico di tempo e poi lavato via.
  • Benzil benzoato: è un’altra opzione di trattamento topico che uccide gli acari. Viene applicato sulla pelle e lasciato agire per diverse ore prima di essere rimosso.
  • Ivermectina: in alcuni casi, il medico può prescrivere un farmaco orale come l’ivermectina per il trattamento della scabbia, soprattutto in situazioni più gravi o resistenti.

È importante seguire attentamente le istruzioni del medico e completare l’intero ciclo di trattamento per garantire l’eradicazione degli acari e prevenire recidive.

Prevenzione e misure di igiene

La prevenzione della scabbia si basa su buone pratiche igieniche e precauzioni durante il contatto con persone infette. Alcuni suggerimenti utili includono:

  • Lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, specialmente dopo aver toccato persone o oggetti potenzialmente infetti.
  • Evitare il contatto diretto con persone infette o con i loro indumenti personali.
  • Lavare gli indumenti e la biancheria da letto ad alta temperatura (preferibilmente sopra i 60°C) per uccidere eventuali acari o uova presenti. I vestiti che non si possono lavare con acqua calda devono essere sigillati e messi da parte per almeno una settimana.
  • Disinfettare oggetti e superfici che potrebbero essere state in contatto con una persona infetta. Gli oggetti che non possono essere lavati che sono stati usati dalla persona infetta devono essere sigillati in un sacchetto di plastica per qualche giorno. I locali, i divani e i tappeti devono essere puliti e adeguatamente aspirati, dopo di che il sacchetto va buttato. Per quanto riguarda i materassi e i locali, vanno anche disinfettati con il getto a vapore.

Fonti:

Crediti immagini:

Foto dell'autore

Roberta Maria Serra

Futura biologa, nutro un forte interesse per temi quali la salute e la prevenzione, di cui scrivo e curo una rubrica social per Microbiologia Italia. Altre mie passioni riguardano l’astronomia, la bioinformatica, la biostatistica e la ricerca clinica. Ritengo che saper comunicare argomenti di carattere scientifico con chiarezza e rigore sia importantissimo, soprattutto nel periodo in cui viviamo.

Lascia un commento