Lotta alla resistenza antimicrobica per il nostro futuro

Introduzione

La resistenza agli antibiotici, conosciuta anche come resistenza antimicrobica, è diventata una preoccupazione crescente nella comunità scientifica e nella sanità pubblica. Entro il 2030, gli europei dovranno consumare il 20% in meno di antibiotici rispetto ai livelli attuali, secondo una raccomandazione proposta dalla Commissione Europea. Questa misura è stata approvata sia dal Parlamento UE che dal Consiglio, l’organo che riunisce i governi del blocco.

La minaccia della resistenza antimicrobica

La resistenza antimicrobica è un fenomeno che si verifica quando i farmaci antimicrobici, inclusi gli antibiotici, perdono la loro efficacia nel trattare le infezioni. Nel corso degli anni, l’uso eccessivo e improprio degli antimicrobici hanno contribuito all’aumento di questa resistenza. Secondo la Commissione Ue, l’abuso di antibiotici ha portato all’aumento della resistenza antimicrobica, rendendo il trattamento delle infezioni sempre più difficile, se non impossibile.

Le conseguenze della resistenza antimicrobica sono gravi. Ogni anno, solo in Europa, si registrano 35.000 morti a causa delle infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici. Questo scenario minaccia seriamente la capacità di trattare le infezioni e può portare a un aumento delle complicanze mediche e della mortalità.

La raccomandazione della Commissione Europea

Per combattere questa minaccia alla salute pubblica, la Commissione Europea ha proposto una raccomandazione che si concentra su diverse aree chiave. La raccomandazione fissa dei target definiti insieme al Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc). Vediamo i principali obiettivi stabiliti:

  1. Riduzione del 20% del consumo complessivo di antibiotici negli esseri umani entro il 2030: Questo obiettivo mira a ridurre l’uso eccessivo di antibiotici nella popolazione umana, promuovendo l’uso prudente di tali farmaci.
  2. Riduzione del 50% dell’uso degli antibiotici negli animali destinati al consumo umano entro il 2030: Gli antibiotici vengono ampiamente utilizzati nell’allevamento di animali destinati al consumo umano. Questa misura mira a ridurre l’uso eccessivo di antibiotici anche in questo settore, prevenendo così la diffusione della resistenza antimicrobica attraverso la catena alimentare.
  3. 65% del consumo complessivo di antibiotici negli esseri umani in linea con la malattia trattata: Attualmente, vi è un uso improprio degli antibiotici, con i pazienti che spesso assumono farmaci non necessari per la cura delle infezioni. Questo obiettivo mira a garantire che il 65% del consumo complessivo di antibiotici sia in linea con la malattia trattata.
  4. Riduzione delle infezioni provocate da 3 batteri chiave resistenti agli antibiotici: La raccomandazione si concentra anche sulla riduzione delle infezioni causate da tre batteri di particolare importanza in ambito sanitario, che mostrano una crescente resistenza agli antibiotici. Questo obiettivo si applicherà principalmente agli ospedali, dove il rischio di infezioni nosocomiali è maggiore.

Impatto della raccomandazione per la lotta alla resistenza antimicrobica

La raccomandazione proposta dalla Commissione Europea rappresenta un passo significativo per affrontare il problema della resistenza antimicrobica. L’approvazione da parte del Parlamento UE e del Consiglio sottolinea l’importanza di agire con urgenza per proteggere la salute pubblica.

Secondo Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la Sicurezza Alimentare, “l’Ue è determinata a combattere la resistenza antimicrobica con la massima urgenza, aspetto fondamentale di un’Unione europea della salute forte e capace di proteggere i suoi cittadini”. La commissaria ha sottolineato che questa raccomandazione fornirà obiettivi chiari per affrontare la minaccia della resistenza antimicrobica, che causa la morte di 35.000 persone ogni anno nell’Unione Europea.

Conclusioni

La resistenza antimicrobica rappresenta una sfida critica per la salute pubblica in tutto il mondo. La raccomandazione proposta dalla Commissione Europea, ora approvata dal Parlamento UE e dal Consiglio, pone l’accento sull’importanza di ridurre l’uso eccessivo di antibiotici e di promuovere un utilizzo più razionale di tali farmaci. Questa misura è essenziale per preservare l’efficacia degli antibiotici e per garantire che le infezioni possano essere trattate in modo sicuro ed efficace.

L’impegno dell’Unione Europea nella lotta alla resistenza antimicrobica rappresenta un esempio di leadership nella sanità pubblica e può avere un impatto significativo sulla salute delle persone in Europa e oltre. È fondamentale che tutti i settori, inclusi il sistema sanitario, l’agricoltura e l’industria farmaceutica, collaborino per raggiungere gli obiettivi stabiliti e preservare l’efficacia degli antimicrobici per le generazioni future.

In conclusione, la raccomandazione della Commissione Europea rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la resistenza antimicrobica. Con un’impostazione basata sulla prevenzione, il controllo delle infezioni e la cooperazione internazionale, l’Unione Europea si sta mobilitando per affrontare una delle più grandi sfide della salute pubblica del nostro tempo. L’implementazione efficace di tali misure richiederà la partecipazione e l’impegno di tutti i soggetti interessati. I benefici potenziali per la salute pubblica e la sicurezza sono di vitale importanza. È ora il momento di agire per proteggere il futuro delle terapie antimicrobiche e garantire una società più sana per tutti.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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