PNEI: una convergenza tra diverse discipline scientifiche

PNEI è un acronimo che sta per Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia. Si tratta di una disciplina scientifica interdisciplinare che studia le interazioni tra psicologia, neurologia, endocrinologia e immunologia e come il risultato di queste interazioni influenza il nostro stato di salute e di malattia.

PNEI, una interazione multidisciplinare
Figura 1 – PNEI: una interazione multidisciplinare. [Fonte: https://it.freepik.com/]

La storia della PNEI

L’accettazione della PNEI come disciplina scientifica integrata è avvenuta relativamente di recente. Nel corso del XX secolo, in cui le ricerche di Hans Selye hanno identificato l’attività del sistema endocrino come parte integrante della risposta fisiologica allo stress. Questo ha contribuito a collegare il sistema nervoso al sistema endocrino. Negli anni ’70: gli scienziati Robert Ader e Nicholas Cohen iniziano a esplorare le interazioni tra il cervello e il sistema immunitario, nonché gli effetti del sistema nervoso sul sistema immunitario e viceversa. Besedowsky, invece, dimostrò che lo stress con la relativa risposta di un’aumentata produzione di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali, è in grado di provocare una soppressione della risposta immunitaria.

Negli anni ’80 e ’90 il concetto della “medicina mente-corpo” continua a svilupparsi con ricerche che dimostrano l’effetto delle emozioni, dello stress e della salute mentale sulla funzione immunitaria e sulle malattie croniche. Il fisiologo Edween Blalock scoprì che i linfociti hanno recettori per gli ormoni e per i neurotrasmettitori prodotti dal cervello. E che, al tempo stesso, i linfociti sono in grado di produrre ormoni e neurotrasmettitori del tutto simili a quelli cerebrali. Venne così dimostrata l’esistenza di una comunicazione bidirezionale tra cervello e immunità. Mentre, dal 2000 in poi, la PNEI diventa sempre più riconosciuta come campo interdisciplinare utile a comprendere meglio la relazione tra mente e corpo e l’impatto di questa relazione sulla salute umana.

Le prove scientifiche

La PNEI integra conoscenze e metodologie provenienti da diverse aree della biologia e della medicina. Più nello specifico, si concentra sullo studio delle interazioni complesse tra emozioni (psico), sistema nervoso (neuro), sistema endocrino (endocrino) e il sistema immunitario (immunologia). Questa interazione reciproca è stata ampiamente documentata nella letteratura scientifica. Vediamo alcuni punti chiave:

  • Comunicazione neuro-endocrina-immunitaria: ricerche hanno dimostrato che il sistema nervoso, il sistema endocrino e il sistema immunitario, comunicano tra loro attraverso una rete di segnali molecolari compresi ormoni, neurotrasmettitori e citochine (molecole infiammatorie);
  • Stress e risposta immunitaria: il sistema nervoso, attraverso il rilascio di cortisolo e altri ormoni dello stress, può influenzare la risposta immunitaria. Studi hanno dimostrato che lo stress cronico può sopprimere il sistema immunitario, aumentando la suscettibilità alle malattie. Per questo emozioni positive e negative possono avere un impatto significativo sulla funzione immunitaria;
  • “Mind-body medicine”, ovvero medicina mente-corpo: approcci come la meditazione, la mindfulness e la terapia cognitivo-comportamentale sono stati associati a miglioramenti nella salute attraverso la regolazione del sistema nervoso, endocrino e immunitario.
I quattro elementi che compongono la PNEI
Figura 2 – I quattro elementi che compongono la PNEI. [Fonte: grafica creata da Roberta Galasso tramite Canva]

Quindi, il corpo riceve numerose informazioni psico-fisiche e le trasmette all’intero organismo attraverso una fitta rete di interconnessioni estremamente variabili. Tutte queste informazioni ricevute possono influenzare i diversi metabolismi cellulari, in particolare l’aspetto fisiologico e biochimico di diversi meccanismi. Ciò è dimostrato anche da studi recenti, in cui stati come la depressione, possono essere direttamente correlati a processi pro-infiammatori. Possono concorrere anche all’insorgenza di patologie come l’aterosclerosi, in cui risulta alterata la parete interna dei vasi, con la formazione delle tipiche lesioni aterosclerotiche. Questo evidenzia la possibilità che una malattia infiammatoria possa avere un’origine di tipo nervoso.

Lo scopo della PNEI

La PNEI fornisce una base teorica e metodologica per comprendere come mente, corpo e ambiente interagiscono tra loro per influenzare lo stato di salute e di malattia. Le evidenze scientifiche supportano l’importanza di considerare queste interazioni complesse nella pratica clinica e nella promozione del benessere.

In sostanza, la PNEI è come un detective della salute, che cerca di capire come i diversi elementi del nostro corpo si interconnettono tra loro e influenzano il nostro benessere. Cervello, ormoni, sistema immunitario e persino le nostre emozioni si intrecciano in un intricato legame. Immagina che il cervello invii un messaggio al sistema endocrino, che a sua volta fa scatenare una cascata di ormoni che influenzano il nostro umore e la nostra energia. E non finisce qui: anche il sistema immunitario è coinvolto in questa danza. Perché sarà influenzato dalle emozioni o da eventuali fonti di stress, modificando così la nostra capacità di combattere le malattie. Questo è esattamente ciò che esplora la PNEI. 

Ambiente e ritmi circadiani

La PNEI considera anche l’effetto dell’ambiente esterno sul sistema immunitario, dove per ambiente non si intende solo il clima e la biodiversità, ma anche quello socio-economico e il contesto culturale in cui si vive. La PNEI si occupa di studiare anche il ruolo dei ritmi circadiani nella regolazione delle funzioni neuro-endocrine e immunitarie. Disturbi del sonno e alterazioni dei ritmi circadiani possono avere un impatto negativo sulla salute mentale e sull’efficienza del sistema immunitario. Questo evidenzia l’importanza di mantenere un ritmo sonno-veglia regolare, e ciò avviene con la secrezione di melatonina in condizioni di buio e la produzione di cortisolo, stimolata dalla luce.

Prospettive future

Le prospettive future della PNEI includono l’identificazione e la comprensione dei meccanismi alla base dell’interazione tra questi sistemi (psicologico, nervoso, endocrino e immunitario). Ma anche l’applicazione di queste conoscenze per un miglioramento nella diagnosi, nella prevenzione e nel trattamento di numerose malattie complesse, in particolare quelle di tipo cronico. Inoltre, la ricerca potrebbe portare alla creazione di nuovi approcci terapeutici.

Quindi, la prossima volta che ti senti giù di morale o hai un raffreddore, potrebbe non essere solo una coincidenza. Potrebbe essere il risultato di un intricato equilibrio tra il cervello, il sistema endocrino e il sistema immunitario. La PNEI, infatti, ci aiuta a capire questi legami. Ci insegna come promuovere una migliore armonia tra questi elementi, per ottenere un maggiore benessere e una vita più sana.

Fonti

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://it.freepik.com/foto-gratuito/medici-di-fondo-grunge-dna-3d-con-la-figura-maschile-con-le-cellule-del-cervello-e-virus_936312.htm#fromView=search&page=1&position=2&uuid=f5d10ffb-27dd-4408-a582-4132ffdccfce
  • Figura 1: https://it.freepik.com/foto-gratuito/3d-sfondo-medico-con-una-figura-maschile-con-cervello-e-cellule-di-virus_1138372.htm#fromView=search&page=1&position=19&uuid=f5d10ffb-27dd-4408-a582-4132ffdccfce
  • Figura 2: grafica creata da Roberta Galasso tramite Canva
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Roberta Galasso

Sono Roberta Galasso, neolaureata magistrale in Biologia, con indirizzo patologico-molecolare. Sono da sempre affascinata dalla scienza e dai suoi numeri. Sono anche appassionata di psicologia e convinta dell'importanza di divulgare le conoscenze scientifiche per avere un impatto positivo sulla salute e sul benessere delle persone.

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