Una Svolta Epocale: Quando una Febbre può Diventare Letale

Quando un paziente oncologico come Max si ammala di febbre, è una vera e propria emergenza. Il nuovo ospedale CHOP a King of Prussia rappresenterà una soluzione più vicina per queste momenti spaventosi.

La storia di Max
Figura 1 – Una Storia di Sopravvivenza: Max e la Lotta contro la Febbre Letale

La Storia di Max

Nei primi due anni della sua vita, Max sembrava essere costantemente malato, con infezioni all’orecchio ricorrenti e un problema all’ernia che richiedeva un intervento chirurgico. Ma quando i suoi linfonodi cominciarono a gonfiarsi, sviluppò febbri inspiegabili e iniziò a lamentarsi di dolori alle ginocchia di notte, sua madre, Heather, assistente medica in un Dipartimento di Emergenza, cominciò ad avere un pensiero spaventoso: suo figlio aveva la leucemia. “Ma poi mi dicevo, ‘È una follia’”, dice lei. Le lamentele notturne potrebbero essere solo un altro stratagemma di Max per evitare di andare a letto.

Quando le febbri divennero più persistenti e Max iniziò a farsi molti lividi, le preoccupazioni di Heather aumentarono. Da professionista medica, ma non specializzata in pediatria, “sapevo troppo ma non abbastanza”, spiega. Poi apparvero le petecchie sul petto di Max, piccole macchie viola o rosse che spesso segnalano l’esistenza di un cancro del sangue. “Ero convinta”, dice Heather.

Il pediatra, tuttavia, non lo era, e non riteneva necessario effettuare esami del sangue. Il giorno successivo, Max sembrava peggiorare, così Heather riuscì a ottenere gli esami del laboratorio tramite il suo medico di famiglia. Le peggiori paure di Heather furono confermate: Max, di 2 anni, aveva la leucemia. Necessità di cure d’urgenza quasi una volta al mese.

Heather e suo marito, Matt, portarono Max dalla loro casa a Blue Bell, in Pennsylvania, al Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP) – un viaggio che, in caso di traffico intenso, può richiedere fino a un’ora e mezza. Max fu ricoverato e rimase in ospedale per un mese. Quando il nuovo ospedale CHOP aprirà a King of Prussia, significherà che l’eccezionale assistenza ospedaliera di CHOP sarà a breve distanza per le famiglie della Contea di Montgomery e delle aree circostanti.

L’Importanza della Cura Ospedaliera per i Pazienti Oncologici

Attualmente, CHOP dispone di una Clinica Oncologica Ambulatoriale presso l’attuale Centro di Cura Specialistica e Chirurgia di King of Prussia, e Max ha ricevuto i suoi oltre tre anni di chemioterapia sotto la cura della dottoressa Julie Stern, MD. Ma ogni volta che un paziente oncologico come Max ha una febbre superiore a 101,5 gradi, può essere pericoloso per la vita e richiedere una visita al Dipartimento di Emergenza. “Sembrava accadere una volta al mese,” dice Heather delle febbri di Max, “e sempre dopo l’orario di apertura,” il che significa che dovevano fare il lungo viaggio a Philadelphia per essere visitati al Pronto Soccorso di CHOP.

La Vita Dopo le Cure

Oggi, i trattamenti contro il cancro di Max sono passati da cinque anni, e Heather descrive suo figlio di 10 anni come “il ragazzo più dolce e empatico” che ama il calcio, la spiaggia e Minecraft. Per le famiglie con bambini diagnosticati con il cancro, l’aggiunta di un ospedale per pazienti ricoverati e un Pronto Soccorso presso il campus di King of Prussia di CHOP rappresenterà una svolta epocale, non solo per i pazienti ma anche per i fratelli. “Avrai più tempo da trascorrere con gli altri figli invece di sederti in macchina,” dice Heather, che ha anche una figlia di 13 anni di nome Aubrey. “E sarà più facile raggiungere il tuo lavoro e mantenere il più possibile la normalità per la tua famiglia. Questo aiuterà molte persone.”

Conclusioni


In conclusione, la storia di Max e la sua battaglia contro la leucemia ci ricordano quanto sia fondamentale affrontare con serietà e urgenza le situazioni in cui una febbre può diventare un pericolo letale, specialmente nei pazienti oncologici. La nuova struttura ospedaliera CHOP a King of Prussia rappresenta una svolta epocale nella cura di questi pazienti, offrendo assistenza vicino a casa e riducendo i tempi di viaggio per le famiglie in situazioni di emergenza.

Fonti

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Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l'altra.

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