MacConkey broth

Perchè si usa?

Il MacConkey broth è un terreno selettivo per la rilevazione della presenza di batteri gram negativi, batteri coliformi ed in generale Enterobacteriaceae nell’acqua, nel latte e negli alimenti; è inoltre ampiamente utilizzato per la verifica della purezza microbiologica delle materie prime impiegate nelle preparazioni farmaceutiche.

Risulta quindi un’indispensabile strumento per il controllo qualità della filiera alimentare e farmaceutica.

E’ infine un buon terreno per indurre la crescita vegetativa di batteri gram negativi e di Escherichia coli.

La sua selettività è data dalla presenza, nella formulazione, di sali biliari purificati di origine animale che inibiscono la crescita dei gram positivi; tra le sue componenti inoltre c’è il porpora di bromocresolo, un indicatore di pH che permette di valutare direttamente la presenza dei batteri ricercati.

Il MacConkey broth fornisce infatti come unica fonte di carbonio il lattosio, che viene fermentato dai batteri ad acido lattico con conseguente acidificazione del mezzo; questo provoca il suo viraggio di colore dal porpora violetto al verde giallognolo.

La sua attuale formulazione è normata e standardizzata secondo i protocolli dalla Farmacopea Europea (EP, corrente edizione), della Farmacopea Statunitense (USP) e di quella Giapponese (JP) ed è una variante del terreno originariamente ideato da Alfred Theodore Mac Conkey nel 1901.

Composizione del terreno

  • Triptone (20g/L);
  • Bile bovina batteriologica* (5g/L);
  • Lattosio (10g/L);
  • Porpora di bromocresolo (0,01g/L);
  • Acqua deionizzata (1L)

pH finale richiesto** (a 25°C): 7,3 ± 0,2

(*= I preparati in polvere di bile bovina sono classificati come potenziali agenti irritanti: si consiglia pertanto di proteggere adeguatamente le vie respiratorie durante le fasi di preparazione del terreno).

(** = Una volta preparato il terreno e prima della sua sterilizzazione finale in autoclave si suggerisce di controllare il pH del terreno tramite pH-metro poiché potrebbe essere necessario aggiustarlo; ciò di solito si effettua tramite titolazione con una soluzione diluita di acido tartarico o con una semplice soluzione di NaOH 0.4 M aggiunta lentamente).

Preparazione del terreno

  • Pesare separatamente ognuno dei componenti e trasferirli di volta in volta in un becher da 1L; aggiungere quindi lentamente l’acqua distillata, mescolando accuratamente fino a completa dissoluzione;
  • Al fine di agevolarla, alcuni protocolli presenti in letteratura suggeriscono di porre la soluzione ottenuta sotto agitazione magnetica e contemporaneo riscaldamento per qualche minuto;
  • Non devono comunque essere presenti aggregati particellari: la soluzione finale (Fig.1) deve risultare assolutamente limpida ed omogenea;
  • Sterilizzare in autoclave a 121°C per 15 minuti;
  • Conservare a temperatura ambiente (10°-30°C), al riparo dalla luce ed in un luogo asciutto, preferibilmente non oltre un mese dalla preparazione;
  • Non utilizzare se compaiono evidenti segni di deterioramento.

Il MacConkey broth dopo l’inoculo ed in seguito a sviluppo dei batteri virerà di colore; si possono presentare diverse gradazione di tonalità, in base alla specifica capacità di fermentazione del lattosio delle differenti specie presenti.

Immagini

Figura 1 – Maggiore sarà la capacità di fermentare il lattosio ad acido lattico, più il mezzo tenderà ad acidificarsi con conseguente viraggio più o meno pronunciato di colore. La provetta controllo e quella inoculata con Staphylococcus aureus sono uguali perchè S. aureus è un gram positivo e quindi non può svilupparsi e crescere in questo terreno.

Bibliografia

Il MacConkey medium è disponibile anche nella versione agarizzata per crescita o test in piastra:

Foto dell'autore

Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e faccio parte di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Il portale di Microbiologia Italia è utile per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza.

Lascia un commento