Avere “buon naso” nella scelta del partner

Avere naso per il partner giusto

I sensi sono da sempre un bagaglio indispensabile per la nostra sopravvivenza. Uno di questi in particolare ci è stato molto familiare negli ultimi tempi: l’olfatto. A quanti di noi è capitato di sperimentare l’alterazione dei sensi durante la pandemia del Covid-19, in particolar modo la perdita dell’olfatto? Quest’ultimo rappresenta uno dei sensi più importanti sin dalla nascita: il legame che si instaura tra il neonato e l’odore della mamma crea un’esperienza emotiva indissolubile.

È grazie all’olfatto che riusciamo ad avere una percezione più completa degli ambienti che frequentiamo, dell’aria che respiriamo e del cibo che mangiamo. Provate a chiudere il naso con una molletta, mangiate prima una mela e poi una cipolla: vi assicuro che non sareste in grado di riconoscerle, poiché entrambe sono dolci e croccanti, ma indistinguibili! Ci sono tanti modi di dire con la parola naso, ad esempio “soffiare il naso alle galline”, “non vedere più in là del proprio naso”, “stare col naso all’aria”… Vediamo più da vicino quanto è importante letteralmente “avere naso” nelle nostre relazioni affettive.

I feromoni

Negli animali c’è un organo specifico che ha la funzione di captare segnali trasmessi dagli individui della propria specie, sotto forma di feromoni, detto organo vomeronasale (VNO). I feromoni provocano negli individui risposte a livello neuroendocrino e comportamentale ed esercitano un ruolo importante per l’accoppiamento e la riproduzione in molte specie.

L’olfatto umano è stato di gran lunga sottovalutato in passato. Gli esseri umani e altri primati sono stati studiati principalmente per la loro vista altamente sviluppata, mentre l’organo deputato alla percezione degli stimoli odorosi è stato sempre considerato poco rilevante. Diversi studi indicano la capacità dell’uomo di utilizzare la comunicazione olfattiva e di produrre e percepire determinati feromoni.

Il ruolo del naso nell’attrazione sessuale e nella scelta del partner

Recentemente si è scoperto che i feromoni possono svolgere un ruolo importante nella biologia comportamentale e riproduttiva degli esseri umani, affermando l’esistenza di segnali olfattivi per trasmettere informazioni biologicamente rilevanti. I feromoni sono responsabili della forte attrazione chimica tra due persone e il naso è uno degli organi chiave nell’attrazione sessuale, perché grazie ad esso gli odori arrivano al cervello.

Organo vomero nasale (VNO) nell’uomo. La scelta del partner passa dal proprio naso
Figura 1 – Organo vomero nasale (VNO) nell’uomo. La scelta del partner passa dal proprio naso

Il ruolo del sistema immunitario

Il nostro sistema immunitario ha la capacità di distinguere il self dal non self, ovvero ciò che appartiene al nostro organismo da ciò che non gli appartiene, ad esempio qualsiasi xenobiotico. Poniamo l’attenzione su un gruppo di geni coinvolti nel meccanismo di difesa immunitaria, chiamati MHC (Major Histocompatibility Complex), complesso maggiore di istocompatibilità, nome attribuito in seguito a studi sui trapianti nei topi. Gli MHC nell’uomo sono chiamati HLA (Human Leukocyte Antigen).

Si tratta di una regione di geni altamente polimorfici, quindi molto mutevoli, che gioca un ruolo chiave nella risposta immunitaria. Il mantenimento di questo polimorfismo deriva soprattutto dalla pressione selettiva esercitata dai patogeni. I geni HLA sono 3 e sono presenti sul braccio corto del cromosoma 6. Questi geni implicano la produzione delle rispettive molecole che poi verranno esposte sulla superficie delle cellule responsabili della regolazione del sistema immunitario.

cromosoma 6 e i 3 locus: HLA classe 1, HLA classe 2 e HLA classe 3. Ogni locus contiene i geni per le diverse proteine HLA.
Figura 2 – Cromosoma 6 e i 3 locus: HLA classe 1, HLA classe 2 e HLA classe 3. Ogni locus contiene i geni per le diverse proteine HLA.

Il ruolo degli HLA

Tutte le cellule del nostro organismo, ad eccezione delle cellule prive di nucleo come i globuli rossi, presentano sulla loro membrana delle molecole, dette HLA di classe 1, che sono posizionate come bandierine e vengono esibite per segnalare l’appartenenza al nostro organismo. Gli HLA legano frammenti proteici, detti antigeni, provenienti dall’attività di digestione endosomica o da proteine virali prodotte all’interno della cellula infettata.

Le cellule con HLA che portano antigeni diversi da quelli riconosciuti come self, vengono riconosciute come non self e quindi aggredite. Ogni HLA può legare e presentare al sistema immunitario peptidi antigenici diversi: se il legame del peptide antigenico con HLA non avviene, non ci sarà il riconoscimento da parte del sistema immunitario. I gemelli omozigoti hanno gli stessi HLA, mentre nel resto della popolazione esistono tantissimi tipi di HLA, tutti diversi tra loro.

Il fatto di avere una popolazione formata da un grande numero di individui, tutti con HLA diversi, assicura che sia sempre mantenuta alta la capacità innata di riconoscere agenti patogeni come estranei, scatenando un’adeguata risposta immunitaria. Nel cartone animato “Esplorando il corpo umano” vi ricorderete sicuramente del Comandante Metro, sempre pronto all’azione contro virus e batteri. Nel corso degli ultimi anni, una serie di studi ha dimostrato che queste molecole sono alla base di forme di “comunicazione molecolare” tra animali, guidandoli nella scelta del partner. Ad esempio, i pesci della specie Gasterosteus aculeatus (spinarello) scelgono di accoppiarsi solo con chi presenta un repertorio di molecole MHC diverso da proprio.

La maglietta sudata: il ruolo del proprio naso per la scelta del partner

Gli esseri umani sono in grado di percepire e riconoscere il proprio odore e quello degli altri grazie alle molecole del complesso HLA. Claus Wedekind è un ricercatore svizzero, noto per uno studio conosciuto come lo “studio della maglietta sudata“, in cui si è scoperta la tendenza degli esseri umani a scegliere un determinato partner in base al complesso maggiore di istocompatibilità.

In questo esperimento un gruppo di studentesse universitarie ha annusato magliette che erano state indossate da studenti maschi per due notti, senza deodoranti o saponi profumati. È venuto fuori che le donne preferivano gli odori degli uomini con MHC diversi al proprio. Tuttavia, la loro preferenza era invertita se stavano assumendo contraccettivi orali (l’ipotesi è che i contraccettivi orali possano causare interferenza). Pare che l’MHC svolga un ruolo nella selezione di potenziali compagni e ciò avviene tramite l’olfatto.

In generale, più i geni MHC dei genitori sono eterogenei, più forte è il sistema immunitario della prole. Ciò significa che le nostre vite relazionali sono influenzate anche da segnali chimici inviati dai nostri conspecifici, esercitando effetti di vario genere, che in ultima analisi si riflettono sullo stato psicologico dell’individuo, spesso senza che si abbia piena consapevolezza di questi meccanismi.

Come gli animali, anche l’uomo utilizza informazioni derivanti dal sistema immunitario dei soggetti con cui entra in contatto, ottenute proprio tramite l’odorato, per evitare l’accoppiamento tra consanguinei e per scegliere il partner in grado di dare una prole con maggiore resistenza alle malattie.

Conclusioni: ci vuole naso per la scelta del partner amoroso

In conclusione, la nostra vita non è proprio un film romantico, fatto di amori a prima vista come quello tra Julia Roberts e Hugh Grant nella famosa scena del film “Notting Hill”. Anche se i lettori più romantici potrebbero pensare che sia ancora Cupido a scegliere con chi passeremo i nostri giorni più felici, la realtà sembra suggerirci che il film della nostra vita sia guidato piuttosto da amori “a primo naso”.

Fonti

  • Radwan J, Babik W, Kaufman J, Lenz TL, Winternitz J. Advances in the Evolutionary Understanding of MHC Polymorphism. Trends Genet. 2020 Apr;36(4):298-311. doi: 10.1016/j.tig.2020.01.008. Epub 2020 Feb 7. PMID: 32044115.
  • Wedekind C, Seebeck T, Bettens F, Paepke AJ. MHC-dependent mate preferences in humans. Proc Biol Sci. 1995 Jun 22;260(1359):245-9. doi: 10.1098/rspb.1995.0087. PMID: 7630893.
  • Milinski M. A Review of Suggested Mechanisms of MHC Odor Signaling. Biology (Basel). 2022 Aug 7;11(8):1187. doi: 10.3390/biology11081187. PMID: 36009814; PMCID: PMC9405088.
  • Grammer K, Fink B, Neave N. Human pheromones and sexual attraction. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2005 Feb 1;118(2):135-42. doi: 10.1016/j.ejogrb.2004.08.010. PMID: 15653193.
  • Ye Y, Lu Z, Zhou W. Pheromone effects on the human hypothalamus in relation to sexual orientation and gender. Handb Clin Neurol. 2021;182:293-306. doi: 10.1016/B978-0-12-819973-2.00021-6. PMID: 34266600.
  • https://www.microbiologiaitalia.it/immunologia/malattie-autoimmuni/
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Chiara De Vito

Sono Chiara De Vito, laureata in Scienze biomolecolari e dell'evoluzione presso l'Università degli Studi di Ferrara. Ho sempre coltivato la passione per la microbiologia e il micromondo in generale. Considero la divulgazione scientifica un valido strumento per esplorare la vita in tutte le sue forme.