L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avverte che il mondo non è ancora adeguatamente preparato per affrontare una possibile nuova pandemia. Secondo il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus, è fondamentale che i Paesi si accordino per rispondere in modo deciso, collettivo ed equo alle future emergenze sanitarie. Durante l’Assemblea Mondiale della Sanità, Tedros ha sollecitato i 194 Paesi membri ad aumentare i contributi per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Essi includono anche la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti, l’assistenza sanitaria di base, la salute dei rifugiati e dei migranti, le malattie non trasmissibili e la salute mentale.
La probabilità di una nuova pandemia
Gli esperti nel campo della virologia, infettivologia, epidemiologia e le istituzioni sanitarie internazionali concordano sul fatto che una nuova pandemia è probabile nell’arco dei prossimi anni. Secondo uno studio condotto da Airfinity, una società londinese specializzata in analisi e informazioni scientifiche, la probabilità che si verifichi una pandemia altrettanto mortale quanto il Covid-19 nei prossimi dieci anni è del 27,5%.
La preparazione del mondo ad affrontare una nuova pandemia
Secondo la People’s Vaccine Alliance, una coalizione globale di oltre 100 organizzazioni e reti che lavorano per garantire un accesso equo alle tecnologie mediche durante le pandemie, il mondo non è adeguatamente preparato ad affrontare una futura pandemia o emergenza sanitaria globale. Durante la pandemia di Covid-19, sono emerse numerose vulnerabilità riguardanti la prevenzione, la preparazione e la risposta alle minacce sanitarie. Un aspetto critico è rappresentato dall’ineguaglianza globale nell’accesso ai prodotti e alle tecnologie mediche salvavita. Nonostante i notevoli progressi scientifici compiuti per contrastare il virus, i benefici sono stati concentrati principalmente nei paesi più ricchi, mentre le aziende farmaceutiche hanno cercato di massimizzare i propri profitti. Questo ha limitato la produzione su larga scala di vaccini e medicinali generici a prezzi accessibili nei paesi in via di sviluppo. Pertanto, la People’s Vaccine Alliance chiede la rimozione di ogni ostacolo allo sviluppo e alla produzione di farmaci e vaccini per garantire un accesso globale equo.
La sfida della preparazione globale
Nonostante gli sforzi compiuti, il Global Health Security Index del 2021 rivela che nessun paese è veramente preparato per affrontare una futura pandemia. Rispetto al 2019, anno precedente all’epidemia di Covid-19, il mondo non è risultato essere meglio preparato. Questo solleva importanti interrogativi sulla capacità di risposta e sulla prontezza del sistema sanitario globale ad affrontare situazioni di emergenza. È necessario un impegno collettivo per migliorare la preparazione e la risposta alle minacce sanitarie, al fine di evitare una devastazione simile a quella causata dalla pandemia di Covid-19.
Il Covid-19: una minaccia persistente
Nonostante la dichiarazione di fine emergenza sanitaria globale da parte dell’OMS il 5 maggio 2023, il Covid-19 rappresenta ancora una minaccia per la salute globale. Esiste il rischio di nuove varianti del virus o di emergenza di agenti patogeni che potrebbero essere altrettanto letali per gli esseri umani. Pertanto, rimane fondamentale continuare gli sforzi per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo della diffusione del virus, oltre a promuovere la vaccinazione e l’adozione di misure di igiene e distanziamento sociale.
Conclusioni
La preparazione globale per le emergenze sanitarie rappresenta una sfida cruciale per la comunità internazionale. È necessario un impegno collettivo per migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle future pandemie e emergenze sanitarie. Inoltre, è fondamentale garantire un accesso equo ai farmaci e alle tecnologie mediche, superando le barriere alla produzione su larga scala. Solo attraverso una collaborazione internazionale solida e una volontà politica condivisa sarà possibile affrontare con successo le sfide sanitarie globali e proteggere la salute e il benessere delle popolazioni mondiali.
