Daubentonia madagascariensis, lo spaventoso Aye-aye

Il primate più strano del mondo è sicuramente l’Aye-aye. Il suo nome scientifico è Daubentonia madagascariensis e vive esclusivamente in Madagascar. Primate notturno più grande per dimensioni, è l’ultimo esponente della famiglia  Daubentoniidae.

Un esemplare di Daubentonia madagascariensis o Aye-aye.
Figura 1 – Un esemplare di Daubentonia madagascariensis o Aye-aye. [Fonte: https://gablecharlotte.files.wordpress.com/2014/01/aye1.jpg]

Filogenesi

DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
InfraclasseEutheria
OrdinePrimati
SottordineStrepsirrhini
InfraordineChiromyiformes
FamigliaDaubentoniidae
GenereDaubentonia
SpecieDaubentonia madagascariensis

Tassonomia e storia

Daubentonia madagascariensis è conosciuto come “Aye-aye” (pronunciato “high high”), “Hay-hay”, “Ahay” e “Aiay” (nome malgascio per la specie). L’origine di questi nomi non è ancora ben chiara: inizialmente si suppose che fosse il verso stesso dell’animale, ma non sono state documentate vocalizzazioni che ricordino questo suono. E’ stato ipotizzato che possa derivare dal malgascio “heh heh” o “hey hey” che significa “non lo so”, oppure che fossero gli stessi abitanti dell’isola a gridare spaventati “aiee!-aiee!” all’avvistamento dell’animale. E’ verosimile anche che i malgasci non avessero un nome per Daubentonia madagascariensis o che non volessero pronunciarlo perché legato a superstizione e ritenuto un taboo.

Secondo la tradizione folkloristica malgascia l’Aye-aye è visto come portatore di sfortuna e viene ucciso a vista. Benché sia difficile da avvistare perché notturno, a causa dell’espansione della produzione antropica che ha distrutto gran parte del suo habitat, Daubentonia madagascariensis può essere trovato in 16 zone protette dell’isola, nelle piantagioni e nei villaggi. Classificata come specie in via d’estinzione, alcune colonie vengono allevate in cattività.

Caratteristiche

  • Distribuzione: l’Aye-aye vive esclusivamente in Madagascar. E’ presente in tutte le aree costiere e si concentra maggiormente nelle porzioni orientali, settentrionali e centro-occidentali dell’isola, ben adattandosi alle differenti condizioni climatiche.
  • Habitat: predilige foreste pluviali, decidue, litoranee. Non è stato trovato nelle foreste spinose della parte sud-occidentale dell’isola, che un tempo ospitavano l’Aye-aye gigante, Daubentonia robusta, specie estinta.
  • Dieta: Daubentonia madagascariensis è un onnivoro e la sua alimentazione comprende:
    • Semi: Canarium spp., Terminalia catappa.
    • Fiori e nettare: Ravenala madagascariensis, Musa sp.
    • Frutti: Ficus spp., Artocarpus spp., Passiflora quadrangularis, Chrysalidocarpus sp., Orania trispatha.
    • Corteccia: Intsia bijuga.
    • Colture: cocco, banana, mango, litchi, canna da zucchero.
    • Insetti e larve: Cerambycidae sp., lepidotteri, elateridi, scarabeidi, Tenebrionidae sp., scarafaggi e formiche.
    • Apporto calorico giornaliero: 260-342 kcal.
  • Dimensioni: sia maschi che femmine hanno un’altezza che varia dai 30 cm ai 37 cm, un peso che si aggira intorno ai 2,60kg e una coda lunga 44-53 cm.
  • Longevità: più di 20 anni.
  • Predatori: l’unico predatore dell’Aye-aye è il fossa, Cryptoprocta ferox.
  • E’ un animale completamente notturno e occupa circa l’80% del tempo cercando cibo. Durante le ore diurne si ritira sugli alberi, riposando al sicuro in nidi a forma di palla costruiti con foglie e ramoscelli intrecciati.

Un esemplare di Aye-aye dello Zoo di Denver.
Figura 2 – Un esemplare di Aye-aye dello Zoo di Denver. [Fonte: https://denverzoo.org/animals/aye-aye/]

Aspetto fisico

  • L’Aye-aye è la più grande delle proscimmie completamente notturne. Sebbene abbia un corpo snello, l’aspetto voluminoso è dovuto al foltissimo pelo.
  • Arti: gli arti posteriori sono più lunghi degli anteriori.
  • Mani: 6 dita, di cui il 4° e il 3° sono più lunghi e il è il dito specializzato per la tecnica di foraggiamento percussivo. Il dito è uno pseudo-pollice fatto di ossa e cartilagine, non opponibile come negli altri primati, ma utile per raccogliere oggetti e cibo e per spostarsi tra la vegetazione, comparabile con lo pseudo-pollice del panda gigante (si tratta di un esempio di convergenza evolutiva, un processo mediante il quale specie lontanamente imparentate arrivano ad avere strutture corporee simili).
  • Coda: folta e più lunga del corpo. Di colore marrone scuro o nero.
  • Muso: corto, simile a quello di uno scoiattolo, con sopracciglia in alto e occhi rivolti in avanti.
  • Occhi: possono essere di color giallo-arancio o sabbia-marrone e sono circondati da anelli scuri. E’ presente la membrana nittitante, terza palpebra trasparente che ha lo scopo di mantenere idratato l’occhio. Essendo animali notturni, è presente anche un efficiente tapetum lucidum, uno strato riflettente sul retro dell’occhio che ottimizza la visione notturna.
  • Orecchie: grandi, nere, di forma ovale. Prive di peli, sono molto mobili e vengono utilizzate per localizzare le prede durante il foraggiamento percussivo.
  • Naso: piccolo e roseo.
  • Denti: 18 in totale (1/1, 0/0, 1/0, 3/3 – la dentatura include incisivi superiori e inferiori extra, premolari e un canino superiore). Gli incisivi sono larghi, ricurvi e a crescita continua (come nei roditori).
  • Mantello: castano scuro con presenza di peli bianchi, aspetto tigrato. Il mantello si schiarisce notevolmente nelle zone del petto, della gola e del muso.

Lo pseudo-pollice: è composto da ossa e cartilagine, ha tre muscoli che ne permettono il movimento e possiede una propria impronta digitale.
Figura 3 – Lo pseudo-pollice: è composto da ossa e cartilagine, ha tre muscoli che ne permettono il movimento e possiede una propria impronta digitale. [Fonte: https://www.sciencenews.org/article/aye-ayes-just-got-weirder-discovery-tiny-sixth-finger]

Dimorfismo sessuale e riproduzione

I maschi presentano lo scroto privo di peli e possiedono il baculum, l’osso penico. Le femmine hanno una sola coppia di mammelle, posizionate in zona inguinale. Durante l’anaestro la vulva si presenta piccola e grigia; durante l’estro è rossa e aumenta visibilmente di dimensioni (da 5-6 mm a 25 mm). Non c’è una stagione riproduttiva precisa e le femmine possono accoppiarsi con più partner, per poi mettere al mondo un solo cucciolo. I maschi in genere non prendono parte alla crescita della prole, che resta con le madri fino a due anni prima di diventare indipendente. Le femmine tornano ad accoppiarsi una volta che i cuccioli sono diventati adulti e indipendenti.

L’accoppiamento degli Aye-aye si verifica prevalentemente sugli alberi, con monta dorso-ventrale. Si può osservare anche la femmina sospesa, che si aggrappa con i quattro arti a quattro rami e che sostiene il peso di entrambi – una posizione rara tra i primati – mentre l’accoppiamento a terra è poco frequente.

  • Maturità sessuale: raggiunta tra l’ e il 36° mese d’età.
  • Gestazione: 158-172 giorni.
  • Peso alla nascita: 90-140 grammi.
  • Ciclo estrale: da 21 a 65 giorni.
  • Durata accoppiamento: circa un’ora.

A otto settimane di vita i cuccioli iniziano ad esplorare fuori dal nido e iniziano a consumare regolarmente cibo solido intorno ai 5 mesi d’età. Raggiungono agilità e destrezza nella locomozione intorno ai 9 mesi.

L’Aye-aye e la tecnica del foraggiamento percussivo

Il 3° dito viene battuto ripetutamente sulla superficie e le prede in movimento vengono individuate tramite la percezione uditiva del cambio di suono, grazie alle orecchie molto sviluppate. Quando l’Aye-aye percepisce una preda all’interno del tronco, usa gli incisivi per rimuovere gli strati di corteccia e aprire un varco per raggiungerla: infila il 3° dito specializzato e tira fuori una larva o un mucchio di formiche. Questa tecnica che per Daubentonia madagascariensis ha portato all’evoluzione di un dito specializzato, è utilizzata anche da altri primati e perfino da alcuni uccelli, che possono usare degli utensili, come dei piccoli e sottili rametti, per estrarre una qualsiasi fonte di cibo da un orifizio.

Giovane esemplare di Daubentonia madagascariensis.
Figura 4 – Giovane esemplare di Daubentonia madagascariensis. [Fonte: https://www.syfy.com/syfy-wire/aye-ayes-pick-their-noses-with-spooky-long-fingers]

Comportamento dell’Aye-aye

Sia maschi che femmine sono territoriali: marcano i confini e lasciano dei segni distintivi con i denti sulla corteccia degli alberi. Le femmine coprono dei territori di circa 30-40 ettari e i maschi dei territori che vanno dai 125 ai 250 ettari. Questi spazi però si sovrappongono: un individuo di Aye-aye condivide con altri conspecifici dal 40% al 70% del proprio territorio. Le interazioni tra i sessi opposti si verificano solo per l’accoppiamento: non si tratta di una specie sociale. Tuttavia, è stato scoperto che i nidi possono essere occupati da individui diversi in momenti diversi.

Daubentonia madagascariensis è in grado di utilizzare diverse tipologie di locomozione: quadrupedismo arboricolo, salto tra i rami e discesa dagli alberi a testa in giù. Negli spostamenti prestano particolare attenzione al 3° dito della mano e, per evitare ferite e traumi, camminano arricciando le dita.

La comunicazione avviene tramite vocalizzi: un urlo distinto indica aggressività, mentre un urlo a bocca semichiusa protesta. Sono soliti piagnucolare in caso di competizione per una risorsa alimentare. Un suono simile a un “tiss” viene emesso quando avvistano altri individui, altri lemuri o degli umani.

Dal film d'animazione Madagascar (2005): Maurice è un Aye-aye e Re Julien è un Lemur catta.
Figura 5 – Dal film d’animazione Madagascar (2005): Maurice è un Aye-aye e Re Julien è un Lemur catta. [Fonte: https://madagascar.fandom.com/wiki/Maurice/Photos]

Fonti:

Crediti immagini:

Foto dell'autore

Annachiara Grasso

Sono laureata in Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali e da sempre mi occupo di benessere e comportamento animale. Attualmente sono iscritta a un Master Internazionale sull'ecologia del cambiamento climatico. Coltivo diverse passioni, tra cui la scrittura e la divulgazione scientifica.

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