“La famosa invasione” della Formica di Fuoco in Sicilia

Nelle ultime settimane si è creato molto clamore mediatico per l’avvistamenti di Solenopsis invicta nei pressi di Siracusa, nota come “formica di fuoco” o “formica guerriera“. L’insetto è considerato molto invasivo e dannoso per l’ambiente e le attività umane, in primis l’agricoltura, oltre che per la salute. Cosa si cela dietro a questa formica dal nome così minaccioso? Scopriamolo insieme!

formica fuoco

Origine e diffusione della formica di fuoco

La Formica di Fuoco è un insetto appartenente alla famiglia degli Imenotteri (che comprende sia formiche che api). Si tratta una specie non presente naturalmente nei nostri ambienti, bensì originaria dell’America del Sud. Tuttavia, Solenopsis invicta è molto prolifica e invasiva, che le hanno permesso di colonizzare ampie porzioni del globo, come i Caraibi, l’Australia, la Cina, Taiwan, il Nord America. Finora, la Vecchia Europa era rimasta al riparo da queste temibili creature. Attualmente, soltanto in Nuova Zelanda l’eradicamento della specie ha avuto successo.

Primi avvistamenti e diffusione della formica di fuoco in Sicilia

Purtroppo non è più così, infatti sono stati ufficialmente avvistanti in Sicilia, in provincia di Siracusa. La scoperta di questa “invasione” silenziosa è stata resa nota dalla rivista Current Biology, grazie a uno studio dell’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica, in collaborazione l’Università di Parma e l’Università di Catania. Secondo i locali sarebbero presenti almeno dal 2019, a cui risalgono le prime testimonianze delle “punture infuocate” della suddetta formica. Inoltre, la presenza di questo insetto dal 2019, suggerisce la formazione di colonie consolidate e predisposte all’espansione.

Probabilmente, queste formiche provengono dagli Stati Uniti d’America oppure dalla Cina, complici i fitti scambi commerciali con questi Paesi e i mutamenti climatici che stiamo vivendo in questi anni. Gli autori dello studio hanno utilizzato dei modelli previsionali per anticipare le direttrici di espansione di S. invicta, che potrebbe colonizzare in pochi anni circa metà delle città costiere dell’Europa, facilitata dal clima favorevole e dalle interconnessioni presenti tra queste realtà.


Biologia

Il nome Formica di “Fuoco” richiama le dolorose punture inflitte da questo insetto, che appunto ricordano l’effetto di un’ustione nelle vittime. Le colonie di S. invicta possono essere sia monoginiche che poliginiche, rispettivamente con una o tante regine. Infatti, gli esemplari raccolti in Sicilia provengono da colonie poliginiche, potenzialmente più predisposte a colonizzare nuovi territori, quindi più invasive.

Danni

Purtroppo, la proliferazione della Formica di Fuoco causerebbe gravi danni all’ecosistema, all’agricoltura e altre attività economiche (sarebbero in grado di danneggiare i cavi elettrici). Inoltre, le punture di S. invicta sono dolorose e dannose per la salute, causando shock anafilattico al malcapitato.

Mezzi di Lotta
La necessità di evitare la diffusione della Formica di Fuoco nel resto della Sicilia ( e d’Europa) prevede la messa in atto di azioni di eradicamento, a cui la Regione siciliana sta ricorrendo dallo scattato allarme. Infatti, S. invicta è considerata tra le specie aliene invasive più dannose al mondo e, addirittura, tra le cinque dall’impatto economico maggiore.

Fonti

  • The invasive antSolenopsis invictais established inEuropeMattia Menchetti1,5,*, Enrico Schifani, Antonio Alicata, Laura Cardador, Elisabetta Sbrega, Eric Toro-Delgado, and Roger Vila. Current Biology 33, R879–R897, September 11, 2023 © 2023 Elsevier Inc.
  • https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/natura/
Foto dell'autore

Orlando Innaurato

Laureato in "Scienze della Produzione e Protezione delle Piante" presso l'Università degli Studi di Milano, in precedenza ho conseguito la laurea triennale in "Scienze e Tecnologie Agrarie" presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore-Piacenza. Pervaso da una curiosità insaziabile e amante della Natura, specialmente del mio nativo Abruzzo.

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