Listeria monocytogenes: conoscerla e prevenirla.

La Listeria monocytogenes è un batterio patogeno ubiquitario, Gram Positivo e agente eziologico della Listeriosi, classificata come “tossinfezione alimentare non invasiva, autolimitante” dovuta all’ ingestione di cibo contaminato.

Osservata per la prima volta nel 1924 dal microbiologo australiano Murray ed isolata, negli anni successivi, dai corpi di feti abortiti durante le epidemie di Listeriosi congenita, il genere Listeria deve il suo nome al padre dell’ antisepsi, il medico britannico Joseph Lister. Ci vollero quasi sessanta anni prima che il francese Racout classificasse definitivamente la Listeria monocytogenes come un batterio patogeno per l’uomo ed estremamente unico e peculiare.

Nei Paesi occidentali dei giorni nostri la malattia si sta rivelando sempre più un importante problema di sanità pubblica. Seppur relativamente rara, infatti, si può manifestare con un quadro clinico severo e tassi di mortalità elevati soprattutto in soggetti fragili quali neonati, anziani, donne gravide e adulti immunocompromessi, con gravi quadri sistemici come meningiti, encefaliti e setticemie. Seppure meno frequente della salmonellosi, le infezioni da Listeria monocytogenes hanno un più alto tasso di mortalità: il 17% contro lo 0,14% della salmonella (dati Istituto Superiore della Sanità).

Nelle donne gravide la Listeriosi causa  gravi malformazioni congenite nel feto, parto prematuro e addirittura morte fetale.

Eziopatogenesi.

La patogenicità della Listeria monocytogenes è peculiare: il batterio possiede una proteina con attività enzimatica polimerizzante nota come Actina A. Il batterio sintetizza una “coda” di actina che gli garantisce la propulsione necessaria per superare la membrana plasmatica di una cellula, infettando quella adiacente senza esporsi nel ambiente extracellulare. Questo sotterfugio permette al batterio di celarsi al sistema immunitario dell’ospite, aumentando la sua capacità infettiva.

Microscopia elettronica che evidenzia i flagelli peritrichi di Listeria monocytogenes

Quali precauzioni?

Come già detto, la Listeria monocytogenes è un batterio ubiquitario, diffuso nel suolo e nelle acque, ragione per cui spesso finisce per contaminare e colonizzare i nostri alimenti.

La prevenzione si basa sopratutto nel rispetto delle buone pratiche igieniche, nel separare le carni crude dai cibi pronti, lavando sempre e accuratamente frutta e verdura prima del consumo. Mantenere l’igiene del frigo, evitando di far uso di latte e suoi derivati se non si ha la certezza che il prodotto sia stato pastorizzato. Cuocere accuratamente e completamente il cibo derivato da animali.

La Listeriosi viene spesso sottovalutata perché nei soggetti sani non ha conseguenze gravi, mentre è una malattia che ha un forte impatto socio-sanitario nei gruppi di popolazione a rischio. La rinnovata attenzione dell’Europa verso questa tossinfezione è dovuta all’incremento del tasso di ospedalizzazione, circa 91.6% di ricoveri, una spesa enorme per il SS, facilmente evitabile con una buona informazione e il rispetto delle comuni pratiche igieniche.

Rosario Ottonelli

Fonti:
Istituto Superiore della Sanità – http://www.iss.it/

Foto dell'autore

Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

Lascia un commento