Luca Dinatale

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Amigdala

Amigdala: l’azionista di maggioranza delle nostre emozioni; Istruzioni per l’uso

L’amigdala è una piccola ghiandola cerebrale a forma di mandorla situata nel lobo temporale che regola le risposte emotive del nostro cervello. Grazie alle sue connessioni con diverse parti del cervello valuta i potenziali pericoli e provoca la risposta di fuga o attacco rilasciando nel corpo ormoni dello stress. Inoltre ha un ruolo fondamentale nell’influenzare la memoria emotiva. Tuttavia, un’iperattività dell’amigdala può condurre a problematiche rilevanti come ansia, depressione e svariati comportamenti distruttivi.

Sindrome di Stoccolma: cos’è e come riconoscerla

La sindrome di Stoccolma è un fenomeno psicologico in cui le vittime di abusi sviluppano sentimenti positivi nei confronti dei loro aggressori.
Il nome deriva da una rapina avvenuta nel 1973 proprio a Stoccolma, in cui gli ostaggi manifestarono empatia per i loro carcerieri dopo essere stati liberati. Gli psichiatri ritengono che questa reazione contraddittoria possa essere una strategia di adattamento primitiva al trauma.
L’emergere della sindrome dipende in larga misura dalla personalità della vittima; le personalità fragili sembrano più inclini a svilupparla. Durante i rapimenti, gli abusatori tentano spesso un “lavaggio del cervello” per convincerle che nessuno verrà a salvarle, portandole a fidarsi completamente di loro. Ciò può generare un contatto positivo e un attaccamento psicologico verso l’abusatore. Inconsciamente, le vittime possono sopprimere il risentimento per ottenere clemenza.
La sindrome può manifestarsi anche nella vita quotidiana; in relazioni disfunzionali dove il partner dominante distrugge psicologicamente l’autostima dell’altro o sul posto di lavoro, in cui può riproporsi il rapporto carnefice/vittima con i propri superiori. Sono stati osservati parecchi episodi anche in famiglie particolarmente problematiche; in questi casi un bambino può aggrapparsi e diventare dipendente da un genitore eccessivamente violento, generando un corto circuito che lo porterà a riproporre gli stessi principi mentali anche in età adulta.

depressione, cosa accede nella nostra mente

Depressione: cosa accade nella nostra mente?

La depressione è uno dei disturbi psichici più diffusi al mondo, con circa 320 milioni di persone colpite. In Italia, il 10% della popolazione ha sofferto di depressione almeno una volta nella vita e 1,5 milioni di persone soffrono di depressione costante. La depressione colpisce maggiormente le donne e gli anziani sopra i 65 anni ed il 22% degli over 80 ne è affetto.
La depressione ha un impatto negativo sull’anatomia del cervello, causando una perdita maggiore di materia grigia e riducendo le capacità cognitive di una persona. Altre problematiche attribuibili alla depressione sono il restringimento di alcune regioni cerebrali, l’assunzione limitata di ossigeno e l’infiammazione cerebrale.
In caso di depressione lieve, si possono adottare alcune strategie come esercizio fisico, alimentazione sana e supporto da parte di familiari e amici, ma nei casi più gravi è fondamentale l’aiuto di uno specialista.

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