Intestino ansia e depressione. Che legame esiste?

Come sono legati intestino ansia e depressione?

Spesso questi disturbi mentali si accompagnano a sintomi gastrointestinali che possono compromettere le attività quotidiane dell’individuo come lo studio, il lavoro, la socialità.

Negli ultimi anni, a causa anche della pandemia COVID-19 che ci ha messo a dura prova, il numero di persone che soffre di disturbi mentali come ansia, depressione, disturbi alimentari, stress è notevolmente aumentato.

Recenti studi dimostrano che esiste uno stretto legame tra intestino ansia e depressione.

Questa connessione intestino-cervello può avere dei risvolti importanti per prevenire e curare i disturbi mentali.

Il legame tra intestino e salute mentale
Figura1- Il legame tra intestino e salute mentale

Il ruolo del microbiota intestinale nella salute mentale

Per comprendere meglio come intestino ansia e depressione siano legati, dobbiamo parlare del microbiota intestinale.

Figura 2- Il microbiota intestinale influenza la salute mentale

Il microbiota intestinale, più comunemente detto “flora intestinale”, è l’insieme di tutti quei microrganismi come batteri, virus, protozoi, funghi e archei che vivono in simbiosi con il nostro intestino.

Tali organismi svolgono molte funzioni essenziali per la nostra salute:

  • alcuni gruppi rappresentano una sorta di “barriera immunitaria” per evitare la colonizzazione dell’intestino da parte di altri microrganismi dannosi per l’uomo;
  • altri batteri producono sostanze utili come la vitamina K fondamentale per i processi di coagulazione del sangue e per la salute delle ossa;
  • altri ancora aiutano la digestione completa di molecole complesse;
  • altri producono molecole capaci di influenzare l’appetito e il peso corporeo.

Inoltre il nostro intestino è ormai considerato come un “secondo cervello” poichè possiede un proprio sistema nervoso autonomo (chiamato sistema enterico) e produce sostanze chiamate neurotrasmettitori.

Queste sostanze rappresentano un collegamento tra intestino ansia e depressione.

Ad esempio, la serotonina, conosciuta come “ormone della felicità”, ha un effetto calmante e rasserenante e ha un ruolo protettivo contro l’ansia.

La dopamina invece è nota come “ormone della gratificazione”, aumenta la nostra concentrazione e motivazione.

Una diminuzione di questi neurotrasmettitori è associata allo sviluppo di disturbi mentali come la depressione.

Come cambia il microbiota intestinale nei disturbi mentali?

All’interno del microbiota intestinale sono presenti diverse popolazioni di microrganismi e le principali sono Bacteroides, Firmicutes, Fusobacteria, Actinobacteria e Proteobacteria.

Queste popolazioni di microrganismi si trovano in un certo equilibrio tra loro.

Quando tale equilibrio si altera, ad esempio a causa di una dieta poco bilanciata, abuso di alcol, fumo, si crea una condizione detta disbiosi.

In pratica, i batteri “cattivi” aumentano in maniera significativa e la salute dell’intestino ne risente.

L’intestino si infiamma e si alterano diverse vie di segnalazione tra cui quella che lega intestino ansia e depressione.

L’ansia è il più comune disordine mentale, spesso causata da esclusione sociale.

Alcuni studi sul microbiota intestinale hanno evidenziato che in questi soggetti era presente un forte aumento dei Bacteroides e una diminuzione delle specie Faecalibaterium.

Inoltre, pazienti con ansia e colite ulcerativa presentavano una forte diminuzione dei Firmicutes ed elevati livelli di Bacteroides e Fusobacteria (come Prevotella, Streptococcus ed Enterococcus).

Anche la depressione è considerata un problema di salute pubblica e anche in questo caso, la perdita dell’equilibrio intestinale e dunque la disbiosi, sarebbe connessa alla patologia con un aumento dei batteri appartenenti al genere Prevotella, Klebsiella e Clostridium.

Nei disordini dello spettro autistico invece, alcuni studi evidenziano elevati livelli dei batteri Clostridium bolteae e Clostridium difficile, mentre nei soggetti sani è stato ritrovato solo il Clostridium tertium.

L’alimentazione ha effetti protettivi sui disturbi mentali

Come spesso accade in varie patologie, la dieta ha un ruolo essenziale.

L’alimentazione è infatti centrale nel legame tra intestino ansia e depressione.

Diversi studi dimostrano che elementi dietetici come probiotici, prebiotici, spezie, frutta e verdura, hanno effetto protettivo sui disturbi mentali poiché agiscono sull’equilibrio del microbiota intestinale.

I probiotici sono batteri attivi già noti per agire in supporto ad alcune patologie come costipazione, obesità e problemi cardiovascolari.

Recentemente questi microrgnismi presenti nell’intestino hanno rivelato effetti preventivi e terapeutici in disturbi mentali come ansia e depressione.

Ad esempio, i probiotici Lactobacillus, Bifidobacterium, Pediococcus acidilactici CCFM6432  e Akkermansia muciniphila influenzano il metabolismo dei neurotrasmettitori correggendo il meccanismo che porta alla produzione del cortisolo (ormone dello stress) e attivando correttamente la via di segnalazione che il nostro cervello normalmente attiva con effetto anti-depressivi ma che si altera in pazienti con sintomi depressivi legati a processi infiammatori.

I prebiotici invece sono sostanze non digeribili quali le fibre presenti in alcuni alimenti che favoriscono la crescita e l’attività dei probiotici.

Uno studio ha mostrato importanti risultati sulla salute mentale di pazienti con ansia e depressione grazie alla somministrazione di integratori a base di probiotici, prebiotici, estratti vegetali e nutrienti per quattro settimane.

Questo trattamento ha portato ad un aumento di abbondanza di Lactobacillus e Bifidobacterium e ha dimostrato che migliorando l’equilibrio dell’intestino migliori la salute mentale. Inoltre queste associazioni simbiotiche possono alleviare gli effetti collaterali causati dai farmaci antipsicotici come l’aumento di peso e l’insulino-resistenza indotta da olanzapina usata per il trattamento della schizofrenia.

Le spezie e le fibre alimentari proteggono la salute mentale

Le spezie e i loro composti bioattivi, sono già note per la loro azione antinfiammatoria, antifungina e antitumorale e sembrano avere degli effetti positivi su ansia e depressione agendo sempre sul microbiota intestinale.

Ad esempio la curcumina presente nella curcuma ha un effento anti-ansia e neuroprotettivo.

La capsaicina invece, componente attivo dei peperoncini ha effetti positivi sulla depressione poiché aumenta l’abbondanza di Ruminococcus e Prevotella nel microbiota intestinale.

In generale, un elevato consumo di frutta e verdura è correlato ad una migliore salute mentale.

Conclusioni

Ad oggi i trattamenti per i disturbi mentali comprendono terapie con farmaci (antidepressivi, ansiolitici) e psicoterapia. Anche l’agopuntura, la meditazione e l’utilizzo di integratori naturali rappresentano trattamenti di supporto.

Per il futuro è interessante e importante proseguire con nuove ricerche per esplorare gli effetti preventivi e curativi di vari composti bioattivi presenti in frutta e verdura così da supportare in modo “naturale” le terapie per i disordini mentali.

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Velia Caputo

Biologa esperta in educazione alimentare e prevenzione delle malattie dismetaboliche. Appassionata di biologia in generale e soprattutto di nutrizione e integratori di origine naturale.

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