Alterazione dell’omeostasi associata a depressione e mania

Nell’ambito dei disturbi mentali, parametri di saliva, sangue periferico e tecniche di neuroimaging rivestono uno ruolo fondamentale. In questo articolo conosceremo in maniera sintetica l’alterazione dell’omeostasi nei disturbi dell’umore.

Diversi studi hanno dimostrato come le patologie dell’umore siano associate a cambiamenti nei profili delle citochine, dei livelli di proteine che caratterizzano la fase acuta come le immunoglobuline, della proteina C-reattiva e del rapporto tra la conta dei neutrofili e dei linfociti. L’introduzione di differenti approcci di neuroimaging, come la risonanza magnetica e la risonanza magnetica funzionale, ha permesso ai ricercatori di studiare i cambiamenti cerebrali associati a diverse malattie mentali.

Scansione PET di un cervello fisiologicamente sano ed uno caratterizzato dallo stato patologico della depressione maggiore.
Figura 1 – scansione PET che mostra la differente attività cerebrale in un cervello sano ed uno condizionato da depressione maggiore [Fonte: https://theramind-nb.com/treated-conditions/depression/]

La relazione tra la struttura dei globuli rossi e i disturbi mentali è stata a lungo riconosciuta. La relazione tra MDD e diminuzione dei parametri degli eritrociti è stata precedentemente affermata da differenti studi.

L’alterazione dell’omeostasi nei disturbi dell’umore, in particolare associato ad elettroliti e fluidi ha interessato gli studiosi per più di un secolo. In pazienti con diagnosi di disturbo bipolare (BD) e depressione maggiore (MDD), le alterazioni dell’umore sono associate ad una ridistribuzione di acqua ed elettroliti all’interno dei compartimenti corporei.

Variazione di parametri in depressione e mania

Durante gli stati maniacali le concentrazioni medie di albumina, ematocrito, emoglobina e sodio erano inferiori rispetto a quelle che caratterizzano gli stati depressivi. La differenza durante i due stati non riguarda, invece, i livelli di potassio, la frequenza cardiaca e nemmeno il peso corporeo. Anche le concentrazioni di creatinina ed urea non cambiavano durante gli episodi depressivi e maniacali.

Ematocrito

L’ematocrito è la percentuale di volume dei globuli rossi nel sangue. Differenti studi hanno correlato la MDD e la diminuzione dei parametri associati agli eritrociti.

Uno studio del 2018 aveva come scopo quello di determinare e confrontare le differenze di diversi valori del sangue in pazienti soggetti a BD, MDD e schizofrenia. I pazienti affetti da depressione unipolare avevano i valori medi di ematocrito più bassi ed, inoltre, è stata loro riscontrata la più alta revalenza di tutti e tre i sottotipi di anemia. Hochman ed i suoi collaboratori hanno scoperto che i pazienti con BD durante l’episodio depressivo hanno i livelli di ematocrito più alti, mentre durante gli episodi maniacali questo valore era tra i più bassi. Per quanto riguarda i soggetti affetti da schizofrenia, alcune discrepanze potrebbero aver contribuito ad una osservazione di migliori parametri ematologici.

Fluidi ed elettroliti

L’alterazione dell’omeostasi degli elettroliti e dei fluidi risulta presente anche in caso di assunzione di farmaci psicotropi, come gli stabilizzatori dell’umore e gli antidepressivi, in presenza di comorbidità fisiche e psichiatriche.

Uno studio del 2014 ha previsto una raccolta di dati, basata sulla revisione delle cartelle cliniche di 43 soggetti con diagnosi di BD. Ricoverati al Geha Mental Health Center – GMHC, essi hanno avuto episodi depressivi e maniacali compresi tra il 2005 ed il 2013. Gli indici omeostatici di elettroliti e fluidi, mediante due metodi, sono stati paragonati tra episodi di mania e di depressione nello stesso soggetto.

Tra i principali risultati di questi studi, hanno rilevanza i seguenti: 1. significativo aumento del sodio residuo (principalmente sodio intracellulare) durante la fase maniacale e, in minore misura, negli episodi depressivi, rispetto alla fase di recupero; 2. considerevole minore estrazione di soluti nelle urine durante gli episodi depressivi rispetto ai soggetti di controllo (soggetti non affetti da disturbi dell’umore); 3. diminuzione del volume del liquido extracellulare durante gli episodi depressivi con normalizzazione dopo il recupero; 4. cambiamenti nei ritmi circadiani di elettroliti e fluidi tra i soggetti con disturbo bipolare.

Conclusioni ed approcci futuri

Tenendo a mente che lo studio del 2014 citato è limitato ad un’analisi retrospettiva e non basato su una valutazione clinica diretta e meticolosa, si può giungere alle seguenti conclusioni. Gli stati di emoconcentrazione ed emodiluizione osservati in associazione agli sbalzi d’umore sono dovuti alla ridistribuzione di acqua ed elettroliti all’interno dei compartimenti corporei, piuttosto che alle variazioni del volume totale dei liquidi sistemici, come l’aumento o la diminuzione di assunzione di acqua. Sebbene le differenze tra depressione e mania siano modeste, la disregolazione dell’omeostasi dei fluidi potrebbe essere utile come biomarcatore putativo del disturbo bipolare.

Sono necessari studi futuri che abbiano come obiettivo esaminare l’associazione tra stati bipolari (stati eutimici, depressivi e maniacali), alterazioni nell’assunzione di liquidi e soluti, farmacoterapia ed insorgenza di squilibri di elettroliti e liquidi. Delucidazioni sui meccanismi coinvolti in questa alterazione dell’omeostasi potrebbero portare a nuovi bersagli terapeutici.

Infine, grazie ai risultati emersi nel 2018, siccome i pazienti con problemi di salute mentale sono più a rischio di disturbi cardiovascolari, si raccomanda il monitoraggio dei valori associati ai globuli rossi.

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Giulia Guarisco

La biologia è la mia passione più grande. Spaziando tra immunologia, neurobiochimica e patologia, sono molto interessata alla fisiologia del sistema nervoso.

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