Caratteristiche
Cynips quercusfolii, detto anche Cynips tinctoriae, è un imenottero che infetta diverse specie del genere Quercus.
Cynips quercusfolii (Fig. 1) è un piccolo insetto di pochi millimetri dal colore che varia dal nero al marrone scuro, caratterizzato da ali lunghe quasi il doppio del corpo dal colore trasparente, con venature nere evidenti e ricche di tricomi. Inoltre, antenne e zampe sono lunghe, di colore marrone scuro e anch’esse ricche di tricomi.
Come altri cinipidi presenta un ciclo di vita eterogeneo, con evidenti differenze tra galle della generazione agamica e sessuale a seconda dell’ospite infetto, implicando in alcuni casi anche l’alternanza dell’ospite.
Presenta un dimorfismo sessuale evidente soprattutto per la presenza dell’ovopositore nella femmina. E’ possibile osservare delle differenze morfologiche tra la femmina partenogenica e quella per la riproduzione sessuale. Infatti, la prima si presenta con dimensioni maggiore e con un alto potenziale riproduttivo (700-800 uova).
A seconda della specie in cui avviene l’ovodeposizione, si può considerare una specie dannosa o importante a livello economico. In particolare, le galle (Fig. 2) con un valore di mercato sono la galla turcica (prodotta dall’ovodeposizione su Quercus infectoria) e quella prodotta sulla Quercus lusitanica.
Inoltre, al variare della specie soggetta all’infezione, vengono prodotte galle con determinate caratteristiche chimiche. Di conseguenza, questo prodotto può coprire diversi mercati che spaziano dal settore farmaceutico a quello industriale per la tintura e la concia naturale.
Filogenesi
Regno: | Animali |
Phylum: | Arthropoda |
Classe: | Insecta |
Ordine: | Hymenoptera |
Famiglia: | Cynipidae |
Genere: | Cynips |
Specie: | Cynips quercusfolii (syn. Cynips tinctoriae, Diplolepsis gallae tinctoriae, Andricus infectoria, A. galleatincotrie, A. sternlichti) |
Ciclo biologico
Come in altri cinipidi, il ciclo biologico (Fig. 3) di Cynips tinctoriae è eterologo e varia a seconda della specie che infetta e nell’areale in cui si trova.
La femmina di Cynips quercusfolii per partenogenesi depone le uova sulle giovani foglie o i giovani rami, a seconda della specie di Quercus che infetta. Solitamente questa deposizione avviene da Aprile fino all’inizio di Giugno.
Lo stadio larvale dura circa due mesi, dall’inizio di Giugno alla fine di Agosto o all’inizio di Settembre, a seconda delle condizioni climatiche. Ogni galla include solo una larva e raramente si possono osservare galle fuse insieme con due o più uova deposte su un germoglio o foglia. Ovviamente, la formazione della galla dura non è immediata, ma ha inizio da metà Giugno/inizio Luglio. È stato osservato che ci può essere un’interazione tra il colore della galla e lo sviluppo delle larve in essa. Inoltre, il colore della galla varia a seconda della specie infetta.
La formazione della pupa avviene generalmente a metà Agosto con una durata da 15 a 25 giorni.
Successivamente, l’insetto rosicchia un foro d’uscita ed avviene il periodo di emergenza degli adulti sessuati, che inizia ai primi di Settembre e dura fino alla fine di Ottobre. La longevità di questi esemplari varia da 4 a 16 giorni. Gli adulti andranno a deporre nuove uova che in 5-6 mesi daranno origine alla generazione agamica.
Le femmine adulte asessuate emergono all’inizio della primavera e daranno origine di nuovo al ciclo.
Danni
Cynips quercusfolii induce una modifica strutturale delle foglie e, in certa misura, delle caratteristiche chimiche durante lo sviluppo del fogliame e una riduzione dell’utilizzo dell’acqua.
In particolare, le modifiche strutturali e chimiche causano un cambiamento importante della fotosinteisi, portando ad un aumento della concentrazione intercellulare di anidride carbonica. Per questo motivo le foglie infette presentano macchie clorotiche e secche, dando così un aspetto malato alla pianta.
Questo aspetto è considerato un danno maggiore per le specie utilizzate a scopo ornamentale, piuttosto che per quelle forestali.
L’infezione causata dalla galla influenza anche l’emissione dei composti organici volatili ed induce l’emissioni di lipossigenasi (LOX), benzenoidi e monoterpeni. Inoltre, causa una riduzione dell’isoprene costitutivo e del contenuto di azoto nella foglia.
In generale, il danno maggiore che si riscontra è una riduzione dalla fotosintesi, che aumenta all’aumentare del numero delle galle.
Piante ospiti
Data la larga diffusione di questo insetto è possibile osservare le galle su diverse querce.
In particolare, in Turchia si possono trovare le galle prodotte dalla generazione agamica su Q. infectoria (o quercia di Aleppo) (Fig.4) ed esse vengono chiamate galle di Aleppo o turciche. Queste galle hanno un interesse prevalentemente farmaceutico. Invece, sempre nella stessa area, le galle prodotte dalla generazione sessuale si trovano più comunemente su Q. ithaburensis, Q. rubur, Q. petraea e Q. pubescens.
Alcuni studi, analizzando la stessa generazione su differenti ospiti, hanno trovato una differenza sia nel peso della galla che nell’epoca di comparsa degli adulti da esse.
Nell’areale Europeo l’infezione con maggiore utilità avviene su Quercus lusitanica (quercia tintoria o gallica), le galle si trovano nella parte inferiore delle foglie sulla seconda o terza nervatura del picciolo. La diffusione di questa quercia è prevalentemente in Portogallo, Spagna (Galizia e Andalusia) e Marocco. Il valore di queste galle è a livello tintorio. Ovviamente le infezioni si possono trovare su altre piante del genere Quercus, in particolare è facile trovare foglie infette in boschi di farnie.
Condizioni ambientali
E’ possibile trovare questo cinipide, essendo strettamente legato al genere delle querce, solo nell’areale occupato da questi alberi.
Caratteristiche delle galle
Le galle sono sferiche, succulente per via delle pareti spesse, con dimensioni che variano da 15 a 25 mm di diametro.
La superficie e il colore variano a seconda delle specie che infettano. Ad esempio su Quercus robur hanno una superficie liscia, mentre sono verrucose su Quercus petraea. Su Quercus robur (Fig. 5) sono di colore giallo-verde soffuso di rosa o rosso, per poi virare a rosso scuro ed infine a marrone, mentre nel caso di quelle su Quercus infectoria hanno un colore blu indaco, che vira a verde/verde chiaro ed infine a bianco.
Il contenuto e l’azione di queste galle viene da sempre studiato, ma tutt’oggi non si ha ancora la precisa composizione della reazione delle piante all’ovodeposizione di questo cinipide. Nel caso della galla turcica si è osservato una differenza notevole tra i diversi gradi di maturazione della galla, nello stadio di raccolta sono stati misurati i seguenti valori:
- Acido tannico: 65%
- Acido gallico: 2%
- Clorofilla e olio volatile: 0,7
- Acido ellagico: 2%
- Acido luteo-gallico: 2%
- Materia estrattiva marrone: 2.5%
- Gomma: 2.5%
- Amido: 2%
- Fibra legnosa: 10,5%
- Zucchero: 1,3%
- Albumina: 1,3%
- Solfato di potassio: 1,3%
- Gallato di potassio: 1.3%
- Gallato di calce: 1,3%
- Ossalato di calce: 1,3%
- Fosfato: 1,3%
- Umidità: 11.5%
In generale, in queste galle si osserva un profilo altamente complesso contenendo prevalentemente tannini (componente principale che varia dal 50% al 70%), flavonoidi e composti steroidei. Inoltre, si possono trovare acido gallico, acido siringico, acido ellagico, beta sitosterolo e tanto altro.
Curiosità
Nella galla turcica la raccolta e la gestione degli insetti è una fase molto particolare. Infatti, la galla dopo la raccolta viene solitamente conservata o tenuta vicino al bosco per dare la possibilità agli adulti di tornare nel bosco per la loro prossima generazione.
Inoltre, è di fondamentale importanza rispettare la corretta fase di raccolta: se fosse troppo precoce causerebbe non solo una perdita di raccolto, ma anche una riduzione della popolazione che genera questa galla. In particolare, nella produzione le galle immature (quelle di colore blu) sono le più preziose e, in passato, venivano utilizzate per tingere gli indumenti di nero, mentre quelle mature (verde chiaro/bianche) per tingere tessuti chiari come il lino.
Oltre a questo, tale galla, come la galla chinensis, è da sempre stata utilizzata nella medicina tradizionale araba, Greca, Asiatica e Uyghur. In particolare, è da sempre impiegata per curare: diarrea, emorragie, a scopo antinfiammatorio e per la cura di disturbi della pelle. Recenti studi hanno osservato che ha potenziale per curare la colite ulcerosa e potrebbe avere attività antitumorale.
Fonti
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- Cynips quercusfolii
- Cynips quercusfolii Linnaeus, 1758 | Wonders at our feet
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