Next Gen Food di Casillo recupera ogni frazione del suo germe di grano, creando prodotti performanti e funzionali

Introduzione

Casillo Next Gen food è la società food-tech di Casillo: essi producono e commercializzano ingredienti performanti e funzionali da frazioni di germe di grano. Questo è stato possibile grazie a ricerche molto accurate, avvenute nei loro laboratori di ricerca e sviluppo, anche in collaborazione con le migliori università d’Italia.

Casillo valorizza a pieno il suo grano, lavorando e recuperando ogni frazione dei sottroprodotti della sua molitura, concentrandosi sulle frazioni del germe di grano.

Il germe di grano, seppur affascinante per le sue preziose proprietà, viene poco utilizzato per la sua forte, forte, propensione all’ossidazione lipidica. Next Gen food di Casillo per questo motivo, lavora per ovviare l’alterazione dei grassi.

La loro missione è quella di servire l’industria alimentare e cosmetica, fornendo ingredienti vegetali sostenibili, liberalizzando gli ottimi nutrienti.

Il processo innovativo di Casillo Next Gen Food

Il progetto di ricerca Casillo Next Gen Food, è partito nel 2019 con un obiettivo diverso. Volevano limitarsi all’estrazione dell’olio dal germe di grano, finalizzato non solo per valorizzarne la componente grassa, ma soprattutto per valorizzare i composti minori, con valore nutraceutico, come fitosteroli e vitamina E.

In corso d’opera, mentre lavoravano sul progetto, hanno notato valori potenziali che potevano avere anche il sottoprodotto risultante dall’estrazione dell’olio di germe di grano ovvero, le farine deoleate.

È un processo patent-pending, che parte dal condizionamento del grano, la selezione di frazioni di grano duro, la rapida estrazione di olio e la separazione fisica di proteine e fibre dalla materia deoleata.

Ed è per questo che, il nuovo impianto di estrazione, è situato in posizione baricentrica, rispetto ai 5 impianti di macinazione di grano duro situati a Corato (BA), permettendo così, la produzione in tempo reale e l’estrazione in massimo 30 minuti dalla decorticazione, evitandone così l’alterazione e preservando interamente ogni micronutriente.

 Impianto pilota di estrazione di olio di grano duro Casillo [Fonte: Carbone Simona. (2023) Microbiologia Italia]
Figura 1: Impianto pilota di estrazione di olio di grano duro Casillo [Fonte: Carbone Simona. (2023) Microbiologia Italia]

Come valorizza Casillo i suoi sottoprodotti?

Il germe e le crusche che provengono dai loro molini, si presentano sottoforma di sfarinato grossolano. Per essere inviate all’impianto di estrazione, devono essere trasformati in piccoli cubetti di pellet, per questioni tecnologiche.

Da qui, si passa al processo di estrazione, che sino a poco tempo fa era su impianto pilota, tra pochi mesi sarà su scala industriale e quindi a ciclo continuo.

L’estrazione dell’olio di germe di grano, è un’estrazione con solvente.

Dopo il processo di estrazione, nella parte superiore dell’impianto, rimangono i pellet deoleati, che hanno perso il colore, perché la deoleazione porta con sé tutti i pigmenti colorati (carotenoidi prevalentemente). Quest’ultimo viene desolventizzato per allontanare il solvente residuo, a temperature non molto alte, per preservare la qualità delle future farine deoleate.

Impianto pilota di raffinazione di olio di grano duro Casillo [Fonte: Carbone, Simona. (2023) Microbiologia Italia]
Figura 2: Impianto pilota di raffinazione di olio di grano duro Casillo [Fonte: Carbone, Simona. (2023) Microbiologia Italia]

La farina poi, viene sottoposta a processi di raffinazione e separazione fisica, riuscendo ad ottenere da una parte una farina ad alto contenuto di proteine, che si ricostituisce germe di grano nelle sue caratteristiche, e dall’altra una frazione di fibra, con circa il 50% di fibre, vitamine (B) e sali minerali.

L’importanza della deoleazione nel processo innovativo di recupero

Germe di grano e crusche sono unite all’inizio: dopo deoleazione, riescono a separarle e ad ottenere le stesse caratteristiche iniziali del germe di grano duro. Ma questo, perché non è possibile farlo senza deoleazione?

Perché la farina deoleata, non avendo l’olio, non va incontro a fenomeni di ossidazione lipidica, eliminando così tutte le problematiche relative alla farina di germe di grano. Inoltre, solo con questa tecnologia di produzione si riescono a separare i composti, altrimenti ci sarebbe un impedimento fisico.

Olio di grano duro di Next Gen Food di Casillo

L’olio di grano duro raffinato ottenuto, viene denominato commercialmente come DurOil (marchio registrato): esso è naturalmente ricco in Vitamina E e steroli vegetali. Inoltre, ha un elevato contenuto di acidi poli-insaturi, è una fonte naturale di antiossidanti, con un contenuto di carotenoidi modulabile durante la tecnologia di produzione. Inoltre, è ricco in Omega 3 e y-orizanolo.

Da studi condotti con l’università di Bari, esso si presenta più stabile rispetto l’olio di girasole, sia in prove di ossidazione forzata, che in sistemi complessi come biscotti e bakery. Motivo quest’ultimo per il quale, può essere una valida alternativa al mondo degli oli edibili.

Può essere un ingrediente ottimo per pane, croissant, biscotti, grissini, pasta fresca, avendo una maggiore stabilità, migliorando le proprietà sensoriali, donando un colore giallo, caratteristico dei carotenoidi. Per le sue proprietà può essere utilizzato come integratore alimentare, ma anche dall’industria della cosmesi.

Olio di grano duro: DurOil [Fonte: https://change-ingredients.com/it/prodotti/]
Figura 3: Olio di grano duro: DurOil di Next Gen Food di Casillo [Fonte: https://change-ingredients.com/it/prodotti/]

Farina di germe di grano deoleata di Next Gen Food

La farina di germe di grano duro, deoleata e micronizzata, viene chiamata dal gruppo Casillo, DuoGerm (marchio registrato). Essa è una fonte alternativa di proteine vegetali di altissima qualità.

Inoltre, ha un alto contenuto in fibre, un basso contenuto in zuccheri e grassi, ed è naturalmente ricca di vitamine B6, B5, B1, B2, B3 e minerali come selenio, ferro, magnesio, potassio, zinco e fosforo.

DuoGerm si caratterizza per l’elevata stabilità all’ossidazione lipidica. Questo è stato accertato dal gruppo Next Gen Food, grazie alle numerosissime prove di ossidazione forzata (Oxytest) condotte.

Può essere applicata nei prodotti lievitati e non lievitati da forno, conferendo stabilità all’impasto. Può essere un ingrediente della pasta fresca o secca, migliorando la struttura del glutine della pasta, con un conseguente miglioramento della consistenza, lasciando invariato il gusto.

DuoGerm, la farina di germe di grano [Fonte: https://change-ingredients.com/it/prodotti/]
Figura 4: DuoGerm, la farina di germe di grano di Next Gen Food di Casillo [Fonte: https://change-ingredients.com/it/prodotti/]

Il DuoFiber di Next Gen Food di Casillo

DuoFiber, è la farina deoleata di frumento duro ottenuta dal processo, risultando un’innovativa fonte di fibre di frumento, che è pronta a rivoluzionare il concetto di “integrale”. È una farina ad alto contenuto di fibre, proteine e basso contenuto in zuccheri e grassi. Inoltre, è naturalmente ricca in vitamine, tra cui B6, B5, B1, B2 e B3 e minerali come selenio, ferro, magnesio, potassio, zinco e fosforo.

Essa è un’ottima fonte di Arabinoxilani.

Poiché non contiene grassi, DuoFiber risulta essere altamente stabile e non causa sapori sgradevoli dovuti all’irrancidimento dei grassi, migliorando inoltre le performance del prodotto finale. Infatti, essa può essere applicata in prodotti da forno, prodotti lievitati da forno migliorando l’attività fermentativa e in pasta, migliorando proprietà organolettiche e sensoriali.

DuoFiber, farina deoleata di frumento duro [Fonte: https://change-ingredients.com/it/prodotti/]
Figura 5: DuoFiber, farina deoleata di frumento duro di Next Gen Food di Casillo [Fonte: https://change-ingredients.com/it/prodotti/]

Conclusioni

Next Gen Food di Casillo, ha sviluppato processi in grado di valorizzare tutto il potenziale del grano, in linea con i principi dell’economia circolare.

Essi sono in grado di generare più prodotti, da una sola matrice ovvero, il sottoprodotto del loro molino, che inizialmente era destinato all’industria mangimistica. Questo processo è un processo sostenibile, perché contribuisce a migliorare la nostra salute e quella del pianeta, attraverso innovazione e tecnologia.

Il loro fantastico team di scienziati, esperti di sostenibilità, nutrizionisti e sviluppatori di prodotti, lavora insieme alle principali università italiane ed europee per comprendere ogni molecola del germe di grano e della crusca, per creare un portafoglio di ingredienti che soddisfi le esigenze dell’industria alimentare e di quella cosmetica, con soluzioni sostenibili.

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Simona Carbone

Ho una laurea triennale e magistrale in Scienze e tecnologie alimentari. Attualmente sono un'assegnista di ricerca presso la sezione di Microbiologia Agraria dell'Università di Bari. Mi piace leggere, studiare e approfondire tutto ciò che concerne il mondo dei microrganismi, essere viventi così piccoli e così tanto intelligenti. Amo una frase di Bonnie Bassler che dice:"Pensate alla pluricellularità su questa Terra. Ogni cosa vivente ha origine dai batteri. Chi ha creato le regole e messo in atto i comportamenti collettivi? Sono stati i batteri".

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