Dermatite Seborroica: convivenza spiacevole

Come era solita profetizzare la nota serie TV Il Trono di Spade, “l’inverno sta arrivando” e con esso molti di voi saranno alle prese con il riacutizzarsi di una fastidiosa condizione patologica: la dermatite seborroica. Nella maggior parte dei casi, la dermatite seborroica, vi terrà compagnia fino agli inizi della stagione balneare, quando la sintomatologia vi darà un attimo di tregua.

Un problema diffuso

La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria cronica della pelle abbastanza diffusa. Si stima che la dermatite seborroica abbia un’incidenza del 5% sulla popolazione mondiale (colpisce più frequentemente i soggetti di sesso maschile). E’ al terzo posto tra le condizioni cutanee potenzialmente compromissive per la qualità della vita, dopo la dermatite atopica e da contatto.

Come si manifesta la dermatite seborroica

Dermatite seborroica su cuoio capelluto.
Figura1 Dermatite seborroica su cuoio capelluto. [wikipedia.org]

Generalmente la dermatite seborroica può essere suddivisa in due varianti, la variante infantile che interessa i neonati nei primi mesi di vita e la variante adulta con incidenza maggiore prima dei quarant’anni.

La sintomatologia della dermatite seborroica infantile viene comunemente chiamata crosta lattea e consiste nella desquamazione della cute in prossimità della corona del cranio e sul volto. Nella quasi totalità dei casi si mostra come una condizione autolimitante, che tende a scomparire dopo il terzo mese di vita, senza causare particolari fastidi al bambino.

La dermatite seborroica nell’adulto si manifesta come un’irritazione papulosquamosa di intensità variabile, con presenza di squame untuose e dal tono giallo su cute pruriginosa ed arrossata. Essa interessa soprattutto le aree con maggiore presenza di ghiandole sebacee (cuoio capelluto, pieghe naso-labiali, basette, barba, orecchie, sopracciglia) e potenzialmente può interessare anche le aree genitali ed il petto, perlopiù sotto forma di rossore.

Malassezia furfur e sebo

Le cause di insorgenza della dermatite seborroica non sono note, ma gioca un ruolo fondamentale il rapporto tra la presenza di sebo e l’attività del microbiota cutaneo, in particolare di Malassezia furfur.

Malassezia furfur è un lievito comunemente presente sulla pelle della maggior parte della popolazione, ma in alcuni casi può generare una patologia. Esso si nutre prevalentemente di acidi grassi, scindendoli dai trigliceridi presenti nelle secrezioni sebacee.

Il sebo è essenzialmente una miscela lipidica prodotta dalle ghiandole sebacee presenti sulla superficie cutanea. La sua composizione in percentuale differisce da soggetto a soggetto, in base a diversi fattori (età, dieta, sesso, etnia) ed ha la funzione di proteggere la pelle da agenti patogeni, sia chimici che biologici, di evitare la disidratazione avendo anche un ruolo chiave nella regolazione della temperatura corporea. Questo fluido è composto prevalentemente da trigliceridi, acidi grassi liberi, squalene e colesterolo che a contatto con l’ossigeno vengono facilmente ossidati, provocando l’attivazione del sistema immunitario con conseguente effetto proinfiammatorio.

L’evento infiammatorio acuto è maggiormente frequente tra le persone che presentano un profilo lipidico con una presenza minore di acidi grassi polinsaturi (Omega-3) e con ridotti livelli di Vitamina E (molecola lipidica con attività antiossidante) a livello cutaneo, questo porta ad un incremento della sintesi di citochine infiammatorie che a loro volta richiamano le cellule immunitarie, come macrofagi e monociti che esplicano la loro azione citolitica provocando la tipica desquamazione untuosa e recidivante.

Altri fattori implicati nell’insorgere della dermatite seborroica sono:

  • Il clima freddo e secco
  • Pelle grassa
  • Cuoio capelluto grasso
  • Fattori genetici (si pensa che ci sia una componente ereditaria)
  • Stress psicofisico
  • Squilibri ormonali
  • Immunodeficienza
  • HIV

Regole di convivenza con la dermatite seborroica

Vivere con la dermatite seborroica può essere complicato. La dermatite seborroica va ad impattare negativamente soprattutto a livello psicologico, in quanto viene percepita erroneamente come indice di scarsa igiene o come un difetto estetico, causando fastidio, abbassamento dell’autostima, stress e disagio in contesti di socializzazione, creando un circolo vizioso, poiché è noto che gli stati d’animo negativi causano un peggioramento dei sintomi.

Purtroppo, ad oggi non vi è ancora una cura definitiva per la dermatite seborroica, ma è possibile tenere sotto controllo la sintomatologia agendo su diversi piani.

In primis è importante mantenere una corretta igiene della cute, utilizzando detergenti e prodotti adatti al proprio tipo di pelle, in modo da non favorire l’iperproduzione sebacea, evitando di detergere troppo frequentemente la pelle con detergenti aggressivi. In base alla gravità dei sintomi, sotto stretto consiglio del medico, è possibile agire andando a limitare la proliferazione dei microrganismi come Malassezia furfur utilizzando antimicotici in formulazione topica od orale come ketoconazolo o ciclopiroxolamina, oppure si può agire inibendo il processo infiammatorio mediante l’utilizzo di cortisonici.

Altri principi attivi frequentemente consigliati nelle formulazioni per uso topico sono:

  • Acido salicilico
  • Zinco piritione
  • Zolfo

In tutti i casi è consigliabile evitare situazioni di stress e praticare uno stile di vita sano per gestire al meglio questa spiacevole convivenza con la dermatite seborroica.

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