Diastasi addominale: un problema non solo di gravidanza

La diastasi addominale, conosciuta anche come diastasi dei retti addominali, è la separazione del muscolo retto addominale di destra dal muscolo retto addominale di sinistra. Il retto addominale di destra e il retto addominale di sinistra sono molto vicini tra loro; a separarli è la cosiddetta linea alba o anche comunemente conosciuta come linea mediana, che è una sottile banda di tessuto connettivo priva di nervi e vasi sanguigni e con sviluppo longitudinale che si inserziona da sotto lo sterno fino alle ossa del bacino.

diastasi addominale
Figura 1 – Nell’immagine di dx il retto addominale in condizioni normali, nell’immagine di sx una diastasi addominale. [Fonte: https://www.diastasiaddominale.com/]

Sintomi della diastasi addominale

Il segnale tipico di tale fenomeno è una protuberanza lungo un punto della linea alba, sopra o sotto il livello dell’ombelico.
Nelle donne, la protuberanza è poco evidente all’inizio della gravidanza, mentre è particolarmente visibile verso la fine e nel post-parto.
Nei primi mesi di gestazione, appare soltanto come un eccesso di pelle e tessuti molli; al termine della gestazione, invece, si manifesta come una vera e propria sporgenza insolita: ciò è dovuto all’utero che, spingendo sul muscolo retto addominale dall’interno, ha trovato il modo di fuoriuscire da un’apertura lungo la linea alba. Talvolta, dove fuoriesce la porzione di utero, è possibile intravedere il feto.

Nei neonati, la protuberanza è facilmente riconoscibile, soprattutto quando il paziente tenta di mettersi in posizione seduta. Il rilassamento dell’addome da parte dei bambini con diastasi addominale fa sì che sia possibile tastare i bordi del muscolo retto addominale.

Fattori di rischio

La diastasi addominale è una condizione che colpisce prevalentemente le donne e i neonati.
I possibili fattori di rischio sono:

  • Età superiore ai 35 anni
  • Feto dal peso elevato
  • Gravidanza multipla (per multipla si intende gemellare)
  • Storia passata di altre gravidanze

Tra i fattori di rischio della diastasi addominale nel neonato, invece, rientrano l’appartenenza alla popolazione Afro-Americana e la nascita prematura. Ci sono casi in cui la diastasi addominale porta scompensi e disturbi, tra cui: la lombalgia, senso di gonfiore, costipazione, dispareunia, attività che richiedono uno sforzo fisico, incontinenza urinaria in occasione di starnuti o colpi di tosse.

Prevenzione e trattamenti

La diastasi addominale non è prevenibile e non ci sono particolari accortezze che evitano tutto ciò.
Le ultime ricerche ci indicano che, nella donna, la diastasi addominale tende a risolversi spontaneamente, senza particolari cure.
Le linee guida ci raccomandano, come detto in precedenza, di non fare sforzi fisici eccessivi. Il soggetto deve evitare assolutamente di fare esercizi come i crunch ed optare per esercizi di stabilizzazione del core come il plank, il crawling o il side plank.

Nei casi gravi o se il disturbo persiste, potrebbe sussistere la necessità di ricorrere alla chirurgia: l’intervento previsto prende il nome di addominoplastica. Anche nel neonato, la guarigione avviene in modo spontaneo, grazie alla crescita e al rinforzo naturale dei muscoli addominali. Similmente alle donne, se il problema si aggrava con la comparsa di complicanze, occorre intervenire chirurgicamente; in alcuni frangenti, l’operazione è urgente.

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://www.londeiclinic.it/diastasi-addominale-intervento/
  • Figura 1: https://www.diastasiaddominale.com/che-cose-la-diastasi-dei-retti-addominali/

Fonti

Foto dell'autore

Mauro Paone

Nato con lo Sport nel DNA. Da bambino, alla tenera età di sette anni, muovo i primi passi nel mondo dello sport attraverso la pallavolo e, successivamente, al calcio. La smisurata passione ed amore per lo sport mi ha permesso di maturare uno dei miei più grandi amori: il Movimento. Curiosità e determinazione non mi hanno mai abbandonato ed ho fatto sì che questo mio amore per il Movimento divenisse il mio lavoro. Ho conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie e la laurea magistrale in Management dello Sport e delle Attività Motorie, oltre a conseguire numerose certificazioni internazionali. Attualmente sto completando la mia formazione con un percorso accademico di Osteopatia. Il motto che mi accompagna da sempre è: ''Prima muoviti bene, e poi spesso''.

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