Dengue: l’OMS lancia l’allarme GLOBALE per il rischio di epidemie

La Dengue rappresenta una minaccia globale: l’OMS invoca misure urgenti

L’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riguardo al possibile aumento drastico di focolai di arbovirus tra cui Dengue, Zika e Chikungunya, rappresenta una preoccupazione mondiale per la salute pubblica. In particolare, la Dengue, una malattia infettiva causata da quattro varianti dello stesso virus, rappresenta un rischio significativo per la salute di molte persone in tutto il mondo.

Attualmente, circa la metà della popolazione mondiale è a rischio di Dengue, con un numero stimato di infezioni tra 100 e 400 milioni all’anno. Questo virus viene trasmesso principalmente dalla zanzara Aedes aegypti, presente nelle regioni tropicali ma non in Italia. Tuttavia, la zanzara tigre (Aedes albopictus), che si è diffusa in tutta l’Europa meridionale, può contribuire alla trasmissione del virus in modo meno efficace.

Dengue OMS
Figura 1 – La Dengue può diventare una pandemia? l’OMS chiama all’azione urgente per contrastare la diffusione e gli effetti della Dengue.

La Dengue si sta diffondendo rapidamente: l’OMS chiede azioni significative

In Italia, il Rapporto 2022 di Epicentro ha confermato 114 casi di Dengue, tutti associati a viaggi all’estero. Ma il rischio che questo virus possa diffondersi in modo endemico è reale. Infatti l’Italia ha un clima subtropicale favorevole alla proliferazione delle zanzare vettori del virus.

La Dengue ha un periodo di incubazione di 5-6 giorni. I sintomi possono comparire a distanza di meno di una settimana dalla puntura della zanzara infetta. I sintomi includono febbre elevata, forte cefalea, dolori articolari e muscolari, estremo dolore alle gambe, nausea, vomito ed esantema. In casi estremi, può verificarsi insufficienza multiorgano con un rischio di mortalità che può arrivare fino al 40% nella forma emorragica.

Non esiste una cura specifica per la Dengue, ma la maggior parte dei pazienti guarisce completamente in circa due settimane. Tuttavia, la malattia rappresenta un grave problema di salute pubblica, poiché la trasmissione del virus può avvenire anche attraverso il trapianto di organi e le trasfusioni di sangue.

I cambiamenti climatici e la diffusione delle malattie

La preoccupazione per l’insorgenza di epidemie di Dengue è legata alla sua trasmissibilità e alla sua diffusione in tutto il mondo. Ci sono molti fattori che possono contribuire alla diffusione del virus, tra cui i cambiamenti climatici. Con l’aumento delle temperature e dell’umidità, le zanzare che trasmettono il virus prosperano in climi subtropicali e tropicali, ma anche in altre aree geografiche dove il clima sta diventando sempre più favorevole alla loro proliferazione.

La situazione è particolarmente preoccupante in Europa, dove la Dengue si manifesta soprattutto come malattia di importazione. Tuttavia, l’Europa e i paesi del bacino mediterraneo potrebbero essere a rischio per l’insorgenza di epidemie Dengue a causa dei cambiamenti climatici, dell’aumento del commercio e del turismo globale.

Prevenzione

La prevenzione della Dengue consiste nell’evitare le punture di zanzare vettori del virus, attraverso l’uso di indumenti adeguati, repellenti, zanzariere e la rimozione di acque stagnanti. Inoltre, le autorità competenti sono tenute ad effettuare campagne di disinfestazione contro le zanzare per prevenire la diffusione del virus.

È fondamentale mantenere una sorveglianza costante e segnalare ogni caso di Dengue per prevenire l’insorgenza di eventuali epidemie. La diagnosi, oltre che clinica, si basa sulla identificazione del virus mediante test molecolare PCR. Attualmente, non esiste una cura specifica per la Dengue, ma i pazienti possono essere trattati con terapie sintomatiche e idratazione.

Un nuovo vaccino contro la Dengue?

La buona notizia è che un nuovo vaccino contro la Dengue è stato recentemente autorizzato per l’immissione in commercio in Europa. Il vaccino, chiamato Qdenga, è costituito da virus attenuati e può essere somministrato a tutti i residenti nelle aree infette ed ai viaggiatori che si recano nelle zone a rischio. Il vaccino viene somministrato in due dosi a distanza di tre mesi, per via sottocutanea, ed è ben tollerato e sicuro.

Tuttavia, la preoccupazione rimane alta, poiché la Dengue continua a rappresentare un grave problema di salute pubblica. È importante adottare misure preventive efficaci, come la disinfestazione, la rimozione di acque stagnanti e l’uso di repellenti e zanzariere, per prevenire la diffusione del virus.

Inoltre, è fondamentale che i governi e le organizzazioni internazionali investano in ricerca e sviluppo per sviluppare nuovi vaccini e terapie efficaci contro la Dengue e altre malattie infettive. Solo attraverso un impegno globale e coordinato si potrà prevenire l’insorgenza di epidemie di Dengue e proteggere la salute delle persone in tutto il mondo.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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