Un importante traguardo è stato raggiunto nell’ambito della chirurgia urologica presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Un giovane paziente di soli 29 anni, affetto da un tumore ad alto rischio, è stato sottoposto a un trapianto di entrambi i reni e a una ricostruzione vescicale innovativa. In questo intervento senza precedenti nella letteratura scientifica, sono stati utilizzati ben 45 centimetri di intestino.
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Intervento senza precedenti: effettuato trapianto di reni e ricostruzione della vescica ad un giovane di 29 anni
La peculiarità di questa procedura risiede nell’approccio mini-invasivo e nell’impiego della chirurgia robotica, che ha consentito di ottenere risultati eccezionali. Uno dei principali obiettivi era quello di evitare una stomia esterna. Era necessario preservare al contempo le strutture anatomiche coinvolte nella funzione sessuale del paziente, considerata la sua giovane età. A guidare l’équipe medica è stato il dottor Paolo Gontero, rinomato direttore della Clinica Urologica universitaria dell’ospedale.
Questo intervento pionieristico rappresenta una svolta significativa nella gestione di casi complessi come quello del paziente in questione. La combinazione di tecniche chirurgiche avanzate, l’utilizzo della chirurgia robotica e l’approccio mini-invasivo hanno permesso di preservare la funzionalità renale e vescicale del paziente. Queste hanno offerto una prospettiva di guarigione e una migliore qualità di vita.
La storia di successo di questo giovane paziente è un chiaro esempio di come l’innovazione e la collaborazione tra medici e tecnologie all’avanguardia possano portare a risultati straordinari. L’esperienza dell’ospedale Molinette rappresenta un faro di speranza per pazienti affetti da tumori ad alto rischio, offrendo loro nuove possibilità di trattamento e migliorando le prospettive di guarigione.