Emergenza virus Marburg: che cosa sta davvero succedendo?

Le ultime notizie dell’emergenza del virus Marburg

In occasione di un recente incontro con la stampa, il Direttore Generale Ghebreyesus ha fornito un aggiornamento sull’epidemia del virus Marburg. Ad oggi, i casi confermati sono 16, con 11 decessi. Inoltre, sono stati segnalati 23 casi probabili da quando l’epidemia è stata dichiarata il 13 febbraio.

Durante il briefing, Ghebreyesus ha anche espresso preoccupazione per le restrizioni imposte dal legislatore e dai tribunali ai servizi di interruzione di gravidanza sicuri per le donne. Una nota positiva è che due operatori sanitari che avevano contratto il virus Marburg in Guinea Equatoriale sono stati recentemente dimessi da un centro di cura sostenuto dall’OMS.

Emergenza Marburg
Figura 1 – L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) chiarisce cosa sta succedendo e dettaglia la situazione dell’emergenza del virus Marburg.

A Bata l’impatto maggiore dell’emergenza del virus Marburg

Bata, situato nella provincia di Litoral, è il distretto che ha subito l’impatto maggiore, con un totale di nove casi segnalati. Durante l’ultimo aggiornamento, Ghebreyesus ha rivelato che a un operatore sanitario di Bata, tenuto sotto osservazione a causa di una precedente esposizione a un caso confermato, è stato diagnosticato il virus. Sono stati presi provvedimenti tempestivi e all’individuo è stata somministrata una terapia antivirale in conformità con il protocollo governativo, con il supporto dell’OMS.

L’OMS invita tutte le parti interessate a rimanere all’erta, poiché potrebbero esserci catene di trasmissione nascoste nel Paese. Il Ministero della Salute, con l’aiuto dell’OMS e di altri partner, sta lavorando per migliorare la sorveglianza nelle aree colpite e rafforzare le capacità di laboratorio.

Il momento critico

Il Ministero della Salute inoltre ha dichiarato che stanno collaborando per migliorare la gestione dei casi. Si sta cercando anche di prevenire e controllare le infezioni, salvaguardare la salute e il benessere del personale sanitario, attuare sepolture sicure e rispettose e coinvolgere la comunità nella valutazione dei rischi e nel garantire la sicurezza.

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta collaborando con i Paesi vicini per prepararsi a eventuali casi importati. Secondo l’esperto, sarà necessario uno sforzo congiunto da parte del governo e della società per porre fine all’epidemia in Guinea Equatoriale.

La situazione dell’aborto

Il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Ghebreyesus, ha discusso anche della questione dell’aborto. Ha espresso preoccupazione per il limitato accesso ai servizi di interruzione di gravidanza sicuri a causa di limitazioni legislative e giudiziarie. Ghebreyesus ha sottolineato che le donne devono avere il diritto di scegliere ciò che è meglio per il loro corpo e la loro salute. Inoltre limitare l’accesso all’aborto non diminuisce il numero di procedure, ma costringe donne e ragazze a cercare alternative non sicure.

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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino e sono il creatore di Microbiologia Italia. Mi sono laureato a Messina in Biologia con il massimo dei voti ed attualmente lavoro come microbiologo in un laboratorio scientifico. Amo scrivere articoli inerenti alla salute, medicina, scienza, nutrizione e tanto altro.

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