Il ruolo del microbiota intestinale nella salute mentale

Il dibattito sul tema della salute mentale sta ottenendo un posto importante nella nostra società, soprattutto in questi ultimi anni, sia perché per assicurare una lotta efficace contro i fattori che peggiorano la qualità di vita delle persone affette da patologie mentali e delle persone che sono loro accanto, la battaglia deve essere condotta su più fronti, sia perché il XXI sec. è conosciuto come il “secolo del cervello” a motivo del fatto che la ricerca scientifica si sta concentrando moltissimo sullo studio di questo organo ancora semi-sconosciuto e affascinante.

La cultura della prevenzione riguardante le malattie mentali e il buon uso del cervello non è già di per sé molto diffusa, tuttavia, certamente tra i tanti fattori che si poteva immaginare essere alla base dell’equilibrio delle nostre funzioni mentali, quasi nessuno avrebbe pensato al microbiota intestinale. E invece…

Cos’è il microbiota intestinale?

Il microbiota intestinale è una comunità microbica presente nel tratto enterico ed è, quindi, un “meta-organo” (un organo che non ha corrispondenza anatomica) che può vivere due condizioni: eubiosi o disbiosi. Se il microbiota è in eubiosi significa che è in equilibrio ed è funzionalmente efficace, condizione che permette di mantenere in salute tutto l’organismo. La condizione di disbiosi, cioè quella di disequilibrio è correlata a diverse malattie come diabete, obesità, patologie cardiovascolari, ma anche demenza di Alzheimer, morbo di Parkinson, depressione, ansia, schizofrenia, disturbo bipolare, ecc… perché vi è una forte relazione tra cervello, flora batterica e intestino, anche detta: asse microbiota-intestino-cervello (figura 1).

Figura 1 – schematizzazione dell’asse microbiota-intestino-cervello.

Come è possibile tutto questo?

Secondo uno studio di Johnson e Foster la manipolazione batterica ha degli effetti sul comportamento dell’organismo ospitante e questo perché il sistema enterico e quello nervoso comunicano attraverso dei metaboliti che hanno anche la funzione di influenzare la produzione del neurotrasmettitore serotonina, il cui compito principale è regolare il tono dell’umore. Secondo Asano, Hiramoto et al., 2012, inoltre, la flora batterica ha anche un ruolo importante nell’attivazione dei precursori della dopamina (ha un ruolo nei circuiti del piacere e della ricompensa, ma anche nella genesi del morbo di Parkinson) e della noradrenalina (viene prodotta in caso di grandi stress psico-fisici) a livello intestinale. Johnson e Foster (2018) individuano la causa di tutto ciò nella “dipendenza dell’organismo ospitante nei confronti del microbiota” attivata dal fatto che quest’ultimo sia indispensabile ottenere informazioni riguardanti la nutrizione dell’organismo stesso. 

Da cosa viene influenzato il nostro microbiota?

Uno studio di Valles-Colomer, Falony, Darzi, Tigchelaar, Wang e colleghi (2019) sostiene che le persone affette da depressione condividano la presenza nel loro microbiota di due popolazioni di batteri principalmente: Coprococcus e Dialister e che gli stessi siano presenti nelle persone con bassa qualità di vita, ma non in quelle con alta qualità di vita. I ricercatori, inoltre, hanno notato che c’è una correlazione positiva tra l’alta qualità di vita e la capacità del microbioma intestinale di sintetizzare l’acido 3-4 diidrossifenilacetico, un prodotto che serve a degradare la dopamina e che è coinvolto nei meccanismi della depressione.

Il microbiota è più stabile nell’età adulta, mentre è piuttosto in disequilibrio nell’infanzia e nella vecchiaia, anche se è comunque sempre influenzato dal tipo di alimentazione che il soggetto segue. Sicuramente al disequilibrio del microbiota possono contribuire le infezioni, ma anche lo stile di vita sregolato protratto nel tempo (alimentazione sbagliata, fumo, abuso di alcol, ecc.) e l’assunzione cronica dei farmaci, tra cui anche le pillole anticoncezionali.

Sitografia:

  1. https://www.stateofmind.it/2018/05/flora-batterica-comportamento/ consultato il 22 aprile 2019
  2. https://www.stateofmind.it/2019/02/microbiota-depressione-intestino/ consultato il 22 aprile 2019
  3. https://microbioma.it/gastroenterologia/microbiota-intestinale-cose-come-composto-che-ruolo-svolge/?utm_source=website&utm_medium=article&utm_content=cornerstone consultato il 22 aprile 2019
  4. https://microbioma.it/gastroenterologia/microbiota-e-microbioma-quale-differenza/ consultato il 22 aprile 2019
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

3 commenti su “Il ruolo del microbiota intestinale nella salute mentale”

  1. Veramente interessante ma purtroppo materia sconosciuta alla maggior parte delle persone e dei medici speriamo di recuperare il tempo perduto

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