Progeria

La progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, è una rara malattia genetica, responsabile di un invecchiamento precoce e la comparsa di patologie tipiche negli anziani. Solo le capacità mentali restano intatte. 

Caratteristiche

Elemento chiave della patologia risulta essere l’invecchiamento precoce, vero responsabile delle complicazioni a cui vanno incontro le persone affette. Sono, quindi, molto frequenti malattie coronariche ed episodi cardiaci, osteoporosi e difetti dello scheletro, problemi di crescita, alopecia ed invecchiamento e assottigliamento della pelle. 

Esistono diverse sindromi progeroidi, causate da svariate mutazioni genetiche.

La progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, è causata dalla comparsa di una mutazione nel gene LMNA, codificante per la lamina A, proteina responsabile del controllo della forma e del funzionamento del nucleo cellulare. Il nucleo cellulare rappresenta l’involucro in cui è localizzato il DNA e diversi elementi del metabolismo cellulare. Un danno importante a questo livello si ripercuote in modo estremamente significativo a livello patologico.

La proteina codificata dal gene mutato, chiamata progerina, risulta avere una forma anormale e perdere la sua funzione primaria, dando il via ai processi di invecchiamento. 

A differenza di molte altre patologie genetiche, la progeria è raramente ereditata in quanto le persone affette non vivono molto a lungo per poter riprodursi. La mutazione del gene LMNA è una mutazione de novo, vale a dire che si origina in modo sporadico e casuale.

Lo studio della progeria è assolutamente necessario. Infatti, lo studio dell’invecchiamento precoce può fornirci indizi sul normale processo di invecchiamento.

Eziologia e patogenesi

Il nucleo delle cellule umane è protetto da una membrana esterna, definita membrana nucleare, e da una interna unita alla lamina nucleare. Quest’ultima è costituita dall’associazione di alcuni tipi di lamine disposte a formare un reticolo fibroso che svolge lo stesso compito del citoscheletro, ovvero sostegno e mobilità del nucleo.

Sono presenti 3 diversi geni responsabili della codifica di almeno 7 tipi di lamine implicate in questa funzione, il gene A, il gene B e il gene C.

Il gene che risulta mutato nella progeria è il gene LMNA (locus 1q21.2), codificante per la pre-lamina A, un precursore della lamina A.

La pre-lamina A nella sua struttura molecole presenta delle cisteine all’estermita C-terminale, e proprio queste, in seguito ad un processo chimico definito prenilazione, permettono alla lamina di legarsi alla membrana nucleare interna.

La presenza di mutazioni nel gene responsabile della lamina A non fa altro che determinare grossi cambiamenti. Una mutazione puntiforme in posizione 1824 nel gene LMNA è la principale responsabile della progeria. Specificatamente, la mutazione riguarda la sostituzione di una citosina con una timina, che va a ripercuotersi sulla produzione di un mRNA anomale e breve. Ne risulta una proteina tronca, che viene denomita progerina.

Figura 1 - Bambino affetto da progeria
Figura 1 – Bambino affetto da progeria [www.abilitychannel.tv]

La lamina A quindi non si lega alla membrana nucleare interna, e il nucleo non ha supporto strutturale. Questo indebolimento strutturale si ripercuote anche sulla capacità replicativa della cellula, che ne risulta compromessa.

La capacità di non rinnovarsi delle cellule va inevitabilmente a colpire i tessuti, che vanno incontro ad invecchiamento precoce molto marcato.

Ad oggi sono conosciuti oltre 1400 mutazioni del gene LMNA che portano a progeria.

Segni e sintomi

In genere i bambini affetti da progeria nascono normali, per poi presentare i primi sintomi durante i primi mesi di vita. I primi aspetti riscontrati sono un deficit della crescita e una sclerodermia localizzata. Nei mesi successivi si presentano sempre più condizioni caratteristiche. Entro i 2 anni dalla nascita, i sintomi sono totalmente evidenti e riconoscibili. Il corpo appare piccolo e fragile, simile agli anziani, il viso è generalmente rugoso mentre la testa è più grande rispetto al resto del corpo. L’alopecia mette in mostra le vene presenti nel cranio. Il grasso corporeo viene rapidamente eliminato dal corpo insieme alla perdita del tono muscolare che determina maggior rigidità articolare.Il deficit di crescita determina bassa statura ed una ritardata fuoruscita dentale. Le anomalie cranio-facciali si evidenziano in una grossa differenza cranio-facciale, in un caratteristico naso a becco ed una fontanella ampia. Solamente lo sviluppo mentale resta normale.

Figura 2 - Segni caratteristici della progeria
Figura 2 – Segni caratteristici della progeria [http://flipper.diff.org]

Epidemiologia

Si stima che la progeria colpisca 1 bambino su 4-8 milioni di neonati nel mondo, anche se i numeri che si riscontrano sono estremamente bassi per avere una statistica attendibile.

Non sembrano esserci differenze di incidenza tra i generi. A livello globale sono attualmente registrati un centinaio circa di casi, mentre in Italia sono presenti 5 casi. La progeria non sembra presentare fattori di rischio che ne aumentino l’incidenza.

I genitori con un figlio affetto da progeria, la probabilità di avere un nuovo figlio affetto è di circa il 2-3%.

Diagnosi

Diagnosticare la progeria si basa sull’osservazione dei segni caratteristici della patologia. 

Sono frequenti dei test e degli esami fisici eseguiti per giungere alla diagnosi. Tra questi, la misurazione dell’altezza e del peso, grafici di crescita, test dell’udito e della vista, senza trascurare la rilevazione dei segni vitali tra cui anche la pressione sanguigna.

Test strumentali e di laboratorio

Un test genetico può individuare con esattezza la presenza delle mutazioni responsabili della progeria.

In più, l’osservazione delle cellule dei pazienti affetti da progeria permette di visualizzare la forma anomala e caratteristica del nucleo. Mentre i test di laboratorio non mostrano anomalie significative, ad eccezione di una elevata escrezione urinaria di acido ialuronico. 

È possibile approfondire l’accorciamento telomerico dovuto all’invecchiamento precoce.

È disponibile un test prenatale per la ricerca della progeria. 

Terapia

Ad oggi non esiste cura per la progeria. Si può però monitorare la condizione delle patologie che verranno a presentarsi e trattarle in modo appropriato. In altre parole, vengono affrontati i sintomi. 

La comparsa di problemi legati alla presenza di colesterolo verranno somministrate le statine. L’assunzione quotidiana di aspirina può essere preventiva riguardo episodi cardiaci ed ictus.

La pressione sanguigna viene monitorata con farmaci specifici, così come la prevenzione della formazione di coaguli tramite anticoagulanti. Non possono essere esclusi i farmaci per il trattamento del mal di testa e delle convulsioni.

In più, si ricorre spesso a terapia fisica e occupazionale, nutrizione specifica e cure odontoiatriche.

La terapia fisica e occupazionale ritarda la rigidità articolare. Mantenere una nutrizione ad alto contenuto calorico aiuta senza dubbio la condizione fisica. Ed infine, le cure odontoiatriche sono molto frequenti nella progeria, e sono senza dubbio di ausilio.

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://it.wikipedia.org/wiki/Progeria
  • Figura 1: https://www.abilitychannel.tv/progeria-sindrome-da-invecchiamento-precoce/
  • Figura 2: http://flipper.diff.org/app/items/info/4923
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Francesco Centorrino

Sono Francesco Centorrino, creatore ed amministratore di Microbiologia Italia, primo sito di divulgazione microbiologica in Italia. Sono laureato in biologia e molto appassionato di tecnologia, cinema, scienza e fantascienza. Sono Siciliano ma vivo e lavoro in Basilicata come analista di laboratorio microbiologico presso una nota azienda farmaceutica. Ho creato il portale di Microbiologia Italia per condividere conoscenza ed informazioni a chiunque fosse interessato a questa bellissima scienza. Potete trovare tutti i miei contatti al seguente link: https://linktr.ee/fcentorrino.

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