Donare il midollo osseo: un atto di profondo altruismo

In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, ricordiamo anche l’importanza della donazione del midollo osseo. Donare il midollo osseo è un gesto di generosità che può salvare la vita di persone affette da gravi malattie del sangue, come leucemie e linfomi. In questo articolo, esploreremo cosa è il midollo osseo, come avviene la donazione e quali sono i requisiti per diventare un donatore.

Cos’è il midollo osseo?

Il midollo osseo è un tessuto localizzato all’interno delle ossa lunghe e piatte, in particolare delle ossa del bacino, dello sterno e delle vertebre. È composto da cellule staminali ematopoietiche, responsabili della produzione di cellule del sangue, come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

La donazione di midollo osseo

La donazione di midollo osseo è un procedimento attraverso il quale le cellule staminali ematopoietiche vengono prelevate da un donatore sano e trapiantate in un paziente che ne ha bisogno. Questo trapianto può essere vitale per la sopravvivenza e la guarigione del paziente.

Trapianto di midollo osseo in un paziente con leucemia - donazione midollo osseo
Figura 1 – Trapianto di midollo osseo in un paziente con leucemia. [Fonte: https://www.tantasalute.it/]

Criteri per la donazione del midollo osseo

Qualsiasi persona in buona salute che abbia un’età compresa tra i 18 e i 35 anni può diventare un potenziale donatore di midollo osseo. È importante sottolineare che il donatore deve essere in buona salute e non deve avere malattie che possano compromettere la donazione o la salute del paziente ricevente. Inoltre, l’aspirante donatore deve pesare almeno 50Kg.

Criteri escludenti la donazione

Purtroppo, non tutti possono donare. Alcune patologie portano all’esclusione dall’elenco dei possibili donatori, tra cui problemi psichiatrici come la depressione maggiore e problemi di ansia che richiedono un trattamento farmacologico, tutti i tumori maligni, anche dopo la guarigione (ad esclusione del carcinoma basocellulare e del carcinoma in situ della cervice uterina, purché risolto chirurgicamente). Sono esclusi anche chi ha malattie gastrointestinali come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa, malattie cardiovascolari e respiratorie, malattie autoimmuni, disturbi della coagulazione e malattie del sistema nervoso centrale come l’epilessia.

L’iscrizione al registro donatori

Dopo aver effettuato un colloquio con il medico responsabile, si firma il consenso informato e ci si sottopone ad un prelievo di sangue o di saliva. In questo modo viene effettuata la tipizzazione, ovvero verranno estratti i dati genetici, in modo tale da poter verificare la compatibilità con un paziente.

Questi dati saranno poi inseriti nel Registro Nazionale, collegato anche a quelli internazionali, e da quel momento si è potenziali donatori di midollo osseo. La donazione infatti non ha limiti geografici, si può donare in qualsiasi parte del mondo purché ci sia compatibilità.

Si può essere contattati per la donazione fino ad un’età massima di 55 anni, purché ci si sia iscritti al registro donatori in età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

Come avviene la donazione?

Esistono due metodi principali per la donazione di midollo osseo:

  • Prelievo di midollo osseo: Questo metodo prevede il prelievo direttamente dal midollo osseo dal donatore sotto anestesia generale. Il prelievo avviene attraverso piccole incisioni delle creste iliache e dura circa un’ora. Dopo la donazione, il midollo osseo del donatore si rigenera completamente nel giro di alcune settimane.
  • Prelievo di cellule staminali dal sangue periferico: Questo metodo è meno invasivo e più comune rispetto al prelievo di midollo osseo. Prima del prelievo (almeno 4-5 giorni prima), il donatore riceve iniezioni di un farmaco chiamato fattore di crescita per stimolare la produzione di cellule staminali nel midollo osseo. Questi farmaci possono provocare degli effetti collaterali, come dolori ossei e febbre. Successivamente, il sangue del donatore viene filtrato attraverso un separatore di cellule, che raccoglie le cellule staminali ematopoietiche. Il sangue rimanente viene poi restituito al donatore attraverso un’altra linea venosa.

Conclusioni

La donazione del midollo osseo è un atto di solidarietà che può fare la differenza nella vita di molte persone affette da gravi malattie del sangue. Diventare un donatore può offrire una possibilità di guarigione e di vita a pazienti che altrimenti non avrebbero alternative terapeutiche.

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Roberta Maria Serra

Futura biologa, nutro un forte interesse per temi quali la salute e la prevenzione, di cui scrivo e curo una rubrica social per Microbiologia Italia. Altre mie passioni riguardano l’astronomia, la bioinformatica, la biostatistica e la ricerca clinica. Ritengo che saper comunicare argomenti di carattere scientifico con chiarezza e rigore sia importantissimo, soprattutto nel periodo in cui viviamo.

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