Ecotossicologia: la scienza che protegge gli ecosistemi

L’ecotossicologia studia l’impatto degli inquinanti sugli ecosistemi. È quindi definita come la scienza che protegge gli ecosistemi. Anche se la parola ecotossicologia fu coniata solo nel 1969, ha radici antiche che affondano in altre due discipline: la tossicologia e l’ecologia. È nata infatti in risposta alla crescente preoccupazione per l’inquinamento ambientale. Si occupa di studiare gli effetti tossici delle sostanze inquinanti, sia naturali che sintetiche, sugli ecosistemi e sui loro componenti, inclusi gli esseri umani.

L’ecotossicologia oggi

Oggi, l’ecotossicologia è definita come la scienza che utilizza i principi della tossicologia, dell’ecologia e della chimica ambientale per studiare gli effetti delle sostanze tossiche sugli ecosistemi. Infatti, i suoi obiettivi principali sono:

  • la valutazione del rischio ecologico associato all’esposizione a sostanze inquinanti;
  • la comprensione dei meccanismi attraverso i quali le sostanze tossiche interagiscono con gli organismi viventi e gli ecosistemi;
  • lo sviluppo di strategie di prevenzione e mitigazione dell’inquinamento ambientale.

Ecotossicologia: la scienza che protegge gli ecosistemi è interdisciplinare

L’ecotossicologia è una scienza interdisciplinare che conoscenze in diversi campi. Tra questi ci sono:

  • la chimica ambientale che studia il destino e il trasporto delle sostanze inquinanti nell’ambiente;
  • la tossicologia ambientale che valuta gli effetti tossici delle sostanze inquinanti sugli organismi viventi;
  • l’ecologia utile per comprendere le interazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente.

Ecotossicologia: tra protezione ambientale e salute umana

L’ecotossicologia svolge un ruolo cruciale nella protezione dell’ambiente e della salute umana. Grazie ad essa, infatti, si possono identificare le sostanze inquinanti più pericolose, valutare il rischio di esposizione e sviluppare strategie per ridurre l’inquinamento e proteggere gli ecosistemi.

In un mondo sempre più industrializzato, è una scienza essenziale per garantire un futuro sostenibile per il pianeta.

Ecotossicologia: la scienza che protegge gli ecosistemi fa da ponte tra chimica e ambiente

Fin dalle sue origini, l’ecotossicologia si è concentrata su due aspetti fondamentali:

  • la comprensione dei meccanismi di azione e gli impatti delle sostanze tossiche: dagli effetti diretti a quelli indiretti, immediati o a lungo termine, sia su singoli individui che su intere popolazioni;
  • l’analisi dell’inquinamento ambientale cioè come le sostanze tossiche contaminano l’aria, l’acqua e il suolo, e quali sono le conseguenze per la biodiversità e la salute degli ecosistemi.
Relazione tra le sostanze chimiche e i livelli di organizzazione di un ambiente.
Figura 1 – Relazione tra le sostanze chimiche e i livelli di organizzazione di un ambiente. [Fonte: Immagine creata con Canva da Elisabetta Cretella]

Dagli inquinanti noti alle emergenze ambientali

Inizialmente, l’ecotossicologia si è concentrata sugli inquinanti già noti e regolamentati. Successivamente, l’attenzione si è spostata verso gli “inquinanti emergenti”, come la radioattività, gli organismi geneticamente modificati (OGM), i prioni, gli interferenti endocrini e i nanomateriali. A questi si aggiungono i prodotti di trasformazione, i metaboliti e i materiali derivanti dalla degradazione di sostanze chimiche.

Le fonti di inquinamento

L’ecotossicologia analizza diverse fonti di inquinamento, tra cui:

  • l’industria;
  • la produzione di energia;
  • i trasporti;
  • i rifiuti e i farmaci;
  • l’agricoltura moderna.
Le industrie sono tra le fonti di inquinamento ambientale analizzate dall'ecotossicologia.
Figura 2 – Le industrie sono tra le fonti di inquinamento ambientale analizzate dall’ecotossicologia. [Fonte: Pixabay.com]

Valutazione del rischio ambientale

La valutazione del rischio ambientale in ecotossicologia si articola in quattro fasi:

  1. stima dei pericoli ovvero l’identificazione delle proprietà tossiche delle sostanze chimiche;
  2. stima dell’esposizione cioè la misurazione dei livelli di contaminazione nell’ambiente;
  3. stima degli effetti ovvero la determinazione della relazione tra la concentrazione di una sostanza e i suoi effetti sugli organismi viventi;
  4. quoziente di rischio cioè il calcolo del rapporto tra l’esposizione e gli effetti potenziali.

Obiettivi e applicazioni dell’ecotossicologia

L’ecotossicologia è definita come la scienza che protegge gli ecosistemi perché ha il compito di quantificare e validare scientificamente il rischio ambientale. Inoltre, si pone gli obiettivi di prevedere gli effetti dell’inquinamento sugli ecosistemi e sviluppare sistemi di monitoraggio ecologico. È necessaria anche per stabilire i protocolli per la protezione del capitale naturale e formulare risposte adeguate ai cambiamenti ambientali.

L’ecotossicologia quindi fornisce strumenti essenziali per ridurre i danni ambientali, proteggere la biodiversità e promuovere uno sviluppo sostenibile.

Bibliografia:

  • Butler G.C., 1978 – Principles of Toxicology. SCOPE 12. John Wiley and Sons. Chichester
  • Peakall, D.B. (1999). The Use of Biomarkers in Hazard Assessment. In: Peakall, D.B., Walker, C.H., Migula, P. (eds) Biomarkers: A Pragmatic Basis for Remediation of Severe Pollution in Eastern Europe. NATO Science Series, vol 54. Springer, Dordrecht. https://doi.org/10.1007/978-94-011-4550-3_9

Crediti immagini:

  • Immagine in evidenza: https://pixabay.com/it/photos/tubi-di-scarico-acqua-inquinata-3465090/
  • Figura 1 : Immagine creata con Canva da Elisabetta Cretella
  • Figura 2 : https://pixabay.com/it/photos/industria-tramonto-inquinamento-1752876/

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