L’Università di Oxford ha dato il via agli studi clinici di fase 1 per valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di un nuovo candidato vaccino contro l’HIV (Fig. 1) chiamato HIVconsvX.
Tredici adulti sani, HIV-negativi, di età compresa tra 18 e 65 anni, riceveranno la prima dose del vaccino e, dopo 4 settimane, una dose di richiamo.
Il nuovo candidato vaccino agisce stimolando i linfociti T contro le regioni altamente conservate dell’HIV, un retrovirus del genere Lentivirus che debilita il sistema immunitario dell’ospite rendendolo estremamente suscettibile a tutte le infezioni secondarie.
HIVconsvX potrebbe inoltre essere potenzialmente efficace contro i ceppi presenti in qualsiasi regione geografica risultando così un’importantissima arma attesa da molto tempo.
La sperimentazione fa parte della European Aids Vaccine Initiative (EAVI2020), un progetto di ricerca finanziato dalla Commissione europea che ha l’obiettivo di promuovere la ricerca per lo sviluppo di vaccini per contrastare la pandemia mondiale che, secondo i dati riportati dall’UNAIDS, colpisce circa 38 milioni di persone, di cui 36,2 milioni sono adulti e 1,8 milioni sono bambini con età inferiore ai 15 anni.
La notizia è quindi da considerare come uno straordinario punto di partenza della ricerca ma vi è comunque la necessità di attendere, con fiducia e speranza, i successivi studi e trial clinici.
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