Antibiotico: come proteggere lo stomaco?

Quali sono gli effetti degli antibiotici sullo stomaco? È necessario abbinare la loro assunzione a un altro farmaco che serva a proteggere lo stomaco, cioè un gastroprotettoreCome si protegge lo stomaco dall’antibiotico?

Antibiotici

Un antibiotico è un farmaco che appartiene agli agenti antimicrobici. Gli agenti antimicrobici comprendono due categorie: gli antibiotici e i chemioterapici antimicrobici. Gli antibiotici sono sostanze di origine naturale con attività antimicrobica. Al contrario, i chemioterapici antimicrobici sono prodotti per via sintetica, e non sono da confondere con i chemioterapici antineoplastici, i quali sono utilizzati come antitumorali. In generale, nel gergo quotidiano e nelle pubblicazioni internazionali, vengono chiamati “antibiotici” anche i composti di sintesi. Ebbene sì, probabilmente senza saperlo, qualche volta per curare un’infezione abbiamo preso un chemioterapico e lo abbiamo chiamato antibiotico. 

Antibiotici e farmaci per la protezione dello stomaco.
Figura 1: Antibiotici e farmaci per la protezione dello stomaco. [Fonte: rawpixel.com]

Tossicità selettiva degli agenti antimicrobici.

Gli agenti antimicrobici sono sostanze con tossicità selettiva. La tossicità selettiva è una delle proprietà più importanti di questi farmaci. Infatti essi sono capaci di danneggiare i microorganismi senza danneggiare l’ospite, ovvero in questo specifico caso, l’uomo. Sappiamo bene che prendere un antibiotico non è una passeggiata per il nostro intestino, questo perché all’interno del tratto intestinale ci sono tantissimi microorganismi che vivono in simbiosi con l’uomo e svolgono funzioni benefiche tra cui proprio quella di aiutarci a digerire alcune sostanze. L’antibiotico può danneggiare questi microorganismi portando ad uno squilibrio della flora intestinale (disbiosi) e rendere il nostro intestino più vulnerabile. Tipicamente, infatti, l’assunzione di un antibiotico è associata a quella di un probiotico che serve proprio a reintegrare i microorganismi persi a causa del farmaco. 

Effetti collaterali dell’antibiotico sullo stomaco 

A oggi invece, non ci sono evidenze scientifiche che diano indicazione di assumere un farmaco gastroprotettore (es. inibitori di pompa protonica, antiacidi a base di alluminio e magnesio ecc.) abbinato all’antibiotico. Gli antibiotici non arrivano a danneggiare le pareti dello stomaco. Nonostante ciò, tra gli effetti collaterali comuni degli antibiotici ci sono dolori e acidità di stomaco. In particolare, alcune classi di antibiotici come cefalosporine, penicillina, fluorochinoloni e macroclidi possono avere effetti più accentuati sullo stomaco rispetto ad altri antibiotici.

Le possibili cause dei problemi di stomaco

Alla base di questi sintomi può esserci effettivamente l’alterazione e lo squilibrio causato dall’antibiotico sui microorganismi intestinali che può ripercuotersi sullo stomaco e portare a difficoltà digestive. Non bisogna dimenticare, infatti, che anche l’intestino è coinvolto nella digestione e nell’assorbimento di sostanze importanti per l’organismo. Le difficoltà digestive possono quindi essere un disturbo indiretto sullo stomaco causato proprio dalla disbiosi.

Come ridurre gli effetti collaterali e proteggere lo stomaco?

Abbinare un probiotico all’assunzione dell’antibiotico può quindi già essere un buon modo di preservare le nostre funzioni digestive, mantenendo in equilibrio la flora intestinale (eubiosi) e proteggendo lo stomaco dagli effetti dell’antibiotico. È molto importante assumere i probiotici almeno a due ore di distanza dall’antibiotico, in modo tale da non vanificarne l’effetto e proseguirne l’assunzione per una decina di giorni dopo la fine della terapia antibiotica, così da essere sicuri di aver riportato in equilibrio la flora intestinale

Per ridurre l’effetto di alcuni antibiotici (es. amoxicillina) sui sintomi gastrici ne viene raccomandata l’assunzione a stomaco pieno. Tuttavia, è bene informarsi tramite il proprio medico su quali antibiotici assumere effettivamente a stomaco pieno e quali no. Infatti l’assunzione a stomaco pieno comporta una maggiore esposizione del farmaco ai succhi gastrici, quindi a una possibile riduzione del suo assorbimento da parte dell’organismo e di conseguenza un aumento dell’esposizione a infezioni o a recidiva della stessa. 

Antibiotici e gastroprotettori: le possibili interazioni

Per proteggere lo stomaco dall’antibiotico non è quasi mai necessario assumere un gastroprotettore. Un recente studio ha dimostrato che l’assunzione di particolari gastroprotettori, gli inibitori di pompa protonica, in concomitanza con la terapia antibiotica espone maggiormente all’infezione da Clostridium difficile, un batterio che causa infiammazione dell’intestino crasso, diarrea e altri sintomi intestinali talvolta molto severi.

Bisogna ricordare che anche rimedi naturali come il bicarbonato di sodio o l’assunzione di cibi come il succo di pompelmo (in particolare assunzione di succo di pompelmo e claritromicina) possono avere effetti sull’assorbimento degli antibiotici riducendone l’effetto oppure aumentandone la tossicità con conseguenze più o meno gravi sul nostro organismo.

Casi in cui l’antibiotico richiede una protezione per lo stomaco

A oggi l’unica infezione che viene trattata con antibiotici e inibitori di pompa protonica è l’infezione da Helicobacter pylori, un batterio che vive in ambiente acido, infatti il suo habitat ideale è lo stomaco umano. In questo caso è necessario proteggere lo stomaco, poiché l’infezione da H. pylori causa gastriti e ulcera.

Durante l’assunzione di antibiotici è bene quindi rispettare tutte le indicazioni mediche ed eventualmente informarsi e riconsultare il proprio medico nel caso dovessero sopraggiungere sintomi gastrici, evitando quindi di abbinare accidentalmente all’antibiotico una sostanza che può interagire ed influenzare terapia e guarigione.

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Laura Follia

Sono Laura Follia ho un dottorato in medicina molecolare e sono laureata in biotecnologie mediche. Sono una bioinformatica, una ricercatrice e un'insegnante. Mi interesso di nutrizione e divulgazione scientifica. Nel tempo libero mi piace molto cucinare (soprattutto dolci).