Plasticosi: la nuova malattia che colpisce gli uccelli marini

Plasticosi: la nuova malattia che colpisce gli uccelli marini.

Plasticosi: la nuova malattia che colpisce gli uccelli marini

Uno studio recente, pubblicato sul Journal of Hazardous Materials, descrive la plasticosi: una nuova malattia infiammatoria di cui soffrono gli uccelli marini.

La plasticosi è correlata ad una eccessiva cicatrizzazione dello stomaco della berta piedicarnicini.
Le parti taglienti o appuntite dei frammenti di plastica, ingeriti accidentalmente, sono in grado di lacerare il tessuto del proventriglio, la prima camera dello stomaco degli uccelli. La lacerazione induce la formazione di tessuto cicatriziale influendo negativamente sulla funzionalità dello stomaco.

Microplastiche negli alimenti e nelle bevande.

Microplastiche negli alimenti e nelle bevande

Le microplastiche sono un po’ ovunque, dagli ecosistemi marini, d’acqua dolce e terrestri alle località remote. Sono facilmente ingerite dagli animali e dall’uomo e aderiscono anche alla superficie degli organismi marini. Hanno dimensioni molto piccole, comprese tra 1 µm e 5 mm. Proprio questa caratteristica ne rende l’uomo sempre più esposto. Infatti, le microplastiche si trovano anche negli alimenti e nelle bevande, compresa l’acqua. La loro ingestione è la principale fonte di esposizione per l’uomo. A seguire ci sono l’inalazione e l’ingestione mediante il contatto mano-bocca.

Dalle plastiche alle microplastiche.

Dalle plastiche alle microplastiche

Si discute sempre di più dell’inquinamento da plastica a causa della sua peculiare caratteristica di scomporsi in pezzi di dimensioni inferiori. Prendono il nome di micro- e nano-plastiche. Non si vedono ma si accumulano ugualmente nell’ambiente. Il passaggio dalle plastiche alle microplastiche è un problema sempre più discusso dall’opinione pubblica, dalla comunità scientifica. La scoperta della loro presenza nell’organismo umano, negli alimenti, negli animali e tra le piante marine ha sollevato l’interesse anche dei legislatori di molti Paesi e dell’Unione europea.

La plastica: una delle più utili invenzioni dell'uomo.

La plastica: una delle più utili invenzioni dell’uomo

La particolarità dell’inquinamento causato dalla plastica è data dalla sua scomposizione in micro- e nano-plastiche. Non si vedono ad occhio nudo ma si accumulano ugualmente nell’ambiente. Il passaggio dalle plastiche alle microplastiche è un problema preso in considerazione di recente. La scoperta di questi inquinanti nell’organismo umano e negli alimenti, oltre che negli animali e sulla vegetazione marina, ha suscitato l’interesse della comunità scientifica e dell’opinione pubblica. Di conseguenza, sono scesi in campo anche i legislatori di vari paesi e dell’Unione Europea al fine di adottare misure che ne limitano il rilascio nell’ambiente.

Adriatico: un mare ricco di plastica galleggiante

Adriatico: un mare di plastica galleggiante

L’inquinamento da plastica nel mar Mediterraneo è significativo. La quantità di microplastiche galleggianti è paragonabile a quella degli oceani. Il mare Adriatico è il mare italiano più ricco di plastica galleggiante. Alcune sue caratteristiche lo rendono particolarmente adeguato all’accumulo di detriti di plastica. Perché?

Reti da pesca fantasma

Reti da pesca fantasma o ghost gear

Inquinamento marino: tra i responsabili ci sono anche gli attrezzi da pesca fantasma. Gli attrezzi da pesca sono persi con una certa frequenza, soprattutto quando le condizioni meteorologiche sono avverse come durante i temporali e le mareggiate. L’accumulo sui fondali ha ricadute negative sugli habitat marini e costieri, sulla loro fauna e di conseguenza sulla sicurezza alimentare.

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