Gastroenteriti infettive

Caratteristiche delle gastroenteriti

La gastroenterite è un termine globale utilizzato per l’infiammazione dello stomaco e dell’intestino che può provocare un’ampia gamma di sintomi, da infezioni asintomatiche a disturbi lievi, a condizioni potenzialmente letali che portano alla morte.

Le gastroenteriti infettive possono essere causate da numerosi agenti patogeni e nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni a risoluzione spontanea. La trasmissione può avvenire tramite alimenti e acqua contaminati, oppure per contatto diretto persona-persona. Vediamone alcuni aspetti più specifici, e la diffusione sul territorio.

Eziologia e patogenesi delle gastroenteriti

Le gastroenteriti possono essere causate da:

gastroenterite è causata da batteri e virus
Figura 1- La gastroenterite è causata da batteri e virus [Fonte www.analisidelsangue.net]

La gastroenterite acuta di solito dura meno di 14 giorni. Ciò è in contrasto con la gastroenterite persistente, che dura tra i 14 e i 30 giorni, e la gastroenterite cronica, che dura più di 30 giorni.

Gastroenterite acuta

Virale (50-70% dei casi)Batterica (15-20% dei casi)Parassita (10-15% dei casi)
NorovirusShigellaGiardia
RotavirusSalmonellaAmebiasi
Adenovirus enterico di tipo 40 e 41CampilobatteriCriptosporidio
AstrovirusE coliIsospora
CoronavirusVibrioneCiclospora
Alcuni picornavirusYersiniaMicrosporidio
 Clostridium difficile 
Tabella 1 – Cause infettive di gastroenterite acuta

Il rotavirus provoca una gastroenterite disidratante particolarmente grave che colpisce i bambini piccoli. La gravità dell’infezione è aggravata dalla malnutrizione, rendendo il rotavirus una causa significativa di mortalità nei bambini in tutto il mondo. L’introduzione del vaccino contro il rotavirus negli Stati Uniti e in Europa è stata efficace nel ridurre la gastroenterite da rotavirus.

Il norovirus, tuttavia, causa la maggior parte delle epidemie di gastroenterite acuta non batterica in tutte le fasce di età.

La gastroenterite acuta può essere la gastroenterite del viaggiatore, la gastroenterite di origine alimentare e la gastroenterite associata agli antibiotici.

I batteri causano la maggior parte dei casi di diarrea del viaggiatore. I più comuni sono E. coli Enterotossigeni (ETEC), seguiti da Salmonella, Campylobacter jejuni e Shigella.

La patogenesi della gastroenterite di origine alimentare può essere scomposta in 3 meccanismi:

  1. Agenti patogeni che producono una tossina nel cibo prima che venga consumato (tossina preformata)
  2. Agenti patogeni che producono una tossina nel tratto gastrointestinale, dopo che il cibo è stato ingerito
  3. Agenti patogeni che invadono la parete intestinale e distruggono direttamente il rivestimento epiteliale, rilasciando fattori che causano una diarrea infiammatoria.

La diarrea associata agli antibiotici è anche chiamata colite da Clostridium difficile. Questa infezione si verifica spesso nei pazienti ospedalizzati, con un rischio crescente correlato alla durata della degenza ospedaliera. L’uso di più antibiotici e la durata dell’antibiotico sono associati ad un aumentato rischio di infezione da C. difficile.

Gastroenterite cronica

Le cause di gastroenterite persistente o cronica includono infezioni parassitarie, farmaci, malattia infiammatoria intestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn, colite collagenosa e colite microscopica), sindrome dell’intestino irritabile, gastroenterite eosinofila, malattia celiaca, intolleranza al lattosio, cancro del colon-retto, ostruzione intestinale, malassorbimento e intestino ischemico.

Gli ospiti immunocompromessi sono più vulnerabili alle infezioni da gastroenterite cronica. Cryptosporidium è stato una causa di diarrea cronica nelle persone con AIDS. È anche responsabile di grandi epidemie negli asili nido, nelle piscine pubbliche, e ha contaminato l’approvvigionamento idrico pubblico.

Giardia è un’altra causa comune di gastroenterite cronica. Si trova nei corsi d’acqua contaminati, ma è comune anche negli asili nido e nelle piscine. Giardia provoca gonfiore, flatulenza e diarrea esplosiva, pallida e maleodorante.

Segni e sintomi

I sintomi in generale sono “diarrea acuta” quando una persona presenta 3 o più scariche nell’arco di 24 ore. “Diarrea persistente” quando durano oltre 14 giorni; “diarrea cronica” se la durata è superiore a un mese. La febbre è spesso presente e il vomito è frequente nelle forme virali oppure nelle forme causate da tossine batteriche. I dolori addominali possono esserci, ma non sempre.

Epidemiologia

I dati di sorveglianza sui principali agenti di zoonosi e sulle epidemie causate da alimenti sono pubblicati annualmente in maniera coordinata dall’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA), e dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie Infettive (European Centre for Disease Prevention and Control, ECDC).

Inoltre, la rete di sorveglianza di laboratorio Enter-Net (Enteric Pathogen Network) Italia, coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, raccoglie le informazioni epidemiologiche e microbiologiche relative agli isolamenti di Salmonella, Campylobacter, Shigella, Yersinia, Vibrio e altri patogeni enterici di origine umana.

Diagnosi

Inizialmente, il medico valuta le caratteristiche delle scariche diarroiche e, eventualmente, altri sintomi presenti. È importante anche valutare le attività fatte dal paziente nelle ore / giorni precedenti la comparsa dei sintomi. Il medico curante dovrebbe chiedere al paziente se ha mangiato frutti di mare crudi, se è stato a contatto con altre persone portatrici degli stessi sintomi, se ha fatto viaggi recenti in Paesi con scarse condizioni igieniche, ecc.

Test strumentali e di laboratorio

Per identificare il microrganismo responsabile, è necessaria l’esecuzione della coltura fecale o coprocoltura.

Le colture fecali devono essere inviate al laboratorio quando i pazienti manifestano i sintomi più gravi, con febbre più alta di 38,5°C, dissenteria, e con diarrea persistente per 14 giorni. Le colture fecali vengono effettuate anche per i pazienti immunocompromessi o che sono stati recentemente ricoverati in ospedale e che prendono antibiotici.

Se la diarrea è persistente, viene effettuato l’esame parassitologico delle feci su più campioni.

Terapia usata per le gastroenteriti

Quando i sintomi sono lievi, allora può essere utile assumere dei probiotici oppure farmaci anti-diarroici.

Nelle forme più gravi, invece, è necessario sostituire le perdite di liquidi e correggere i disturbi elettrolitici, attraverso la somministrazione di liquidi per via orale ed endovenosa.

È importante l’idratazione o la reidratazione, i cambiamenti nella dieta e il riposo intestinale. La reidratazione orale è la migliore, se possibile, ma non viene molto considerata negli Stati Uniti. Nelle malattie diarroiche che coinvolgono l’intestino tenue, la reidratazione orale è molto efficace perché l’intestino tenue può ancora assorbire acqua. Per fornire glucosio ed elettroliti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la reidratazione con acqua contenente sale, bicarbonato di sodio e glucosio.

Fonti

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Giulia Caso

Biologa a tempo pieno con specifiche competenze in ambito ambientale e alimentare, appassionata di scienza, storia e letteratura. Lavoro in laboratorio per la ricerca e l'analisi dei microrganismi patogeni che vivono e si riproducono nell'ambiente e negli alimenti. Oltre all'attività analitica, mi occupo anche della consulenza alle aziende e della formazione ai lavoratori in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.

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