La rassegna dedicata ai microrganismi che producono tossine, si sta avviando verso la sua conclusione. Le prime tre parti della serie sono state dedicate a Batteri Gram-negativi e Gram-positivi (distinti in cocchi e bacilli). L’articolo successivo ha trattato i Cianobatteri e lo scorso episodio ha avuto come protagonisti le alghe unicellulari. Per finire la serie ci mancano altri organismi unicellulari, che sono patogeni per l’uomo, ma non sono Batteri. Alcuni di questi microrganismi sono dei lieviti, agenti responsabili di malattie: le micosi; essi sono in grado di produrre tossine allo scopo di favorire la loro stessa sopravvivenza, crescita e moltiplicazione all’interno dell’ospite umano.
Microrganismi che producono tossine nelle micosi: i lieviti e Candida albicans
Una micosi è un’infezione causata da funghi microscopici. Generalmente questi esseri possono presentarsi in due forme tra loro alternative:
- muffe, formate da filamenti costituiti da numerose cellule;
- lieviti, singole cellule tondeggianti o ovali che si riproducono per gemmazione.
Candida albicans (Fig. 1), rappresenta un caso particolare. Si presenta come lievito, ma forma anche strutture filamentose date dalle cellule figlie che dopo ogni gemmazione non si separano completamente dalla rispettiva cellula madre. Il risultato è una catena formata da singole cellule di lievito. Meno spesso C. albicans può assumere l’aspetto di una vera e propria muffa. Lo stesso microrganismo può cambiare forma per adattarsi alle diverse situazioni, questi cambiamenti si riflettono anche sulla capacità di C. albicans di indurre malattie. In condizioni normali, le specie di Candida vivono sulla pelle, nella bocca, nel tubo digerente e nella vagina e non danno problemi per la nostra salute. C. albicans, invece è il principale agente responsabile di micosi nell’essere umano: infezioni, che possono limitarsi ad alcune aree del corpo, oppure diffondersi e coinvolgere svariati organi e tessuti.
La candidosi
Le infezioni da C., chiamate Candidosi, si verificano quando il microrganismo attraversa gli strati di cellule di rivestimento e si diffonde nei tessuti sottostanti. Utilizzando enzimi digestivi e proteine di adesione, il patogeno è in grado di produrre biofilm, aggregati di cellule e sostanze extracellulari che proteggono l’agente infettivo dal sistema immunitario dell’ospite e dai trattamenti farmacologici (Fig. 2).
La proliferazione del microrganismo provoca l’infiammazione dei tessuti coinvolti e la contemporanea risposta immunitaria. Le forme filamentose di C. riescono anche a sopravvivere alla fagocitosi operata dai globuli bianchi. Negli individui, in cui il sistema immunitario è più debole, è maggiore il rischio di una diffusione di C. attraverso il sistema circolatorio. In questi casi potrebbero verificarsi shock settico e coagulazione intravascolare disseminata. È importante ricordare che i comuni antibiotici non sono efficaci contro i funghi microscopici, anzi uccidono i batteri “amici” che competono per le stesse risorse contro i funghi. Inoltre i farmaci rivolti esclusivamente contro i funghi danneggiano anche le cellule dell’organismo ospite.
Microrganismi che producono tossine nelle micosi: le tossine del lievito C. albicans
C. albicans produce circa 80 diverse tossine, che si classificano in base alle dimensioni.
Tossine ad alto peso molecolare
- Canditossina: inibisce il sistema immunitario a livello cellulare.
- Glicoproteina: provoca contrazione muscolare e porta alla morte delle cellule.
- Candidalisina: attrae chimicamente i globuli bianchi, causa infiammazione e destabilizza le membrane delle cellule di rivestimento, in modo da permettere ai filamenti fungini di farsi strada verso il torrente circolatorio.
- Mannano: glicoproteina della parete cellulare che oltre ad aderire alle superfici agisce sul metabolismo degli aminoacidi, influenzando così la sintesi delle proteine. Le proteine con funzione di segnale, che dovrebbero essere liberate nei tessuti invasi da C. albicans, vengono a mancare, e perciò mancano degli importanti sistemi di comunicazione che attrarrebbero nell’area interessata altri globuli bianchi.
Tossine a basso peso molecolare
Acetaldeide:
– agisce sul sistema nervoso, in particolare sul cervello, provocando una diminuzione dei neurotrasmettitori nelle sinapsi, con il risultato di influenzare negativamente alcune capacità mentali, quali la concentrazione, la lettura e la memoria. Come conseguenza, l’acetaldeide riesce ad alterare il comportamento. Essa è inoltre in grado di indebolire il sistema immunitario ed è causa di debolezza e dolori muscolari.
Etanolo:
– è il prodotto della fermentazione e deriva da ciò che assumiamo con l’alimentazione e che raggiunge l’intestino, dove vivono i lieviti. Un’alimentazione ricca di carboidrati attiva i processi biochimici che portano alla produzione di etanolo, cioè alcol etilico. I sintomi legati a questa comune sostanza sono: dolori addominali, perdita dell’equilibrio, disorientamento e debolezza.
Gliotossina:
– è un alcaloide contenente zolfo, che blocca la risposta immunitaria, perché induce molti globuli bianchi ad attivare le reazioni tipiche della morte cellulare programmata. La gliotossina blocca anche il proteasoma, impedendo alle cellule preposte la possibilità di esporre gli antigeni estranei, nelle prime fasi della risposta immunitaria.
Metilmercurio
C. albicans è capace di metilare il mercurio rendendo tale sostanza ben 100 volte più tossica. Il metilmercurio è particolarmente pericoloso per le donne in gravidanza. Il composto tossico si lega agli atomi di zolfo e quindi altera le proteine che ne contengono. Le proteine alterate possono attraversare facilmente la placenta così da raggiungere il cervello del feto, causando al nascituro gravi menomazioni neurologiche.
Altre tossine, derivanti da processi di degradazione:
- Acido urico: composto chimico che è responsabile della gotta. A causa del deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni, si verificano infiammazioni e dolori articolari.
- Tiramina: ammina che provoca l’aumento della pressione sanguigna con conseguenti mal di testa.
- Triptofolo: alcol derivato dall’amminoacido triptofano, che agisce come un sonnifero.
Quando le cellule ci C. albicans muoiono, si liberano rapidamente tutte le tossine in esse contenute, che si diffondono in tutto l’organismo. Il fegato e i reni non riescono a depurare altrettanto rapidamente il corpo dalle tossine in circolo, che continuano a provocare mal di testa, febbre, affaticamento e pressione bassa. Comunque tale condizione è solamente temporanea e si risolve al massimo in due settimane, tempo necessario per la detossificazione.
Rimedi alla Candidosi
Per curare le infezioni da Candida si assumono farmaci ad azione antimicotica oltre a prodotti naturali: minerali, vitamine, sostanze omeopatiche, piante aromatiche e tanta acqua per diluire le tossine. Per il recupero dell’equilibrio intestinale si consiglia la pulizia dell’intestino e l’assunzione di microrganismi probiotici.
Fonti:
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- Michele La Placa , Principi di Microbiologia Medica – XIV edizione – 2014, Edises, ISBN 9788879598101
- Vilnay Kumar, Abdul K. Abbas, Jon C. Aster, Edward C. Klatt, Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease – 9th Edition – 2015, Saunders – Elsevier Inc., ISBN 978-1-4557-2613-4
Crediti immagini:
- Immagine in evidenza: https://www.aphp.fr/sites/default/files/styles/grande_image_896_x_504/public/candida_ok.jpg
- Figura 1: https://phil.cdc.gov//PHIL_Images/15680/15680_lores.jpg
- Figura 2: https://www.adcdentalcenter.it/wp-content/uploads/candidosi-orale.jpg